Plb World: il punto a sei mesi dall’apertura

Il Plb World di Vieri e Corradi compie sei mesi e annuncia le novità della nuova stagione, rispondendo anche a qualche nostra domanda.

Nato appena sei mesi fa, il Plb World è una delle sale lan più interessanti di Milano. Anche se parlare di sala lan è alquanto riduttivo, partendo dai suoi proprietari: Christian Vieri e Bernardo Corradi. Ai più giovani magari non dicono molto ma rappresentano due dei centravanti più importanti del calcio a cavallo tra fine anni ‘90 e tutti i primi anni duemila. Oggi Plb World compie sei mesi ed è alla vigilia della nuova stagione.

Perché è nato Plb World sei mesi fa

Nonostante Plb World sia arrivato a Milano solo nel 2023, il progetto gaming di Vieri e Corradi nasce addirittura nel 2020, in piena pandemia. L’obiettivo è diventare un’academy esports eslusivamente digitale per fornire ai talenti italiani del settore gaming e esports l’opportunità non solo di mettersi in mostra ma anche di crescere competitivamente, “acquisire un metodo di allenamento”. Nei primi due anni di vita il progetto ha sfornato diversi talenti che si sono poi imposti nelle scene competitive di Fifa, arrivando a disputare anche la eSerie A Tim, e di Rocket League. 

Plb World è un’aggiunta che fornisce un contributo importante a questa struttura mentale creata in precedenza. Perché è ovviamente un hub di intrattenimento, dove divertirsi, dove confrontarsi, dove anche semplicemente passare una serata. Ma è diventata anche la casa di gamer professionisti e organizzazioni che possono trovare un appoggio fisico a Milano per crescere, migliorare ed eccellere. 

I primi mesi

In questi mesi il Plb World si è già ritagliato un importante ruolo da protagonista. “PLB WORLD è uno spettacolo, siamo sempre più convinti di quanto progettato e realizzato”, hanno spiegato Vieri e Corradi. “Nella vita è chiaro si può sempre fare meglio e con lo staff ogni giorno ci confrontiamo per perfezionare alcuni aspetti della location ma siamo veramente contenti di quanto fatto”. Ma sono stati tutti contenti? Anche chi magari è presente da tempo nel settore? Che rapporto avete con gli altri attori della scena? “Buono, a tratti ottimo. Non tutti ovviamente hanno capito o condiviso quanto abbiamo fatto dal primo momento ma anche chi partiva prevenuto ed è venuto poi a visitare la struttura ha capito il potenziale anche per i  player o i brand e quindi ha poi ammorbidito la sua posizione”

Oggi il Plb World rappresenta, come anticipato, anche un luogo per i team dove organizzare i bootcamp di allenamento. “In questi primi mesi diversi team sono venuti sia dall’Italia che dall’estero per utilizzare i nostri spazi per allenamenti, qualifiche, tornei o shooting fotografici. Noi siamo veramente felici di accoglierli perché dal confronto con loro tutti i ragazzi sia  i nostri dell’academy che quelli che sono clienti della struttura possono imparare tanto e migliorare”.

Le polemiche con i genitori

Al lancio del progetto alcuni genitori avevano avanzato forti critiche verso il progetto. Come sono andati questi mesi da questo punto di vista? “Nessun progetto mette tutti d’accordo e non avevamo questo tipo di arroganza quando abbiamo iniziato con PLB. Sapevamo che ci sarebbero state delle critiche. Crediamo che il modo migliore per spiegare il nostro progetto sia mostrarlo alle persone direttamente facendolo vivere in prima persona. Lo abbiamo fatto a tutti i livelli, con manager di aziende che poi hanno deciso di stare al nostro fianco, con dirigenti di organizzazioni ed istituzioni che hanno subito colto il valore di quanto proponevano e anche con diverse rappresentanze di scuole di Milano e della Lombardia invitando genitori e figli e facendoli incontrare con il nostro staff e provare le strutture o partecipare a sessioni in cui potevano vedere ragazzi che si allenavano collegati con il mondo parlando inglese in competizioni di alto profilo. Molto spesso si vive di paure e pregiudizi che possono essere superati solo grazie al confronto diretto. Su questo siamo sempre stati disponibili e chi vorrà venire a toccare con mano sarà sempre il benvenuto perché le critiche quando costruttive aiutano a crescere e migliorare.

