Bloccata la versione per pc di Red Dead Redemption. Si trattava di un progetto amatoriale del modder Johnathan Wyckoff, noto anche con lo pseudonimo di “DamnedDev”. La mod, chiamata Red Dead Redemption Damned: Enhancement Project, ha fatto storcere il naso alla Take-Two Interactive, proprietaria dei diritti del franchise.
E così, lo scorso settembre, Wyckoff si è visto recapitare una comunicazione ufficiale che gli intimava di interrompere i lavori. Wyckoff ha deciso di sospendere lo sviluppo del progetto, facendo però sapere di essere alla ricerca di una soluzione legale per realizzarlo.
A novembre aveva deciso quindi di riprendere il progetto, tirando dritto fino a che si è visto citato in giudizio presso un tribunale di New York: il publisher ha chiesto un risarcimento di 500.000 dollari a lui e ad altri dieci ignoti.
Le motivazioni? La pubblicazione della mod, si legge sul documento della citazione in giudizio, “metterebbe a disposizione di tutti una versione gratuita per pc del gioco, che ridurrebbe l’interesse dei giocatori all’acquisto di una futura versione di RDRI per pc o di qualunque mappa add-on per RDRII”.
In altre parole, la mod fanmade avrebbe un impatto negativo sul secondo e unico capitolo di Red Dead Redemption disponibile per pc e potrebbe ridurre l’interesse nell’acquisto di una possibile, futura versione per pc del primo capitolo.