Riot Games spiega le ragioni dietro l’unione delle Challenger Leagues di Italia, Portogallo e Spagna.
Lo scorso Giugno Riot Games ha annunciato un cambiamento significativo per il panorama competitivo di Valorant in Emea: le Challenger Leagues di Italia, Portogallo e Spagna si uniranno in un unico campionato per il 2025. Questa decisione ha generato diverse domande e perplessità nella community italiana, a partire dal mancato cambio del nome della nuova Challenger al numero limitato di posti disponibili. In un’intervista esclusiva con Daniel Ringland, Head of Esports per la regione Emea, andiamo a fare chiarezza su alcuni di questi punti.
Perché è stato deciso di unire Italia, Portogallo e Spagna per i Valorant Challengers?
Ci sono stati molti fattori che hanno influito sulla nostra decisione di unire le tre leghe. Penso che quelli che vorrei sottolineare siano la nostra aspirazione di far sì che le leghe Challenger riflettano idealmente le zone di Premier. È davvero importante per il futuro di Valorant che i giocatori professionisti aspiranti possano immaginare di iniziare con Premier per poi passare al Tier 2, poi al Tier 1 e infine allo stage internazionale. Stiamo già vedendo un po’ di giocatori seguire questo percorso ed è fantastico, e vogliamo vederne ancora di più in futuro.
Premier sarà fantastico. È qualcosa su cui Riot punta molto e su cui continuerà a investire. Con le Challengers vogliamo allinearci a questo progetto, ed è uno dei motivi principali dell’unione delle tre leghe. Il secondo è che semplicemente sentiamo che il prossimo anno sarà migliore di questo. Non è il 2024 sia stato terribile o non funzionasse affatto, anzi. Ma siamo davvero entusiasti di vedere cosa succederà in futuro con questo cambiamento.
Sarà davvero fantastico ed ai fan piacerà. Ci saranno più partite tra le squadre davvero forti, il loro livello di gioco aumenterà, e vedremo più rookie emergere in Vct Emea. Quando penso al nuovo campionato e penso a squadre come Desyre e Novo, e vederle giocare regolarmente contro squadre come Barcellona mi fa pensare a partite di alta qualità. E credo che questo sia ciò che ci mancava prima, perché se guardiamo alla classifica delle varie leghe, è abbastanza sbilanciata. In futuro avremo partite più equilibrate ed emozionanti, il che è positivo per i fan, per i giocatori professionisti. Per tutti.
Ci sono dei problemi che vedi emergere con l’unione di queste tre leghe?
No, non particolarmente. Pensiamo di aver coperto tutte le basi. Penso che la nuova competizione avrà delle ottime squadre, e tutte le partite saranno fantastiche. Le squadre che ora non si trovano in un campionato di Tier 2 hanno un altro posto dove giocare e possono continuare il loro percorso verso tornei internazionali. Per ora pensiamo di aver coperto le basi, ma ovviamente vedremo una volta che il torneo avrà inizio. Abbiamo dei partner davvero fantastici che gestiscono questi campionati per noi, lavoreremo a stretto contatto con loro per risolvere eventuali problemi che potrebbero sorgere.
La maggior parte dei giocatori in roster italiani provengono dall’Italia, e per loro i migliori server di gioco sono Francoforte, Parigi e Londra. Tuttavia se dovessero giocare nella lega spagnola è altamente probabile che il server scelto per disputare le partite sia Madrid. Come pensate di risolvere il problema del ping in quel caso?
Nella storia di Valorant, abbiamo avuto molte partite online. Se ricordi i primi tornei erano tutti online. Quello che facciamo quando abbiamo giocatori in una lobby che provengono da nazioni diverse è scegliere il server che offre il maggior equilibrio per entrambe le squadre. È qualcosa che continueremo a fare anche in futuro.
Il broadcast principale sarà in spagnolo, tuttavia sarebbe necessario avere un broadcast anche in portoghese e italiano. State pensando di avere broadcast ufficiali anche in queste due lingue o solo co-stream per l’Italia e il Portogallo?
É qualcosa che stiamo valutando. Non c’è ancora nulla di pronto in modo definitivo, ma è qualcosa che stiamo sicuramente esplorando. E naturalmente, i watch party ed i co-stream continuano a essere estremamente popolari ed è così che molti fan vogliono guardare le partite, quindi molto probabilmente ne avremo di vari.
Puoi commentare le voci di corridoio che dicono che Riot non era soddisfatta del lavoro che i TO di Portogallo e Italia hanno svolto con le Challengers league?
Sì, posso commentarlo. Assolutamente falso. Come ho detto, i cambiamenti non riflettono il fatto che queste leghe non venissero gestite bene, anzi, erano fantastiche. C’erano molte cose positive. Semplicemente pensiamo che il nuovo sistema che abbiamo costruito sia migliore per i motivi che ho menzionato prima. Quindi no, entrambi quei partner hanno fatto un ottimo lavoro e sono stati fantastici con cui lavorare. La qualità del loro prodotto era buona, quindi sono felice di smentire completamente questa affermazione.
Per il 2025 è in programma la creazione di una LAN per la finale della Challengers Spain che avrebbe la capacità di accogliere anche fan da Portogallo e Italia?
Ci fidiamo molto di LVP per capire cosa sia meglio per la lega spagnola. LVP è un partner fantastico e conoscono davvero il pubblico e i fan. Posso dirti con certezza che LVP è molto ambiziosa riguardo a ciò che vogliono fare il prossimo anno, un’ulteriore ragione per cui sono così fantastici con cui lavorare su questo prodotto. Quindi lasciamo a loro fare ciò che pensano sia meglio. E sebbene non vorrei mai rovinare nessuna delle loro sorprese che potrebbero avere pianificato, la verità è che non conosco effettivamente la risposta.
Considerando che la lega spagnola adotterà anche l’Italia ed il Portogallo, come mai il nome non è stato cambiato da Spain a qualcosa di più inclusivo?
Ci abbiamo pensato, abbiamo considerato nomi come “IBIT” e cose del genere. Alla fine abbiamo deciso di guardare alla Francia, che è un modello simile dove lo chiamiamo lega francese, ma ci sono altri paesi che ne fanno parte, e abbiamo deciso che fosse la strada migliore da seguire. Ancora una volta, come sempre, vedremo come andrà e se pensiamo che sia la migliore dopo aver visto come si comporta il prodotto quando sarà attivo. Ma sì, ci abbiamo pensato e ci abbiamo riflettuto, ma alla fine abbiamo deciso che questa fosse la strada migliore.
Come mai il numero di squadre della nuova lega è così ridotto? Se pensiamo al fatto che sono tre Challenger in un torneo avrebbero potuto partecipare molte più squadre.
Dipende da un numero di fattori, sicuramente qualcosa da considerare è il calendario. Più squadre ci sono, più partite ci sono, più è difficile inserirle nel calendario e cose del genere. Tuttavia anche questa decisione è qualcosa che terremo d’occhio perché se ci fosse un motivo valido per aggiungere altre squadre, saremo aperti a rivederla.
Hai qualche commento per quelle squadre che alla fine non riusciranno a ottenere uno degli slot che abbiamo per la Spagna?
Quel che abbiamo cercato di fare è costruire questo percorso dal Tier 3 fino ai tornei internazionali, e stiamo vedendo diversi giocatori percorrere questo cammino, il che è davvero fantastico. Vorrei quindi incoraggiare queste squadre a continuare a percorrere questo cammino; se raggiungere gli eventi internazionali è un sogno che hanno, la strada c’è, non è facile, ma immagino che non lo stiano facendo perché è facile.