E quale è stata invece la sfida più grande di questi mesi? “Sono state diverse. Una è sicuramente burocratica in termini di regolamentazioni, licenze, limitazioni e confronti avuti con le istituzioni. Ci avevano avvertito che non sarebbe stato semplice non esistendo a tutti gli effetti una regolamentazione dedicata al settore ma non ci aspettavamo così tante complicazioni. La seconda probabilmente è stata quella di far comprendere il progetto a 360°. L’Entertainment Hub è un progetto non immediato che unisce gaming, streaming, content creation ed entertainment. Parliamo di un luogo dove convivono eccellenze di settori diversi come il food di Rossopomodoro, la BOBOTV, il mondo gaming rappresentato da PLB Academy e ESP e dove i partner cercano esperienze uniche. Spiegarlo alle aziende, alle istituzioni e ai ragazzi è stata ed è la sfida più grande”.

Una settimana in Plb World

Una delle curiosità che magari chi non frequenta potrebbe avere è come funziona nel concreto il Plb World. Cosa succede nel corso di una settimana? C’è un programma? “È complicato descrivere una settimana tipo perché in pochi mesi siamo diventati a tutti gli effetti una location per eventi e quindi molto spesso le settimane sono influenzate dal numero e dalla tipologia di eventi privati per aziende che vengono realizzati nel corso delle mattinate. La scelta di avere il locale chiuso al pubblico alla mattina ha premiato dando la possibilità alle aziende, ma anche agli enti di formazione (scuole, università, …), e ai professionisti di utilizzare i nostri spazi per eventi, shooting, team building, presentazione prodotti e incontri B2B”. 

Senza dimenticare che proprio all’interno del Plb World si trasmettono in diretta proprio le puntata della BoboTv. “Sì, quello è sicuramente un appuntamento fisso della settimana, circa 3 o 4 volte in base al calendario della Champions. Inoltre abbiamo numerose attività legate al gaming ogni pomeriggio. Vedere tanti ragazzi, giovani e giovanissimi, che vengono ad utilizzare i nostri spazi per divertirsi, allenarsi e cercare di migliorare con impegno è veramente una soddisfazione enorme”

Il gaming porta allo studio

Una delle novità più importanti che verranno introdotte nei prossimi mesi riguarda la connessione con lo studio, quello sui libri o, in modo più moderno, sui tablet. “Andiamo davvero fieri del rapporto che stiamo costruendo con gli enti di formazione. Nei prossimi mesi ci saranno diverse opportunità per i ragazzi e le ragazze. Ad esempio ora abbiamo attivato delle borse di studio per il masterEsports, uno dei corsi italiani su gaming e esports management più apprezzati, e speriamo che con questa iniziativa dei ragazzi abbiano la possibilità di specializzarsi e dare una mano al settore”

A queste borse di studio vanno aggiunte altre novità, come la futura presenza di eventi dal vivo e molti altri progetti editoriali che verranno realizzati sempre negli spazi di Viale Restelli 3, coinvolgendo alcuni dei principali streamer italiani. “Il 22 settembre, poi, con il day one di EA FC 24 abbiamo in programma tante attività che possano dare ai ragazzi la possibilità di interagire con i loro idoli e conoscere il gioco dal primo momento e vivere una esperienza immersiva”. Tra l’altro l’Academy del titolo calcistico ha ricevuto una risposta numerica incredibile: “Per EA FC 24 abbiamo ricevuto oltre 100 candidature tra player e content creator a dimostrazione dell’enorme passione per il gaming che esiste in Italia e nei prossimi giorni abbiamo il secondo appuntamento del progetto di Ford W University dedicato alle ragazze che è veramente interessante e stimolante”.

Vedremo Plb World… nel mondo?

Vieri e Corradi chiudono il loro racconto spiegando se ci saranno nuove sedi o meno. “È una domanda che ci hanno fatto in tanti. Al momento crediamo sia giusto concentrarci sul pieno sviluppo del progetto di Milano dando importanza e valore a chi ci ha seguiti in questa sfida. Il progetto è stato pensato come scalabile quindi in futuro con la controparte giusta potremo anche pensare all’apertura di nuove sedi in Italia o all’estero a patto che questo non porti a snaturare il progetto e i valori che abbiamo difeso in PLB dal primo giorno”

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