Roma ha appena ospitato la tappa italiana del Red Bull Kumite di Street Fighter 6: ecco il vincitore, il racconto degli scontri migliori e perché è stato un evento fondamentale.
Il Red Bull Kumite si è appena concluso incoronando Andrea “Garnet” Parlangeli come campione italiano e rappresentante del Bel Paese alle finali di New York che si terranno il 16 e 17 marzo. La sua performance con Dhalsim “l’eroe più difficile del gioco” come ci ha detto in un’intervista post partita, è stata praticamente impeccabile con solo il siciliano Leandro “Geeck-O” Vilardo che è riuscito a strappargli una sconfitta.
La loro rivalità è storica nella community nostrana di Street Fighter: loro due, infatti, sono stati i protagonisti delle più recenti finali in territorio italiano. “Sono anni che siamo amici e che ci incontriamo ai tornei e nelle finali. Il nostro rapporto è cresciuto molto e a lui (indicando Geeck-O) devo tantissimo” continua Garnet. Particolarmente degni di nota, poi sono stati anche MrWolf e Choo!, due giocatori che sono arrivati alle fasi finali con personaggi insoliti e uno stile di gioco davvero interessante.
La finale del qualifier italiano del Kumite è stata il culmine di un evento ben organizzato da Red Bull Italia che ha riempito un palazzo nobiliare romano di PlayStation 5 per garantire quanti più posti possibile sia agli atleti sia agli spettatori. Le fasi di qualificazione sono iniziate la mattina e hanno visto lo scontrarsi di decine di giocatori. Una volta emersa la top 8, però, l’azione si è trasferita in un’arena con tanto di gabbia per incoronare il combattente migliore.
La prima metà dei quarti di finale è stata piuttosto unidirezionale con Garnet e Geeck-O che hanno dominato le rispettive partite. Particolarmente degne di nota, invece, sono state le altre due: la prima tra MrWolf e Kainofury, due leggende urbane dello Street Fighter romano che da tanti anni incoraggiano e istruiscono la community al fianco delle loro imprese competitive.
MrWolf si è fatto largo con Jaime mandando rapidamente a casa il Ken dell’avversario e vincendo, poi, partita dopo partita per trovare la sconfitta solo in semifinale per mano di Geeck-O. L’altro quarto di finale semplicemente incredibile è stato quello tra Libbro e Choo!. Libbro ha iniziato in modo violentissimo portandosi sul 2-0 in pochissimo tempo con la sua Marisa. Il Blanca di Choo!, però, si è ripreso a un soffio dal KO e ha rimontato per 6 round consecutivi.
La sua performance è continuata molto bene per il resto del torneo, restando sempre sul filo del rasoio, a un passo dalla sconfitta, e guadagnando il tifo del pubblico che ha riempito ogni posto, seduto e in piedi, per vederlo. La sua corsa si è conclusa solo contro MrWolf, suo compagno di squadra e mentore visto che sono entrambi, insieme a Garnet, sono nel team Save Your Games. Posati i fight stick, il momento di pura sportività tra questi due giocatori è stato un trionfo di tutto ciò che gli esports possono essere.
Tra scambi forsennati di colpi, combo all’ultimo frame e tantissima azione, questo scontro è stato uno dei punti più alti del Kumite e un vero e proprio spettacolo. Il match, infatti, si è concluso in modo davvero epico con i due compagni di team che si sono abbracciati e la folla che ha applaudito in modo forsennato.
Poi è arrivato il momento della finale: Garnet contro Geeck-O, Dhalsim contro Cammy. La prima partita è stata la dimostrazione che Garnet non era così intoccabile come ha fatto credere nelle partite precedenti. Geeck-O ha chiuso immediatamente le distanze (Dhalsim è uno “Zoner” che quindi ha bisogno di spazio per giocare) per restare a portata di Dive Kick e mettere immense quantità di pressione sull’avversario.
La strategia ha funzionato perché il giocatore siciliano ha portato la finale al reset quindi, provenendo dal girone dei perdenti, ha “consumato” il vantaggio che il suo avversario aveva provenendo dal girone dei vincenti. Per capire la tensione che c’era su quel palco basta andare a vedere il replay dello scatto in piedi e in aria che Geeck-O ha fatto quando è riuscito a battere il suo storico avversario per la prima volta in questo torneo.
La rimonta e la ricerca di ogni singolo frame di imperfezione del suo avversario, però devono essere costate moltissima energia al giocatore di Cammy perché, alla seconda partita, il suo avversario è tornato intoccabile, sfuggente, letale ed efficiente. La vittoria è valsa a Garnet il viaggio a New York e un’ovazione da parte del pubblico in sala che, lo possiamo confermare perché glie lo abbiamo chiesto, è rimasto molto soddisfatto dell’evento.
A nostra volta non possiamo che fare i complimenti a Red Bull per aver dato uno spazio così rilevante alla scena italiana di Street Fighter 6 che è in netta fioritura dall’uscita del nuovo capitolo. “Lo abbiamo visto succedere con SF4” ci ha spiegato Geeck-O “Quando usciva un nuovo titolo, prima, la scena si sfaldava perché chi giocava ad alti livelli, visto quanto il franchise si evolve con ogni iterazione, non faceva il passo. Invece, con SF6, moltissimi di coloro che competevano sul 5 hanno fatto il salto al 6, quindi la scena è viva e in crescita”.
“Gli esports in Italia sono ancora in fase embrionale” ha precisato Garnet “basta andare negli USA o in Giappone per capirlo. Questo evento, però, è stato un passo importante per il nostro Paese”. Ora non ci resta che sperare che la compagnia di energy drink, oltre che a livello globale, continui a supportare Street Fighter 6 e questo torneo in particolare, così da incoraggiare la scena locale e nazionale del picchiaduro firmato Capcom con un evento competitivo di pregio che garantisce un posto ad un grande torneo internazionale.