Non sarà uno split come tutti gli altri. Perché il Summer Split del PG Nationals 2020 è il primo che inizierà, ed è stato ideato e realizzato, con l’emergenza Covid-19 ancora in atto. Se lo Spring aveva dovuto cambiare in corsa, adattandosi alla situazione di lockdown e passando a un prodotto presentato nella quasi totalità da remoto, il campionato in partenza il 27 maggio è stato subito pensato per far fronte alle varie difficoltà.
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E’ stata modificata radicalmente anche la struttura del prodotto, ovvero l’offerta di PG Esports per gli appassionati. Un’offerta nata anche grazie alle numerose tavole rotonde tra tournament organizer e squadre che si sono svolte durante la pausa tra le due stagioni: un lungo confronto che ha messo in evidenza le criticità, spesso attenzionate anche dai feedback ricevuti dalla community, che il PG Nationals ha suscitato in questi anni, in particolare negli ultimi due split.
Come è normale che sia in una qualunque trattativa non sempre squadre e PG Esports si sono trovate d’accordo immediatamente ma hanno gettato le basi per un cambio di marcia, un’inversione di rotta che vedrà da questo Summer Split molta più collaborazione tra le parti e investimenti concreti da parte di PG Esports. Il primo squillo è arrivato con il raddoppio del monte incentivi totale, ovvero il contributo per le squadre operato da PG Esports. Ma anche tante piccole novità che rappresentano una svolta nel modo di presentare il PG Nationals: su tutte uno studio totalmente nuovo che non rimpiazza quello già esistente ma lo accompagnerà con nuove luci, una migliore disposizione dei monitor e camere tecnologicamente più avanzate. Insieme a una regia completamente rinnovata che permetterà di implementare finalmente il tanto atteso analyst desk che sarà affidato a Dimitri “Noodlez” Zografos, attuale analyst dei G2 Esports, team che domina la scena competitiva europea. Una new entry che si accompagna a una scaletta rivista che includerà anche le interviste post-game a giocatori e staff delle squadre partecipanti.
Due le novità quest’anno invece lato squadre. Sono due le new entry dopo l’abbandono prematuro del team Qlash Forge e dei Moba Rog che hanno deciso di non lottare per mantenere il proprio posto al PG Nationals dopo essere finiti in zona retrocessione lo scorso split. Via libera allora a due nuove realtà che, tuttavia, conosciamo già nella scena competitiva italiana. Una sono i Mkers, già presenti nel PG Nationals di Rainbow Six Siege su cui dominano da due split, che hanno acquisito lo slot vinto sul campo dal team dei China N°1; l’altra sono i DayDreamers, una realtà giovane che ha però mostrato di potersi rendere subito protagonista, ottenendo il pass per il PG Nationals al primo tentativo.
La novità più evidente di questo Summer Split è la massiccia presenza di italiani nei roster di partenza con una percentuale mai vista prima: il 62,50% dei giocatori è infatti di nazionalità italiana con 25 giocatori contro i 15 stranieri. Un’inversione di tendenza totale che ribalta quanto visto negli ultimi due anni con i tre split precedenti: addirittura rispetto a un anno fa esatto, quando gli stranieri erano 26 e gli italiani 14, la situazione si è capovolta. Inoltre per la prima volta nella storia del PG Nationals avremo non uno bensì due team interamente composti da giocatori azzurri: una novità assoluta nella competizione di League of Legends targata PG Esports.
Parlando più approfonditamente delle squadre la storia ci insegna che i favoriti sono gli Outplayed. Raccogliendo tutti i risultati delle varie edizioni del PG Nationals di League of Legends gli OP sono l’organizzazione che storicamente ha ottenuto in media i risultati migliori ed è anche l’unica squadra a essere rimasta immutata fin dalla prima edizione nel 2018 con lo stesso identico brand, escludendo quindi i 5 Hydra, diventati poi Campus Party Sparks, e gli Inferno Esports, successivamente assorbiti dai Samsung Morning Stars. Queste sono infatti le due organizzazioni che si trovano rispettivamente al secondo e terzo posto, su cui pesano indubbiamente le due vittorie conquistate dagli SPK nei due split del 2019. Seguono a pochissima distanza i Racoon, reduci dall’ottimo Spring Split 2020 e dalla finale raggiunta, persa poi contro gli YDN per 1-3.
