La squadra della Call of Duty League degli Atlanta Faze è stata colpita con armi di softair al termine del torneo di Columbus.
Da diversi decenni ormai la situazione “armi” negli Stati Uniti sembra quasi incontrollabile: da un lato le lobby delle industrie produttrici, ben rappresentate al Senato dietro il paravento del Secondo Emendamento, dall’altra chi si oppone alla vendita libera e selvaggia della armi, anche i minorenni. Una tragedia dietro l’altra, secondo molti facilmente evitabili, come quella che aveva colpito anche la community di gamer nell’agosto 2018 a Jacksonville. E che sembrava potersi riproporre nuovamente qualche giorno fa.
Da Jacksonville a Columbus
Cinque anni fa a essere oggetto di una sparatoria fu un torneo di Madden Nfl che si stava disputando all’interno di un centro commerciale: David Katz riuscì a uccidere due persone e a ferirne altre dieci prima di togliersi la vita. Qualche giorno fa invece a vivere tanta paura sono stati i giocatori degli Atlanta Faze, team che compete nella Call of Duty League. Presentati come favoriti della vigilia per la vittoria del quarto Major della stagione, i Faze avevano iniziato nel migliore dei modi la loro avventura a Columbus superando i Seattle Surge.
Sconfitti dai Los Angeles Thieves, gli Atlanta erano finiti nel Loser Bracket. Due vittorie contro Toronto Ultra e New York Subliners, per poi perdere contro gli Optic Texas nella semifinale del torneo vinto dagli LA Thieves. Si tratta del penultimo major della stagione competitiva prima dei Call of Duty Championship che assegneranno il trofeo annuale. Nonostante la sconfitta gli Atlanta Faze sono comunque ancora primi nella classifica generale con 295 punti, seguiti da Optic e Thieves.
Gli Atlanta Faze colpiti dal softair
Terminato il torneo in anticipo, i Faze hanno iniziato a incamminarsi verso l’Hotel vicino alla location dell’evento tenutosi a Columbus, in Ohio. Durante il tragitto sono stati accostati da una vettura dalla quale sono stati sparati dei colpi con delle armi rivelatesi fortunatamente da softair. Pur essendo “finte”, per le modalità si è trattato di una sorta di attacco, considerato che le armi utilizzate nel softair sono una replica fedele delle armi reali.
Come ha raccontato il giocatore aBezy: “Avevamo terminato la nostra cena con la squadra e stavamo ritornando dal ristorante. Io, Austin e Crowder eravamo davanti agli altri. A un certo punto queste persone si sono avvicinate con la macchina iniziando a urlare. Mi sono girato e ho visto che dal finestrino ci stavano puntando delle armi. Ci hanno colpito ma per fortuna avevamo addosso delle felpe che hanno attutito l’impatto”. Per fortuna, alla fine, tanta paura e nulla più.