Abbiamo giocato la Parte 1 del DLC di Pokémon Scarlatto e Violetto: il Tesoro dell’Area Zero – La Maschera Turchese e c’è un pokémon che sarà fondamentale negli esports.
Ci sono due tipi di utenti che non potranno fare a meno di spendere i 35 euro richiesti per ottenere il DLC di Pokémon Scarlatto e Violetto – il Tesoro dell’Area Zero: chi ha amato alla follia la regione di Paldea (e vuole scoprire qualcosa di più sul fenomeno della Teracristallizzazione) e chi ha ambizioni competitive. Ai primi, questo contenuto aggiuntivo regalerà nuovi Pokémon, un’ambientazione a tema festival tradizionale giapponese, sette o otto ore di contenuti narrativi e persino qualche mini gioco divertente. Ai secondi darà la possibilità di aggiungere al loro team un Pokémon che, sulla carta, sarà indispensabile nelle prossime competizioni; ma andiamo con ordine.
Per prima cosa un avvertimento: tutti i Pokémon selvatici di questa zona partono dal livello 60 quindi assicuratevi di avere una squadra capace di affrontare lotte a questa difficoltà. La terra che andrete a visitare nella Parte 1 del Tesoro dell’Area Zero si chiama Nordivia ed è anche lei un open world (più piccolo rispetto a Paldea) ispirato alle isole vicine alla costa Giapponese dove il folklore ha una posizione di primo piano nella società. Qui, esplorando e combattendo con i vostri Pokémon, dovrete indagare sui tre Beniamici, tre Pokémon leggendari (purtroppo non fortissimi), al centro di un antica fiaba che ha come nemico un orco. Non vogliamo spoilerarvi nulla perché la storia è breve ma comunque divertente. Se, però, vi aspettavate una dipartita dal modello di progressione del gioco principale o un netto miglioramento delle prestazioni, resterete delusi su questo fronte.
I vostri compagni di avventura in questa gita scolastica saranno Rubra, irriverente e altezzosa, e Riben, un ragazzo tanto timido in superficie quanto gioviale una volta che avrete imparato a conoscerlo. La professoressa Rea, poi, vi spiegherà i punti di partenza per poi lasciarvi liberi di esplorare l’isola e risolvere i suoi misteri. Riceverete un selfie stick per farvi ancora più foto e tante nuove personalizzazioni. Game Freak non ha reinventato la ruota con questa espansione ma ha aggiunto più tasselli a un puzzle che è riuscito a conquistare molti fan della serie a costo di lasciarne indietro diversi altri.
Se invece amate le competizioni di Pokémon, questo DLC ha una missione secondaria lunga e (a tratti) noiosa, che vi ricompenserà con una macchina da guerra che diventerà senz’altro parte del meta competitivo: Ursaluna Bloodmoon. Per ottenere questo Pokémon dovrete completare la missione che vi verrà offerta da Perrin, una fotografa in visita nella regione. Se avete giocato a Leggende Arceus troverete in questo personaggio una discreta somiglianza a un npc di quel passato mitico e, come se non bastasse, il suo Pokémon compagno è un Growlithe di Hisui. La sua quest vi chiederà di trovare per prima cosa 150 Pokémon nel vostro Pokédex di Nordivia, un obiettivo che, se avete già giocato al gioco base, non dovrebbe richiedervi più di tre o quattro ore di esplorazione e levelling per essere completato. É noioso se non siete dei completisti che vogliono avere sbloccate tutte le voci del Pokédex ma vale l’investimento perché una volta completato potrete iniziare la seconda fase della missione.
Perrin vi chiederà di seguirla e scattare insieme a lei delle fotografie a diversi Pokémon. Dopo un po’ avrete la possibilità di affrontare Ursaluna Bloodmoon e aggiungerlo alla vostra squadra. Questo Pokémon è una vera macchina da guerra perché è specializzato negli attacchi speciali piuttosto che in quelli fisici (come la sua controparte di Hisui). Ha una mossa unica chiamata Blood Moon che infligge 140 danni e ha una precisione del 100% ma non può essere usata due volte di fila. La sua abilità, però, è ciò che lo rende indispensabile nelle competizioni: gli permette di ignorare completamente i cambiamenti della statistica elusione rendendo mosse come doppioteam assolutamente inefficaci. In più non può subire cali di precisione e può colpire Pokémon di tipo spettro, cosa che un mostro portatile di tipo lotta non può normalmente fare. Una risorsa così preziosa sembra una giusta ricompensa per le ore investite e sicuramente vedremo Bloodmoon Ursaluna nelle squadre dei prossimi campionati esports.