L’approdo dei grandi titoli single player di Sony su Pc è garanzia di qualità
Returnal è stato una delle grandi sorprese del primo anno di vita della PS5, quello in cui quasi nessuno era riuscito a mettere le mani su una console. Per questo motivo, anche se elogiato dalla critica, il gioco è passato un po’ in sordina. Ora, con il suo approdo su Pc, moltissimi giocatori potranno mettere le mani sull’epoea roguelike di Housemarque e affrontare orde su orde di nemici e boss.
Il gioco era solidissimo su console e lo è altrettanto su Pc anche se paga il prezzo di essere stato progettato controller alla mano. Giocarlo con mouse e tastiera è possibile ma richiederà tanto allenamento perché tra schivate, ricariche e abilità, Returnal ha bisogno di molta coordinazione e niente vi può aiutare in questo senso più di un controller. Dove il gioco si fa leggermente ostile, però, è nelle sue specifiche tecniche. Le minime (a cui noi lo abbiamo giocato) chiedono una NVIDIA GeForce GTX 1060 (6 GB) o una AMD Radeon RX 580 (8 GB) come scheda video e un processore Intel Core i5-6400 (4 core 2.7GHz) o AMD Ryzen 5 1500X (4 core 3.5GHz). Con queste specifiche abbiamo ottenuto 60 fps semi stabili ma a 720p e con dettagli medi.
Le specifiche raccomandate per il 1080p a 60 fps, invece sono di una GPU NVIDIA RTX 2070 Super (8 GB) o una AMD Radeon RX 6700 XT (12 GB)e un processore Intel i7-8700 (6 core 3.7 GHz) o AMD Ryzen 7 2700X (8 core 3.7 GHz). Essendo un action roguelike in cui il tempismo è tutto, questo gioco ha fame di frame quindi meglio ridurre la qualità grafica per essere certi di schivare tutti gli attacchi che le strane creature ideate da Housemarque hanno in serbo per voi. É davvero un peccato dover fare questo tipo di compromessi in un gioco così bello da vedere e dover rinunciare ai dettagli delle atmosfere cupe e inquietanti del pianeta Atropos.
Compromessi a parte, ci sentiamo di promuovere a pieni voti il porting di questo gioco su pc perché aggiustando i parametri a dovere non abbiamo visto l’ombra di un lag, di uno screen tear o di un crash e giocarlo è stato divertente come quando è uscito. Per chi non ne conoscesse la storia, Returnal è il racconto delle vicende di Selene Vassos, un’astronauta la cui astronave precipita su un pianeta intrappolato all’interno di un loop temporale. La sua missione è scoprire cosa è successo du Atropos, perché è popolato di misteriose creature che vogliono ucciderla e, soprattutto, come rompere il ciclo che la tiene prigioniera.
Ogni volta che morirete, come ogni roguelike che si rispetti, vi ritroverete nella vostra astronave e dovrete ricominciare da capo a farvi largo tra stanze generate in modo procedurale e sempre più difficili. L’ambientazione sempre diversa è una sfida costate e ci sono una serie di bonus che potrete sbloccare che sopravvivono tra una run e l’altra in un’esperienza adrenalinica e che non annoia, quasi, mai. Le sue battaglie con i boss, poi, sono diventate delle vere e proprie icone grazie al fatto che sono coloratissime e che mettono all prova le abilità di schivata e la coordinazione anche dei giocatori più esperti.
Se non avete una console questo è il momento migliore per dare una possibilità alla versione Pc di Returnal e recuperare in titolo iconico. Dimenticate i caricamenti fulminei della PS5, però, anche con un SSD, il gioco ci ha messo quasi il doppio ad essere pronto rispetto alla sua versione per console, poco male. Questo gioco è stato il primo passo nell’evoluzione tecnica e narrativa dei roguelike, soprattutto nella loro sottocategoria degli FPS. Colori, azione, storia e progressione ben intrecciati sono il nuovo standard per quanto riguarda estetica e rigiocabilità in un roguelike e Returnal, insieme a Hades, ne è uno degli esempi più riusciti.