I campionati nordamericani di Pokémon hanno riconfermato l’incredibile potere delle Rovine, ormai imprescindibili nel meta competitivo.
Si sono appena conclusi i Nord American International Championships di Pokémon che hanno visto i migliori atleti nordamericani competere su Scarlatto e Violetto, il gioco di carte collezionabili e Pokémon GO in una delle ultime occasioni per qualificarsi all’ambitissimo mondiale di Yokohama. A portare a casa la vittoria della divisione masters è stato lo spagnolo Alex Gómez che ha battuto l’indiano Raghav Malaviya in una combattutissima finale. Nelle categorie Senior e Junior hanno trinofato rispettivamente gli americani Owen M. e Avery V. e in questo articolo analizzeremo i team che ciascuno di loro a portato per avere un panorama il più chiaro possibile di ciò che vedremo ai mondiali.
Il primo protagonista non solo dei team finalisti ma anche di quello di molti altri concorrenti in top 8 è Manoferrea, un Pokémon che non avevamo mai visto imporsi così tanto in un campionato di alto livello. Poi non poteva mancare il classico Crinealato, un mostro portatile, questa volta, immancabile dal suo approdo sulla scena competitiva. Pensate che tre quarti di tutte le squadre presenti a questo evento avevano un Crinealato al loro interno. Qui, però, si fermano le similitudini tra i team dei due finalisti con Alex che ha puntato tutto sull’accoppiata Ting-Lu Chien-Pao, accompagnati da un Dondozo e un Dragapult, e Raghav che ha scelto Palafin e Arcanine insieme a Amoongus e Pelipper. Puntare sulle rovine, però, si è rivelata la carta vincente perché è stato Alex a portare a casa la vittoria.
A questo punto, raccogliendo qualche dato in percentuale dalle squadre degli altri concorrenti possiamo intuire quali saranno le composizioni più vincenti ai prossimi mondiali. Ting-Lu continua a restare il cavallo da tiro di molte squadre grazie alla sua resistenza e alla sua abilità di eliminare in un colpo un Pokémon avversario (anche se le probabilità di riuscita sono basse). A seguire abbiamo Crinealato che, a meno di un intervento di nerf massiccio, sarà presente in ogni squadra con possibilità di vittoria. Amoongus e la sua spora restano degli ottimi contendenti così come Palafin ma gli ultimi due International hanno dimostrato il valore strategico di Chien-Pao che secondo noi sarà molto presente. Una grande incognita è Manoferrea che ha dominato questo ultimo torneo ma in ruoli più situazionali. Gyarados e Arcanine sono scelte classiche insieme a Pelipper ma vediamo del potenziale anche in Dragapult (per il suo danno) e in Dondozo, vero e proprio tank protettore di questo meta.
Qualche sorpresa l’ha riservata anche il gioco di carte collezionabili dei Pokémon che ha visto la vittoria di Cyrus Davis contro Ian Robb. A stupire è stato il fatto che in finale non si sono fatti vedere i tre deck più forti che vi abbiamo raccontato dagli europei e dagli italiani ovvero Gardevoir ex, Lost Box e Goodra. A contendersi il titolo, invece, sono stati un mazzo Arceus Duraludon Umbreon e un deck Inteleon VMAX che si è portato a casa la vittoria. Questi risultati daranno certamente uno scossone al meta che ai mondiali potrebbe regalarci qualche sorpresa.
Ora non resta che aspettare il 10 agosto e l’inizio dei mondiali di Yokohama per capire chi riuscirà a portarsi a casa i titoli più prestigiosi.