Bocciato l’emendamento che avrebbe dovuto inserire la regolamentazione delle sala lane e esports nel Decreto Legge Alluvione.
A mettere una prima pietra sulla strada della regolamentazione specifica delle sale lan e esports non sarà, contrariamente alle aspettative, l’emendamento al decreto legge sull’alluvione in Emilia Romagna. In questi giorni è infatti in discussione in parlamento la conversione in legge del decreto legge con cui il governo l’1 giugno ha stabilito l’ammontare delle risorse necessarie per gli interventi urgenti da operare nella regione italiana colpita in modo significativo da fenomeni atmosferici estremi.
Il percorso legislativo
Approvato il 23 maggio dal Consiglio dei Ministri, il decreto legge è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n°147 l’1 giugno. Sotto il nome di “Interventi urgenti per fronteggiare l’emergenza provocata dagli eventi alluvionali verificatisi a partire dal 1° maggio 2023”, stanzia, oltre alla sospensione o proroga dei termini fiscali, contributivi e giudiziari oltre 1,6 miliardi di euro. Di cui la somma più imponente, 620 milioni di euro, sono per la cassa integrazione emergenziale rivolta ai lavoratori colpiti dall’evento.
Per la legge italiana, però, il decreto legge deve essere convertito in legge dal parlamento entro 60 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, pena la perdita di efficacia in modo retroattivo. Il decreto, di carattere provvisorio, è attualmente allo studio del Parlamento e in particolare della commissione Ambiente della Camera che deve decidere sull’ammissibilità o meno degli eventuali emendamenti proposti dai parlamentari. È in questo frangente che si inseriscono gli esports e le sale lan.
L’emendamento a firma Frassini
La deputata della Lega Rebecca Frassini, già depositaria di un disegno di legge in parlamento sulla regolamentazione degli esports, ha presentato un emendamento al Decreto Legge sull’alluvione che prende in considerazione le sale lan e esports. In particolare la proposta prevede di aggiungere al comma 4 altri commi, tra cui il 4-bis che prevede che “agli apparecchi e ai congegni adoperati nelle attività di « Sale Lan ed e-sports », così come definite e regolamentate ai sensi del comma 4-ter, non si applicano le disposizioni di cui all’articolo 110 del regio decreto 18 giugno 1931, n. 773, qualora siano conformi al decreto di cui al successivo comma 4-ter”.
Ad aprile 2022 fu proprio l’articolo 110 oggetto del contendere tra le sale Lan sanzionate e l’Agenzia dei Monopoli e delle Dogane. Le seconde avevano infatti adottato tale corpo normativo per stabilire la correttezza o meno dell’operato dei gestori delle prime. Il richiamo al comma 4-ter definisce poi in modo oggettivo “le regole tecniche per l’esercizio delle sale Lan ed e-sports, le caratteristiche degli apparecchi e dei giochi ivi contenuti. Nonché la dotazione dei dispositivi che ne garantiscano l’adeguata sicurezza”.
Sale lan e esports: tassa allo stato
Oltre alla definizione di una sala lan e esports, la proposta a prima firma Frassini riportava anche il pagamento di una tassa per operare nel settore. Secondo il comma 4-quater “l’attività delle sale Lan ed e-sports è subordinata al pagamento di una tassa di concessione governativa pari a euro mille per ciascuna sede legale e unità locale adibita a sala Lan o e-sports. Nonché di euro duecento per ciascun evento svolto al di fuori della relativa sede legale o unità locale che abbia carattere di temporaneità”.
La raccolta di tali tasse avrebbe contribuito a costituire il Fondo per le emergenze nazionali presente all’articolo 44 del codice della protezione civile. Inoltre le entrate derivanti dalla tassa a sale lane e esports avrebbero aiutato anche gli interventi emergenziali per l’alluvione dell’Emilia Romagna. Almeno per quest’anno, come sottolineato dal comma 4-quinques: “Per l’anno 2023, le maggiori entrate derivanti dal comma 4-quater sono destinate al finanziamento di interventi a favore delle popolazioni dei territori di cui all’allegato 1 del presente decreto”.
Emendamento bocciato
La proposta della Frassini è stata però bocciata dal presidente della commissione Ambiente della Camera Mauro Rotelli, come riportato da GiocoNews. Secondo Rotelli alcuni emendamenti al decreto legge, tra cui quello sulla regolamentazione delle sale lane e esports, “presentano profili di criticità relativamente alla loro ammissibilità”. Motivo che ha portato alla bocciatura, almeno per il momento. I firmatari dell’emendamento possono infatti presentare ricorso sostenendo le proprie motivazioni ragionevoli per l’inserimento di tali commi all’interno del decreto legge Alluvione.