Il GCC dei Pokémon ha incoronato tre nuovi campioni mondiali a Honolulu e noi abbiamo parlato con il miglior italiano in gara.
“Pokémon ha l’abitudine di far uscire una nuova espansione del suo gioco di carte subito prima di un grande evento che diventa, così, il terreno di prova per il nuovo meta competitivo” ci ha detto ai mondiali di Honolulu in un’intervista Alessandro Cremascoli, in arte iCaterpie, arrivato ventisettesimo al torneo e primo tra gli italiani partecipanti.
“Le persone tendano a restare nella loro comfort zone in questi casi perché nei dieci giorni tra l’uscita del nuovo set e l’evento è difficile trovare qualcosa di nuovo. Questo è il motivo per cui ci affidiamo alle notizie dal Giappone (dove le carte escono prima) e per questo sapevamo che Regidrago era forte e così è stato. La cosa divertente è stata che in top otto, se metà mazzi erano Regidrago, l’altra metà era composta da suoi counter diretti tra cui Miraidon e Lunaruggnte”.
Sul fronte delle carte, questi mondiali hanno visto la sparizione dalla cima delle classifiche dei due mazzi più potenti visti agli ultimi europei: Charizard Regno Infernale e Lugia VSrat. Le statistiche di utilizzo mostrano che un mazzo su quattro era uno di questi due, un’altro deck su quattro era l’onnipresente Regidrago e a completare le classifiche un misto di vecchie glorie tra cui Gardevoir, Furiatonante e Spineferee.
Una delle poche eccezioni al meta è stato il deck di iCaterpie che ha portato anche a Honolulu il suo mazzo Pidgeot (qui vi spieghiamo come funziona): “Ho iniziato la stagione con un mazzo creato da me e porto a casa nove mesi di risultati. Top 32 in brasile, top 4 in Europa, top 64 in USA e top 32 a questo mondiale: sono molto orgoglioso perché ho creduto in quello che stavo facendo, ho lavorato tanto ed è stata una bellissima stagione”.
L’ultimo merito non solo di questi mondiali ma dell’ecosistema delle carte collezionabili dei Pokémon in generale è stata la varietà di mazzi che abbiamo visto. Sì, Regidrago ha dominato gran parte della competizione ed era obiettivamente forte ma “il formato era abbastanza vario secondo me. C’erano sei mazzi che si sono imposti come principali ma altri sette o otto se la sono cavata bene. Questo rende la scena molto varia e chiunque può trovarne uno che può farlo divertire. Certo, il contraltare è che un giocatore control come me deve prepararsi per un sacco di opzioni, ma questa sfida mi piace”.
Le finali, tutte non solo senza italiani ma senza europei, hanno incoronato come campioni mondiali del 2024 il giapponese Sakuya Ota per la divisione junior con un mazzo Ancient Box e l’americano Evan Pavelski proprio con Regidrago per la divisione Senior. La finalissima, invece, ha visto il cileno Fernando Cifuentes con Spineferee sfidare il Lunaruggente del giapponese Seinosuke Shiokawa. Nessuno, nemmeno i caster si aspettavano di vedere questi due deck contendersi il titolo mondiale, tantomeno nelle mani dei due giocatori più giovani della divisione Masters: entrambi i finalisti, infatti, sono arrivati sul palco di Honolulu avendo da poco compiuto 17 anni.
La prima partita, tra un KO dopo l’altro e l’adorazione dei fan rumorosissimi di Cifuentes, è andata al giocatore cileno che ha preso dalla cima del mazzo l’energia di cui aveva bisogno per eliminare il Lunaruggente avversario. La seconda partita ha battuto un record nella storia dei mondiali di Pokémon: Fernando ha dovuto mulligare (rimescolare il mazzo e ripescare 7 carte) ben 15 volte perché non è mai arrivato un Pokémon base.
Nonostante il pessimo inizio, il primo Ko è stato del cileno a cui Shiokawa ha risposto a tono pareggiando la situazione, eliminando il suo stesso Lunaruggente ma mettendo l’avversario nella posizione di non poter reagire. così si è preso la vittoria del pareggio portando la competizione all’ultima partita.
La terza partita è stata così combattuta che il silenzio nel convention center di Honolulu si poteva tagliare con il coltello. Rimasta appesa a una singola carta premio per giocatore, tanto l’abilità quanto la fortuna hanno deciso il campione mondiale che, per il 2024 è stato Fernando Cifuentes, il primo cileno nella storia a guadagnare il titolo e a portare a casa i 50mila dollari del primo premio.
Lo spettacolo c’è stato, l’eccitazione ha riempito l’aria e, anche grazie a un nuovissimo overlay che mostrava gli effetti delle carte e l’applicazione dei danni, il pubblico è tornato a casa contento per quanto riguarda il Gioco di Carte Collezionabili. I giocatori, invece, hanno avuto una reazione mista al torneo: da un lato il cambio di formato (non più nove turni il primo giorno e sei il secondo ma otto il primo e quattro il secondo) è stato accolto positivamente, dall’altro le modifiche in arrivo ai montepremi non sono state ben viste.
Sono due anni che i premi in denaro continuano a crescere per tutte le discipline competitive dei Pokémon, e il 2024 ha visto una cifra record da 50mila dollari per il primo classificato della divisione masters del gioco di carte. Dalla prossima stagione, però, le cifre inizieranno a scendere venendo compensate da più bustine. “I pacchetti aggiuntivi non riescono a compensare questa differenza” ci ha detto Cremascoli. “Noi professionisti, almeno molti che conosco io, non giochiamo per i soldi, sì, chi vince il mondiale prende 50mila euro ma non è una cifra che ti cambia la vita. Io preferirei più attenzione ai dettagli e cura verso la community piuttosto che i soldi. La stagione, però, è andata bene, l’organizzazione è migliorata (anche se non è al top) e, grazie anche a una location stellare qui a Honolulu, l’evento è stato piacevole”.
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