A 1.000 punti, ovvero ai blocchi di partenza, Mkers e DayDreamers, all’esordio assoluto nella competizione e senza uno storico. Da notare infine come gli YDN, grazie alla vittoria dello Spring, abbiano superato nell’arco di un singolo split della loro esistenza al PG Nationals i Cyberground, e quasi raggiunto i Racoon, organizzazioni presenti fin dal Summer 2018 che hanno sempre ottenuto risultati alterni.
La storia, tuttavia, non può raccontarci quale sia la situazione attuale delle squadre. Tra uno split e l’altro i giocatori vanno e vengono, i coach cambiano e gli obiettivi si modificano. Chi in questo Summer Split punterà indubbiamente a vincere sono due squadre che hanno deciso di costruire due roster di primo, primissimo, piano: Samsung Morning Stars e Mkers. I primi hanno confermato Cristofaro Di Maggio come coach insieme a Stenbosse in toplane e Click support, aggiungendo Eckas in giungla, Knighter in corsia centrale e Guubi come botlaner, un vecchio pallino di Cristo che avrebbe già voluto avere anche nello Spring in quel ruolo.
I Mkers hanno invece puntato su un roster totalmente internazionale chiamando in Italia per la prima volta anche un giocatore come Edward, ex-Unicorns of Love ma soprattutto ex-Gambit Gaming e Moscow Five, i due team russi che hanno rivoluzionato il gioco stesso di League of Legends a cavallo fra il 2012 e il 2013 e che ha fatto innamorare milioni di appassionati. Edward rappresenta la vecchia guardia ma anche un giocatore che nella lega italiana avrà sicuramente molto ancora da dire: su di lui pesa il curriculum di aver partecipato alle ultime tre edizioni dei mondiali. In corsa inferiore sarà affiancato da Endz che ritroverà due dei suoi compagni di successi negli Sparks: Acidy in corsia superiore e Rawbin IV in giungla. Infine in corsia centrale Zwyroo, polacco e vecchia conoscenza della scena italiana.
Perché favoriti gli SMS e non i Mkers? Sebbene la differenza sia di davvero poco, reputiamo che gli SMS abbiano una struttura più rodata con un coach che ha finalmente gli elementi da lui desiderati con cui lavorare. I Mkers, nonostante siano composti come detto per tre quinti dalla formazione che ha già vinto due split, dovrà far ambientare Edward e ricordare a Zwyroo cosa significa giocare in Italia.
Se SMS e Mkers possono essere inseriti in Prima Fascia, in Seconda troviamo Racoon e, a debita distanza, Outplayed e Campus Party Sparks. I primi hanno rinnovato tre quinti del roster puntando però a ricostruire una formazione che ha già giocato insieme con il ricongiungimento non solo della coppia Rharesh più Darkchri ma anche con Deidara, ricomponendo il trio che li ha visti giocare insieme negli Outplayed a cui si affiancheranno Ploxy, rimasto in giungla, e l’esordio assoluto del polacco Fresskowy. Trio italiano per questi ultimi con Aki, Taba e S1D, accompagnati da due serbi, Patkica e Lotus, mentre gli Sparks hanno puntato tutto sull’azzurro con Occlumats, Gine, Cohle, Unbanned e il pezzo da novanta che non ci si aspetta: Brizz.
Molto più indietro, in terza fascia, Cyberground, YDN Gamers e DayDreamers. I primi hanno quasi ricostruito il roster delle Manguste che aveva ben affrontato il Promotion Tournament: Blackino, Jenxas, Kazuki, Mistil, Fox. Gli YDN hanno preferito puntare su un progetto diverso, mirato al connubio tra vecchie glorie, Vaniiali e Horizon, e nuovi talenti, Pese ed Eneino, con Gué che chiude i conti in giungla. Infine i DD con un team composto da nomi nuovi e vecchi abituè della scena: PonZ, Taxer, Crocomux, Nomi, Shredder.
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