I W7m su Rainbow Six come i Chicago Bulls di Phil Jackson? I parallelismi si sprecano, per una squadra che ha scritto un’altra pagina di esports.
Altro giro, altra corsa. Vi avevamo già raccontato dei San Antonio Spurs appassionati di videogiochi e nello specifico di StarCraft. Questa volta, invece, non possiamo che scomodare direttamente i Chicago Bulls e Sua Maestà Michael Jordan. Ancora una storia di esports che assomiglia ad una di sport. I riferimenti con The Last Dance, celebre serie Netflix che ha ulteriormente portato alla ribalta il successo dei Bulls di Phil Jackson nella stagione 1997-98, si sprecano.
The Last Dance
Destino comune per i W7m, squadra che ieri hanno strappato il celebre Martello del Six Invitational ai FaZe Clan al termine di una Grand Final pazzesca. Felipe “FelipoX” De Lucia, Gustavo “HerdsZ” Herdina, João “Jv92” Vitor, Diego “Kheyze” Zanello e Felipe “Nade” Sá Ferreira erano già consapevoli di essere al loro ultimo evento internazionale con l’organizzazione brasiliana. Un po’ come quei Chicago Bulls guidati da un Phil Jackson destinato a lasciare la franchigia Nba dopo nove anni da capo allenatore e tre da vice.
W7m nella storia di Rainbow Six
E allora perché non sfoderare la miglior prestazione di sempre nel Mondiale di Rainbow Six Siege, in casa e contro un team formato da altri cinque player brasiliani? Un cammino iniziato nel Lower Bracket e finito battendo in rimonta per 3-2 i FaZe. A rendere ancora più leggendaria la storia dei W7m quello che è successo nella mappa decisiva. Su Nighthaven Labs, infatti, HerdsZ e compagni si trovavano ad un solo punto dalla sconfitta. Un 6-1 che suonava ormai come una condanna. La storia, però, è fatta per essere riscritta e i W7m hanno inanellato ben sette round consecutivi fino all’8-6 finale che ha chiuso i giochi e ha mandato in visibilio l’intero Ginásio do Ibirapuera di San Paolo.
Tre: il numero perfetto
Un epilogo decisamente dolce che chiude permette ai W7m di vincere il terzo titolo stagionale (vi risparmiamo i paragoni con il triplete dell’Inter, ndr) dopo Il Blast Major di Atlanta e quello di Copenaghen. L’impressione, in ogni caso, è che il quintetto ormai ex W7m non farà tanta fatica a trovare una nuova organizzazione nel panorama competitivo di Rainbow Six.