Nei programmi dell’Arabia Saudita l’esports e il gaming dovrebbero portare oltre 13 miliardi di ricavi entro il 2030.
La recente Esports World Cup tenutasi a Riyadh ha definitivamente acceso i riflettori del mondo esports sull’Arabia Saudita, da tempo alla ricerca dell’attenzione mediatica per proporsi globalmente come uno dei principali centri mondiali del gaming competitivo. Inseriti insieme ad altre iniziative all’interno della Vision 2030 promulgata dal principe ereditario Mohammad Bin-Salman, gli esports potrebbero portare al regno saudita circa 39.000 nuovi posti di lavoro e contribuire per 13,3 miliardi al Pil dell’Arabia Saudita da oggi fino al 2030.
L’obiettivo saudita
A dichiararlo è stato recentemente la divisione della National Gaming and Esports Strategy del regno. Un obiettivo ambizioso che è frutto del report realizzato dalla Pwc – PricewaterhouseCoopers, azienda che si occupa di analisi finanziarie a livello globale, in collaborazione con la stessa Saudi Esports Federation. Il report, intitolato “Centre of the Game: KSA Emerges as a Significant Player in the Global Esports Market”, evidenzia come il paese arabo si stia prodigando nel costruire un’intero settore esports, dalle basi fino agli eventi competitivi.
Mentre il settore a livello globale è valutata a 1,4 miliardi, con una proiezione verso gli 1,86 per il 2025 tra ricavi derivati dai media rights, sponsorizzazioni, pubblicità, merchandise, biglietti per gli eventi, l’intero settore del gaming nel 2023 tra Medio Oriente e Africa ha raggiunto i 7,2 miliardi di dollari di ricavi, con l’Arabia Saudita in testa. Il regno conta infatti oltre 23 milioni di appassionati di gaming, circa il 67% dell’intera popolazione. In questo momento, secondo i dati, sono circa 1.000 i giocatori che sono riusciti a fare della loro passione una professione.
L’Esports World Cup e i contrasti etici
Come riportato in precedenza, la recente Esports World Cup ha visto la partecipazione di circa 200 club. I dati ufficiali parlano di oltre 500 milioni di spettatori che hanno seguito le varie competizioni nell’arco dei due mesi con oltre 250 milioni di ore di contenuti viste. In particolare l’evento ha raggiunto il picco massimo di 3,5 milioni di spettatori contemporanei durante la Grand Final di League of Legends, nel corso della prima settimana di sfide, giocata tra T1 e Top Esports. Gli obiettivi del Regno Saudita al tempo stesso sono in contrasto etico e morale con molti addetti al settore.
Mai come in questo 2024 si sono moltiplicate le richieste di attenzione verso la mancanza del rispetto dei diritti umani in Arabia Saudita, sia delle minoranze etniche che delle categorie appartenenti a comunità non riconosciute, come quella LGBTQIA+. Non solo, perché mentre a Riyadh andava in onda lo show della Esports World Cup, il regno eseguiva 41 esecuzioni capitali nel solo mese di agosto, a fronte delle 167 condanne a morte esercitate nel 2024 finora. Per fare un paragone con un altro paese che mantiene ancora questo tipo di sentenza, negli Stati Uniti nel 2024 finora ne sono state eseguite tre. I dati, forniti dalla European Saudi Organisation for Human Rights, raccontano che il 2024 è stato l’anno con più esecuzioni negli ultimi venti con una morte ogni 33 ore.