L’aggiunta alla storia di Persona 5 in veste di strategico tattico a turni è pensata per un pubblico molto specifico: chi non può fare a meno dei Ladri Fantasma.
La maggior parte di coloro che hanno portato a termine la monumentale missione di completare Persona 5 Royal, difficilmente si sono ritrovati nella posizione di volere ancora di più da questo capitolo dello storico universo narrativo del P-Studio. Alcuni, però, sono talmente legati a questo franchise che per loro ogni scusa è buona per tornare tra i banchi della Shujin Academy. Persona 5 Tactica è stato pensato apposta per loro, per aggiungere uno strato di gameplay e riempire una lacuna narrativa con un solidissimo e adorabile GDR tattico a turni.
La griglia su cui i personaggi combattono è quella familiare a tutti gli appassionati di questo genere e qui Atlus non ha inventato nulla di rivoluzionario. Dove è più evidente l’influsso del mondo di Persona è nella velocità a cui si svolgono i combattimenti e nella straordinaria musica speed jazz e rock-bop che li accompagna. Il problema principale di questo gioco, e il fattore che ne limita il pubblico a chi ha già completato Persona 5 Royal, è la sua collocazione temporale. Le vicende di tactica avvengono tra il secondo e il terzo semestre di Persona 5 Royal, questo vuol dire che, se non avete mai giocato al titanico JRPG, vi aspettano spoiler colossali.
É evidente che il gioco sia pensato per i fan di Persona 5 anche perché non perde neanche un minuto a spiegarti chi sia chi, e perché la situazione è quella che è. Questo è un gioco per chi vuole arricchire la sua esperienza con il titolo principale, non un introduzione, non uno stand alone. Non solo, la direzione artistica e persino il lo stile chibi (esageratamente carino) dei personaggi sono progettati (secondo noi) appositamente per far sentire a casa i fan di Persona e per dargli una lente alternativa attraverso cui interagire con i loro personaggi preferiti.
Dove questo gioco non poteva essere più Persona di così, poi, è nella sua colonna sonora che è perfettamente in linea con le atmosfere del capitolo principale. C’è qualcosa di fondativo nella musica di Toshiki Konishi che non riporta solo alla mente questo specifico universo ma è un viaggio nelle atmosfere anime liceali con cui moltissimi sono cresciuti. Il suo mix perfetto di rock e jazz con un’energia assolutamente contagiosa, vi farà sentire quel personaggio energetico e spavaldo presente in ogni anime ad ambientazione liceale. É raro che una saga sia così influente sull’immaginario popolare come quella di Persona, e il suo spinoff tattico non fa eccezione.
Il combattimento di Persona 5 Tactica, poi, è un omaggio a quello del suo fratello maggiore, sia per velocità che per complessità. Ogni scontro richiederà manovre di squadra, pazienza, strategia e sincronia per essere portato a termine e non potrà mai essere preso alla leggera. Le risorse non sono tantissime e mettere in campo delle combo efficaci richiede tempo quindi dovrete schivare, resistere e indebolire a sufficienza i nemici più grossi fino al momento necessario a eliminarli con un attacco di squadra. Non è semplice ma se avete amato il gameplay di Persona 5, allora questa sua variante a griglia non vi deluderà. La funzione per ripetere l’ultimo turno, infine, sarà un’alleata preziosa per non mandare all’aria le brevi missioni di questo gioco.
A livello di personalizzazione dello stile di gioco non c’è la profondità di Persona 5 Royal, ma ci sono comunque tantissime opzioni tra cui scegliere. Potrete modificare gli elementi (fuoco vento gravità ecc…) di ciascun personaggio assegnando loro delle sub-persona e potenziare le vostre armi in uno shop visto che i danni dei colpi melee aumentano con i livelli. La storia è decisamente troppo prolissa nei suoi dialoghi ma divertente nel suo complesso e aggiunge uno strato ulteriore al metaverso di questo gioco senza (troppe) forzature. Se siete tra coloro che hanno bisogno di tornare nel metaverso di Persona, allora questo gioco è esattamente ciò che state cercando. Evitatelo a tutti i costi come prima esperienza (vi lascerebbe davvero confusi) e tornateci solo dopo aver finito il gioco principale che, non c’è bisogno di dirlo, è uno dei migliori JRPG di tutti i tempi.