Ecco come cambierà l’ecosistema esportivo di PUBG Mobile nel 2024: ce lo racconta il senior director James Yang.
In vista delle finali del campionato mondiale di PUBG Mobile 2023 previste per questo fine settimana, PUBG Mobile Esports ha annunciato una serie di aggiornamenti in arrivo nel 2024 nell’ecosistema competitivo del battle royale sviluppato da Tencent. Tra queste spiccano un nuovissimo torneo globale, enormi cambiamenti alle competizioni regionali e molto altro ancora. .
In una conferenza stampa, James Yang, Senior Director di PUBG Mobile Global Esports, ha condiviso le novità in arrivo in uno dei più grandi eSport mobile del pianeta. Interessando tutte le regioni a tutti i livelli di competizione, questi cambiamenti renderanno il 2024 l’anno più grande di sempre per gli Esports di PUBG Mobile
Al livello più alto delle competizioni ci sono stati, fino ad ora, due eventi di punta: il PUBG Mobile Global Championship (PMGC) e il torneo di mezza stagione (PMWI) che l’anno prossimo si svolgerà a Riyadh, in Arabia Saudita. A questi si aggiungerà un terzo evento globale, il PUBG Mobile Global Open. Il torneo, che si svolgerà in Brasile tra marzo e aprile del prossimo anno, avrà un montepremi di 500mila dollari. Al PMGO inaugurale saranno invitati il team qualificatosi nella regione ospitante, le squadre regionali qualificatesi dalla PMSL e i team partner mentre una miriade di team locali potranno iscriversi senza barriere e competere per un posto in finale.
Nel secondo livello dell’ecosistema, la PUBG Mobile Super League (PMSL), avverrà un’espansione a quattro regioni, passando dal solo sud-est asiatico al sistema globale per le competizioni professionistiche regionali. La PMSL sostituirà la PMPL in tutte le regioni e diventerà il livello regionale più alto di competizione negli esports di PUBG Mobile. In ciascuna regione, poi ci saranno degli eventi offline pianificati per ogni campionato.
Il Sud-est asiatico avrà tre stagioni di PMSL nel 2024, mentre l’EMEA (ora un unico campionato), le Americhe e l’Asia centrale e meridionale ne avranno due ciascuna. “Nel 2025, se ci saranno i criteri, potremmo ampliare il calendario e portare tre stagioni anche nelle altre regioni” ha detto Yang.
Il terzo livello della piramide competitiva, comprenderà le qualificazioni regionali PMSL, che metteranno in contatto potenziali dilettanti e semi-professionisti con giocatori professionisti, offrendo loro la possibilità di progredire e qualificarsi alle fasi superiori. Il quarto e ultimo livello includerà campionati e tornei regionali più piccoli, come il PUBG Mobile Club Open (PMCO).
In chiusura alla conferenza stampa siamo riusciti a fare due chiacchiere proprio con James Yang per approfondire il futuro di questo ecosistema.
Come cambierà l’ecosistema dei team partner all’interno di PUBG Mobile?
“Il nostro obiettivo è espandere il programma di partnership a tutte le regioni del mondo. Questo gli permetterà di investire di più vista la partecipazione garantita agli eventi. Avremo più campionati nazionali in altri paesi per moltiplicare le opportunità perché sappiamo che il pubblico c’è. Questo è il risultato di 5 anni di lavoro di espansione del fandom e del circuito. Il partnership program si espanderà molto, in alcune regioni approfondiremo le relazioni con i team più giovani per portare l’organizzazione al livello necessario per la partnership a due vie, in altre regioni potenzieremo questi accordi per crescere insieme. Questo non è un franchise, ci teniamo a specificarlo, non ci sono quote da pagare, l’obiettivo è creare una relazione a due vie: le squadre hanno la certezza di qualificarsi, di andare davanti al grande pubblico e di essere esposte, noi abbiamo la garanzia che gli investimenti nella scena competitiva continueranno ad arrivare. In più stiamo cercando di dare quanto più supporto finanziario possibile ma c’è ancora molto da fare”.
Com’è il vostro rapporto con la community di PUBG Mobile?
“Il parere del pubblico è fondamentale, vogliono più competizioni nazionali, più piattaforme (per questo abbiamo debuttato su TikTok dove stiamo andando molto bene) e noi stessi vogliamo più feedback, ci teniamo al supporto e alle critiche perché è così che miglioriamo e così nascono nuovi eventi come il PUBG Mobile Global Open. Sono molto orgoglioso dei progressi che abbiamo fatto, PUBG Mobile è stato nominato come miglior esport (non come miglior esport mobile) ai Game Awards. Fare i battle royale competitivi è complicato: il network, le regole, 80 persone su un palco contemporaneamente, abbiamo fatto tutto da zero. Ora lanceremo anche nuovi tornei Grassroots, dei campionati nazionali open e dei tornei di terze parti, tutto con l’assenza assoluta di barriere in modo che ogni giocatore possa sentirsi di poter tentare la scalata alle finali mondiali”.