Un autentico trionfo. Per il Team Liquid – che si è aggiudicato la Grand Final della Qlash League – ma anche per gli eSports nel nostro paese. Finalmente, verrebbe da dire. Sì, perché fino a qualche tempo fa, in Italia, si era soliti dire che il fenomeno degli sport elettronici era “maturo” anche da noi, ma per esplodere definitivamente quello che mancava era un’offerta di spicco in termini di “grandi eventi”. Ed ecco accontentati anche i palati più raffinati, con la scorpacciata di videogames andata in scena nelle ultime settimane in cui si è svolta la Qlash League e con il finale in grande spolvero dello scorso sabato, nella Qlash House di Villorba, alle porte di Treviso.
Dopo due mesi di competizione ad alto livello ed altrettanta intensità, che ha visto partecipare oltre 1.200 iscritti e otto team, che si sono sfidati senza esclusione di colpi, la Qlash League, organizzata dal team italiano di eSports denominato Qlash, ha decretato i vincitori, incoronando il Team Liquid, dopo la finalissima contro gli spagnoli del Team Queso. Vedendo cioè contrapporsi due tra le squadre più forti e riconosciute a livello mondiale non solo per quanto riguarda il videogame Clash Royale, ma anche in molte altre discipline videoludiche competitive.
Una finale dagli alti contenuti tecnici – Quando giocatori del calibro di Azylis, Surgical Goblin, Soking e Cuchi Cuu – giusto per citarne alcuni – si sfidano, lo spettacolo è assicurato. Team Liquid e Team Queso si sono dati battaglia in due set giocati in modalità King of the Hill, al termine dei quali il Team Liquid si è laureato primo campione della Qlash League. Nel primo set, i Liquid l’hanno spuntata per 6-4, quando Karnage si è liberato proprio di Soking, concedendo al suo team il punto del vantaggio. Il 6-3 del secondo set è in qualche modo bugiardo, perché il Team Queso ha dato davvero del filo da torcere agli avversari, che comunque hanno avuto la meglio quando Azylis si è preso cura di Cuchii Cuu, il ‘last man standing’ dei Queso.
Tutti i numeri della Qlash House – Oltre 1.200 iscritti, 114 team, due mesi di sfide e di altrettante dirette Twitch: in due parole, la Qlash League. Un successo di critica e di pubblico per il primo torneo internazionale organizzato dal team fondato da Luca Pagano e Eugene Katchalov, capace di attirare – in occasione del grand final – il 95% dell’utenza di Twitch interessata a Clash Royale. Numeri pazzeschi, come raccontano gli oltre 20mila utenti connessi contemporaneamente ai sette streaming dedicati al Grand Final, trasmesso in italiano, spagnolo, inglese, tedesco, francese, portoghese e russo. “Ci abbiamo lavorato mesi”, ha dichiarato Luca Pagano, “ma ne è valsa davvero la pena. Abbiamo imparato tanto e sappiamo che questo è per noi soltanto l’inizio di un lungo viaggio. Non vediamo l’ora di metterci al lavoro sui prossimi appuntamenti”.
L’esordio nella Qlash House – Il Grand Final della prima edizione della Qlash League è stata anche l’occasione per il Team Qlash di presentare la sua “casa” – la Qlash House, appunto – finora utilizzata per allenamenti e bootcamp, ma che grazie a mesi di duro lavoro di decine di tecnici specializzati si è trasformata oggi in un vero e proprio studio di produzione dedicato agli esport.
Bilanci e rilanci per gli esport – Il successo della squadra composta da player olandesi e francesi è giunto al termine di una emozionante sfida ospitata, come detto, dalla Qlash House di Luca Pagano, ormai consacrata ad autentico quartier generale degli eSports in Italia. Una struttura di alto livello e un autentico incubatore di tecnologie, che ha realizzato un evento di spicco, da far invidia ai più blasonati eventi di videogames divenuti celebri nel mondo, sopratutto in Asia o negli Stati Uniti. Con tanto di diretta streaming su Twitch, che ha visto migliaia di utenti connessi da ogni parte del mondo per seguire le sorti della sfida. Per la gioiadi Pagano, che si gode il successo di questo primo, grande evento, e guarda avanti, anticipando a GiocoNews.it ulteriori sviluppi, che potrebbero veder partire, addirittura, un reality dedicato agli eSports. Adesso, quindi, anche l’Italia ha i suoi grandi eventi. E gli eSports sono pronti per conquistare i giocatori dell’intero paese. E non solo.