Zachary “SpiriTz” Dionne, giocatore di Rainbow Six, denuncia la sua vecchia organizzazione. Il Ceo all’oscuro della situazione.
Ancora una pagina triste legata all’esports. Questa volta al centro della bufera ci finisce un team a stelle e strisce da qualche mese fuori dal panorama competitivo di Rainbow Six, ma protagonista nel recente passato. Gli XSet, infatti, sono entrati nella scena di Siege nel febbraio 2021. L’impatto non è stato positivo. L’organizzazione, nel corso degli anni, è riuscita comunque a ritagliarsi il proprio spazio, qualificandosi anche al Six Charlotte Major e al Six Berlin Major nel 2022.
La denuncia del player di Rainbow Six
A dicembre dello stesso anno la svolta. Gli XSet cedono lo slot della North American League agli M80, organizzazione creata dal vecchio co-fondatore Marco Mereu. Comincia, dunque, una nuova era. Il passato, però, non può essere cancellato con un colpo di spugna. Zachary “SpiriTz” Dionne, un player ormai veterano della scena di Rainbow Six, ha denunciato XSet per il presunto mancato pagamento dei premi del periodo trascorso con l’organizzazione. Dionne ha firmato con l’organizzazione l’8 marzo 2022 e ha giocato per circa nove mesi.
Just seeing this – this am – happy to help – DM & we will figure it out – this is first I am hearing of this. When we sold R6 team we also sold all of the cost and any money owed to new owner – but of course I am happy to help, figure out if money is owed and if so help get it…
— ❌ Greg Selkoe ⚔️ (@Selkoe) October 3, 2023
Lieto fine in arrivo?
In quel periodo, lui e la squadra si sono piazzati al quarto posto in tutti e tre gli Split della R6 North American League e si sono qualificati per due Major. Al Six Charlotte Major è arrivato un piazzamento tra le prime otto, mentre a Berlino una top 4. L’accusa è arrivata tramite un post affidato ai social su X e successivamente rimosso. Il giocatore aveva anche affermato che XSet gli doveva dei soldi provenienti dalle entrate di R6 Share, ovvero il sistema messo in piedi da Ubisoft che consente alle organizzazioni di Siege di avere maggiore sostenibilità. Come? Grazie alla vendita di alcuni oggetti cosmetici che si trovano all’interno del videogioco. Tornando alla vicenda XSet, il Ceo Greg Selkoe ha risposto a Dionne sui social media, dichiarando di essere disponibile a saldare tutto. Lieto fine in arrivo? Così pare.