Ecco i cinque finalisti del Red Bull Indie Forge, il premio che celebra gli sviluppatori di videogiochi indipendenti italiani.
Prosegue il viaggio di Red Bull Indie Forge, l’iniziativa promossa da Red Bull che vuole supportare e dare visibilità ai più promettenti sviluppatori di videogiochi indipendenti del panorama italiano. Con questa edizione, il progetto festeggia il suo quinto anniversario, registrando una crescita delle adesioni di circa il 20% rispetto all’anno precedente e confermando ancora una volta la necessità di dedicare sforzi e attenzioni a un settore in fortissima espansione. Persiste la varietà creativa già manifestata nell’edizione del 2023, caratterizzata dalla diversità di genere delle proposte presentate dai suoi concorrenti e da una non indifferente spinta esplorativa degli sviluppatori italiani. Dopo il trionfo di While We Wait Here di Bad Vices Games e di Umbral Core di A Few Rounds Games, vincitori in carica rispettivamente del Premio della Giuria e del Premio del Pubblico, è ora giunto il momento di lasciare spazio ai nuovi finalisti di Red Bull Indie Forge.
Tra i candidati che hanno preso parte al progetto, solo 5 studi sono riusciti a staccare un biglietto per la fase finale. In ordine alfabetico, si tratta di Block Number 5 di Overkillas, un metroidvania di ruolo con caratteristiche stealth nel quale sarà possibile creare i propri graffiti e tappezzare l’intera città di Pyramid, sfuggendo alla polizia; Dino Path Trail, il roguelike survival con visuale isometrica di Void Pointer, ambientato in un Wild West in cui i dinosauri non si sono mai estinti e dove prenderà vita l’avventura della protagonista Lucy; Project Pyramid, l’avventura d’azione in prima persona sviluppata da Team Pyramid, basata sull’esplorazione archeologica svolta da Giovanni Battista Belzoni tra il 1816 e il 1819, alla scoperta dei segreti del deserto e dei misteri della città di Amarna; The Crazy Hyper-Dungeon Chronicles di Fix-A-Bug, il dungeon-crawler RPG in pixel art con elementi roguelike che mira a rendere omaggio ai grandi classici del genere con il suo mix di combattimenti a turni e una grande quantità di citazioni. Infine, The Good Overlod, il roguelike bag-builder di Atomic Hamster in cui il giocatore veste i panni di un misterioso Overlord che, anziché uccidere l’eroe, lo guida fino alla fine de dungeon per poi affrontarlo nella battaglia finale.
I 5 finalisti sono stati selezionati da una giuria d’eccezione, in grado di esaminare meticolosamente e di valutare ogni aspetto dei videogiochi candidati. La formazione di quest’anno, rinnovata rispetto a quella dell’edizione precedente, vede la partecipazione di: Glenda Galliano, Game Producer in The LEGO Group; Michele Di Nardo, Publishing Producer in Raw Fury; Cristina Nava, Executive Producer in Day 4 Night; Gabriele Farina, Senior Director of Engineering in Unity Technologies; Giordano Torgianni, Senior Brand Marketing Manager in HoYoverse e Giulia Martino, Game Critic de Il Manifesto, FinalRound e Multiplayer. Gli esperti coinvolti, avranno ora il compito di decretare quale sarà lo studio di sviluppo italiano a vincere l’edizione 2024 di Red Bull Indie Forge, mentre sarà il pubblico di Milan Games Week & Cartoomics, dal 22 al 24 novembre a Fieramilano (Rho), a stabilire con il suo voto chi si aggiudicherà il Premio del Pubblico.
In palio, per chi riuscirà a conquistare il Premio della Giuria, è previsto un prezioso supporto nella comunicazione del suo videogioco da parte di Red Bull, accompagnato da un Desktop Predator Orion 5000, due settimane di collaborazione con il Team Red di BigRock, consulenze “Team to NABA” di 12 ore e playtest nel Campus di Milano di NABA, Nuova Accademia di Belle Arti, con gli studenti dell’accademia e un corso Plug-N-Learn presso Digital Bros Game Academy.
Per il vincitore del Premio del Pubblico, invece, è previsto un set di stories Instagram e una diretta streaming sul canale Twitch di Sara “Kurolily” Stefanizzi, oltre a un Predator Orion 3000, al corso Plug-N-Learn di Digital Bros Game Academy e al modulo di consulenza “Team to NABA” con un playtest nel Campus di Milano di NABA, Nuova Accademia di Belle Arti, insieme agli studenti dell’accademia.