Un nuovo format competitivo, delle nuove regioni e non solo: Ubisoft non lascia, anzi raddoppia e punta forte su Rainbow Six con una serie di novità.
La notizia era già nell’aria, ora assume i crismi dell’ufficialità. Ubisoft cambia le carte in tavola per quel che concerne il competitivo di Rainbow Six Siege. Un tema ricorrente, soprattutto negli ultimi mesi. Il nuovo formato non sarà in franchising, ma sarà caratterizzato da leghe chiuse e bilanciate con un chiaro percorso aperto alla sostenibilità delle organizzazioni. Una notizia che fa seguito all’eliminazione delle retrocessioni da tutti i campionati di massima serie nella stagione 2022.
Format e calendario dei Major di Rainbow Six
Il nuovo calendario vedrà una riduzione dei Major, che diventeranno due nell’arco della stagione competitiva. Lo Stage 1 andrà in scena da marzo ad aprile e si concluderà con un Major a maggio per poi lasciare spazio ad una off-season di tre mesi da giugno ad agosto. Lo Stage 2, invece, inizierà a settembre e andrà avanti fino a novembre con una off-season di due mesi. Una scelta non proprio casuale. Ubisoft, infatti, ha dichiarato di voler alleggerire il calendario. Il sovraccarico di questi mesi ha portato alcune squadre a non performare. Al di là di questo, durante l’off-season ci sarà spazio per tornei gestiti da terze parti.
La durata dei Major
Le novità non finiscono qui. I Major avranno una durata maggiore. Ogni competizione verrà spalmata nell’arco di due settimane, in un torneo che vedrà altrettante fasi distinte. La Fase 1 sarà preliminare, ma al momento non filtrano ulteriori informazioni. Bisognerà attendere il Six Invitational per capire quante saranno le organizzazioni che si contenderanno i 16 posti a disposizione nel Group Stage della Fase 2.
Come qualificarsi al Major
Due le strade da percorrere per centrare la qualificazione al Six Major: attraverso le prestazioni nei campionati regionali chiusi selezionati da Ubisoft o attraverso le qualificazioni regionali. I qualifier per il Major sono sicuramente una buona vetrina per i player più giovani e per le organizzazioni più piccole, ma mettono definitivamente in soffitta i canoni di meritocrazia. L’amarezza per il blocco di retrocessioni e promozioni dalla Challenger è palpabile. Una scelta resa necessaria dalle circostanze: la scena ha bisogno di maggiore sostenibilità.
Le nuove regioni
Il nuovo format, inoltre, vedrà nove regioni al centro della scena. Alcune di queste regioni sono attualmente classificate come sotto regioni, altre sono rimaste intatte, mentre una è completamente nuova.
- North America
- Brazil
- Europe
- Korea
- Japan
- Hispanic Latin America (Latam)
- Asia
- Oceania
- Middle East and North Africa (Mena)
Con il nuovo sistema, solo Nord America ed Europa rimarranno intatte come regioni senza alcun cambiamento. Nel frattempo, il Brasile sarà finalmente liberato dalla regione Latam e avrà una regione a sé stante con 10 squadre nel BR6. L’attuale regione Apac Nord verrà suddivisa in due regioni diverse: Corea e Giappone. Infine, sarà ufficialmente inclusa la nuovissima regione Mena (Medio Oriente e Nordafrica), che finora ha gestito diversi campionati comunitari e recentemente ha ospitato il costoso evento Gamers8. Ulteriori informazioni verranno comunicate in seguito.
Capitolo Six Inviatational
Il Six Invitational continuerà a tenersi a febbraio, segnando la fine della stagione e presentando il reveal dell’anno 8 di Rainbow Six Siege e del competitivo. L’evento di punta del campionato mondiale, tuttavia, non avrà più qualificazioni all’ultimo sangue come avviene attualmente. Tutte le 20 squadre che parteciperanno all’Invitational 2024 saranno determinate dalla classifica globale.