Street Fighter V ritorna dal vivo dopo una lunga pausa dovuta alla pandemia: i 16 migliori giocatori al mondo tutti a Londra per il titolo del Red Bull Kumite.
Un quarto dei migliori giocatori al mondo di Street Fighter è giapponese. Non perché esista una vera e propria statistica ma perché è quando si evince dal tabellone dei partecipanti al Red Bull Kumite, il primo evento mondiale dal vivo post-pandemia dedicato al titolo Capcom. Non che la pandemia sia terminata, sia chiaro, ma è la prima volta da quando è iniziata che i migliori giocatori si ritrovano tutti insieme per disputare un evento LAN. Una necessità, più che un vezzo, per un genere come quello dei picchiaduro che competitivamente perde tantissimo, sia per integrità sportiva che per spettacolo, quando giocato online.
Dopo i tanti anni passati a Parigi e l’edizione disputata in Giappone nel 2019, i sedici migliori giocatori al mondo, di cui quattro sono giapponesi, appunto, si ritrovano il 22 e 23 maggio a Londra presso il Red Bull Gaming Sphere per uno spettacolo che gli appassionati attendono ormai da più di un anno. Anche perché questa volta non ci sarà Atsushi “Fujimura” Fujimura, vincitore sia dell’edizione 2018 che nel 2019, lasciando il trofeo indifeso e alla mercé degli avversari.
Nella conferenza stampa precedente la finale, a cui abbiamo assistito in diretta, le prime domande sono state proprio per i possibili eredi di Fujimura, i due nipponici Hajime “Tokido” Taniguchi e Masato “Bonchan” Takahashi, ai quali è stato chiesto se hanno approntato nuove tipologie di allenamento durante la pandemia: “Nulla di particolare inerente al gioco, se è questo che intendete. Abbiamo invece cambiato le nostre abitudini personali, abbiamo iniziato a occuparci più di noi stessi, a prenderci più cura di noi con l’obiettivo di rilassare la mente in un periodo così difficile e stressante per tutti.”
Ma come ci si allena a un titolo così dipendente dall’avere zero lag e una risposta immediata di ping tra PC? Risponde Claude Eric “Hurricane” Diboti, giocatore britannico di origini camerunensi, specializzato su Cammy: “È stato difficile allenarsi in questi mesi e trovare i giusti mezzi per competere. Ho provato a giocare online ma non è chiaramente la stessa cosa e questo è un grande limite. Sono convinto che il Red Bull Kumite sarà una sorpresa per tutti perché nessuno di noi ha avuto davvero l’opportunità di sfidare i migliori al mondo dal vivo negli ultimi 14 mesi. Una sorpresa piacevole visto che finalmente potremo competere dal vivo.”
L’attenzione tuttavia non sarà solo per i giocatori, come ha voluto sottolineare Femi Adeboye “F-word”, giocatore ma in questa occasione caster dell’evento: “Il fatto che il Red Bull Kumite sia tornato finalmente dal vivo è una notizia fantastica. non solo perché ovviamente avremo i migliori giocatori del mondo tutti nella stessa location dopo tantissimo tempo, pronti a competere dal vivo, ma anche per gli spettatori e gli appassionati veri di Street Fighter: non è scontato in questo momento assistere a un evento di questo genere e di questa portata. Ci fa ben sperare per il futuro.”
Tra i qualificati anche un veterano della scena competitiva, idolo della community francese tra i nostri cugini d’Oltralpe, Luffy. All’anagrafe Olivier Hay, Luffy è uno dei giocatori più rappresentativi dell’Europa dei picchiaduro, uno dei più costanti nel saper dare filo da torcere ai giapponesi, veri dei di Street Fighter. Quali sono i potenziali ostacoli verso la coppa? “Sicuramente è difficile prepararsi contro tutti i giocatori. Ho cercato di concentrarmi su quelli che ritengo per me più ostici da sempre ma al tempo stesso bisogna prestare attenzione alla nuova patch recentemente uscita. È ancora presto per capire quanto impatterà negli stili di gioco: suppongo che lo scopriremo direttamente al Red Bull Kumite. La verità è che per me non cambia molto ma sono curioso di vedere come sarà giocare finalmente tutti con la stessa connessione, con lo stesso set-up di hardware, nelle stesse identiche condizioni. Una situazione che l’online sicuramente non permette di avere, purtroppo. E che ci è mancata tanto.”
Il favorito numero uno per molti sembra essere il giapponese Bonchan, atleta Red Bull e giocatore di Sagat e Karin. Fino all’interruzione dovuta alla pandemia aveva inanellato un’importante serie di risultati positivi, tra cui la vittoria all’EVO 2019, il più importante evento internazionale dedicato ai picchiaduro (recentemente acquistato da Sony): “Riprendere quel momentum è davvero difficile, è passato più di un anno e mezzo dall’ultimo evento in LAN. Ma mi sono allenato duramente per essere subito pronto: non vedo l’ora di cominciare.”
Non solo Street Fighter alla Red Bull Gaming Sphere. Il 22 maggio, sabato, sarà l’occasione per assistere allo showcase di un altro videogioco: il nuovo Guilty Gear Strive con uno streaming dedicato, competizioni tra giocatori professionisti e provenienti anche da altre scene competitive dell’universo picchiaduro, oltre a interviste con gli sviluppatori di Arc System Works. Uno speciale di sei ore, interamente in diretta streaming, per raccontare a fan e appassionati tutte le novità e i primi gameplay del titolo in uscita ufficiale a giugno 2021.
Doveroso poi ricordare che il primo evento dal vivo di Street Fighter dopo più di un anno è reso possibile grazie all’unione di forze e di intenti tra Red Bull e Astro Gaming, azienda che ha realizzato l’intera attrezzatura professionistica che consentirà ai giocatori di competere al meglio: controller, cuffie e tutto il necessario in termini di performance e affidabilità. Senza dimenticare Aoc che ritorna come Official Monitor Partner per l’evento con i suoi monitor a ultra-high refresh rates, fondamentali per i giocatori per non perdere nemmeno un frame. E visto che finalmente si gioca in LAN, sarebbe davvero un peccato non avere l’attrezzatura migliore.