Rusty Rabbit è un metroidvania che sperimenta parecchio e in cui si parla troppo. Scritto da Gen Urobuchi, il creatore di PSYCHO-PASS, questo gioco vi vedrà prendere il controllo di un coniglio antropomorfo di mezza età che, a bordo del suo robottone, esplora una montagna a caccia di rottami per sopravvivere in un mondo post apocalittico.
Non è solo il protagonista ad essere un coniglio parlante, pensante e craftante; tutti i personaggi del gioco sono conigli che abitano un mondo chiaramente costruito da umani che ora, per motivi che si scoprono durante l’avventura, si sono estinti. Essendo un metroidvania potete aspettarvi le solite peculiarità del genere: ambiente in 2D, abilità di movimento, nemici e una progressione non esattamente lineare.
Dopo le prime esperienze di tutorial, infatti, il gioco assume più la forma di un dungeon crawler perché, finito ogni grande livello, è possibile tornare alla base, craftare, commerciare e potenziare, per poi ricominciare a esplorare dove ci si era interrotti grazie a un sistema di portali. Questo rende l’esperienza molto morbida e ideale per chi vuole un gioco esplorativo e non punitivo.
La missione di Rusty, il protagonista, è raccogliere scarti metallici e tecnologici di ogni tipo distruggendo scatole e container e abbattendo i nemici. Con questi può potenziare il suo mecha da esplorazione/combattimento (le opzioni sono davvero tante tra armi, accessori, alberi delle abilità e altro), commerciare e mandare avanti la storia. La sua routine da lupo solitario, infatti, viene scombussolata dall’arrivo di un giovane gruppo di nuovi cacciatori di rottami che lui si ritroverà a salvare uno dopo l’altro.
Il gioco mette la storia e il suo flusso calmo e rilassato come priorità assoluta, questo, però, porta a momenti morti pieni di dialoghi piuttosto banali che separano chi gioca dal mondo divertente da esplorare e distruggere di Rusty Rabbit. Nelle prime ore di gioco in particolare, ci è capitato di finire una cutscene da diversi minuti per poi fare letteralmente due passi e venire intrappolati di nuovo in un filmato.
É possibile saltare tutto questo, noi lo abbiamo fatto, ma qualche dettaglio della storia si perde inevitabilmente. L’eventuale frustrazione per questo dettaglio sparisce in brevisssimo tempo: l’esplorazione, il collezionare risorse e le meccaniche di combattimento leggero presenti nel gioco sono fatte bene, regalano tranquillità e rendono l’esperienza davvero rilassante, perfetta per lunghi viaggi in auto o in aereo.
Dopo averlo completato in circa 12 ore possiamo raccomandarci di dargli una possibilità se siete alla ricerca di un’esperienza piena di piccole attività soddisfacenti (c’è parecchio da collezionare per scoprire tutta la backstory di Rusry), enigmi e un modo diverso di implementare e sfruttare gli stilemi tipici del metroidvania.