Non è un qualifier per vecchi: la terza tappa del Red Bull The Br4wl di Hearthstone regala i due posti in palio per i playoff a due nuove figure della scena competitiva del titolo Blizzard.
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Dopo Turna, Yocto94, MaeveDonovan e Swaggermeist, tutti nomi già ampiamente conosciuti, è arrivato il momento per le giovani leve di farsi conoscere: a conquistare l’accesso alla fase finale sono stati Gabriele ”Gabry720” Fuccio e Marco ”Ubohzaw” Uberti, nickname freschi che sono emersi tra i numerosi partecipanti scalando l’intero tabellone, superando in semifinale Darkstrike e ToroTheBest8, altri due nomi nuovi della scena competitiva.
Per rintracciare figure già conosciute di Hearthstone è necessario scorrere la classifica fino agli ottavi di finale dove troviamo Matteo “DevilMat” Alba, ancora una volta fermato a pochi passi dall’obiettivo. Nel primo e secondo qualifier aveva addirittura raggiunto la Top4 in entrambi le occasioni, fermandosi a una sola vittoria dalla conquista del pass per le finali. Adesso mancano gli ultimi due posti da assegnare per la fase finale a otto giocatori. Ultima chance per tutti sarà il quarto qualifier del 3 giugno per un torneo che continua a far registrare numeri impressionanti sul lato partecipativo: anche alla scorsa tappa gli iscritti hanno superato il limite massimo consentito di 256, arrivando a 272. Indice che la community di Hearthstone non aspettava altro che un torneo organizzato bene e appetibile per poter competere e dimostrare il proprio valore. Un aspetto che negli ultimi due anni stava iniziando ad affievolirsi ma che è in realtà la linfa vitale della scena competitiva che deve sempre, e inevitabilmente, partire dal basso.
Mettendo da parte i sentimentalismi, è il momento di passare alle statistiche cumulative dei qualifier e capire quale sia la situazione attuale per prepararsi al meglio all’ultima tappa di qualificazione. Immutato il trittico di classi dominanti con il Cacciatore di Demoni, il Ladro e il Guerriero saldamente in testa tra quelle più giocate. Ma se il primo mantiene quasi intatta la sua percentuale di vittorie, lo stesso non si può dire degli altri due: il Rogue sta vivendo una parabola discendente con il winrate passato dal 51% del primo qualifier al 47% del secondo fino al 45% del terzo, con inoltre il numero di game giocati calato sensibilmente da 222 a 132, un chiaro segno sia delle difficoltà di giocare il mazzo, preferendone altri, che della sua non ottimizzazione in termini di winrate. Ancora peggio fa il Guerriero che continua a salire come game giocati, diventando quindi le sue statistiche sempre più attendibili, ma compie un netto balzo negativo in termini di winrate: dal 63% del secondo qualifier al misero 48% dell’ultima tappa.
Chi compie un ottimo passo in avanti è il Druido che quasi triplica la propria presenza: giocato 76 volte nella totalità delle prime due tappe, al terzo qualifier lo abbiamo trovato in 94 game con un winrate del 56% a dimostrazione della solidità del mazzo che ha finalmente trovato la quadratura del cerchio. Scende invece come giocabilità il Cacciatore ma sale sensibilmente il tasso di vittoria tornando ai livelli del primo qualifier dopo il tonfo del secondo. In termini generali nell’arco di tutte e tre le tappe di qualificazione a dominare per numero di game giocati sono Ladro e Ciacciatore di Demoni ma solo il secondo continua a mantenere una statistica di vittoria superiore al 50%, assicurandosi di essere la sceltà più ovvia da portare in qualsiasi line-up strategica ogni giocatore voglia presentare.
Il winrate più alto al momento è ancora detenuto dal Guerriero ma i dati presentati prima non fanno ben sperare per il mantenimento del proprio status quo fino alla fine dei qualifier. Come anticipato è in grandissima ascesa il Druido che è salito sia di popolarità che come percentuale di vittoria, classificandosi subito dietro il Warrior. Sul terzo gradino del podio il Cacciatore con il suo 52% di winrate in 270 partite. Chiudono una classifica per loro amara ancora una volta Paladino e Sciamano, inevitabilmente fuori dal meta attuale e dalla maggior parte delle possibili scelte strategiche dei giocatori in termini di mazzi da usare. E anche qualora qualcuno decidesse di portarli non offrono certo garanzie di successo: se lo Sciamano si attesta al 43%, il Paladino si trova ancora più in fondo con il 33%.
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