Schede video introvabili e prezzi elevatissimi: tutta colpa dei bitcoin

Nvidia non è stata in grado di soddisfare la domanda insaziabile delle sue ultime schede grafiche, quindi l’azienda ha trovato una soluzione temporanea: sta rimettendo sul mercato GPU più vecchie come la GTX 1050 Ti e la RTX 2060. I consumatori stanno spendendo molti più soldi per l’intrattenimento domestico a causa della pandemia e le nuove schede video, che consentono un rendering grafico innovativo grazie al ray-tracing, sono di gran moda, portando a un’offerta limitata e a clienti disperati. Oh, e non aiuta che sciacalli senza scrupoli abbiano capitalizzato sull’altissima domanda comprando i nuovi prodotti in massa per rivenderli a prezzi altissimi.

L’RTX 2060 è stata rilasciata nel 2019 e supporta ancora il ray tracing, anche se non sarà in grado di eseguire il rendering di giochi ad alta risoluzione con gli stessi frame rate dell’ultima RTX 3080. La GTX 1050 Ti, invece, è stata rilasciata nel 2016 ed è un po’ più lenta, ma forse questi nuovi vecchi prodotti saranno sufficienti per i nuovi PC gamer che vogliono giocare a giochi meno impegnativi. Sicuramente sono ottime per far girare ad altissimi fps qualunque titolo eSports.

Nvidia non riesce a produrre più schede video perché le più recenti sono costruite su un’architettura da 8 nm (8 nanometri è un decimo dello spessore di un capello), mentre le schede più vecchie hanno un’architettura a 12 nm. Il processo di produzione di queste ultime può essere potenziato in modo più economico poiché ci sono già le infrastrutture della vecchia catena di produzione. Il nuovo ciclo produttivo a 8 nm è ancora relativamente nuovo e molto richiesto. Ma mentre queste vecchie schede sono state originariamente rilasciate a prezzi bassi – $ 140 per la GTX 1050 Ti e $ 350 per la RTX 2060 – l’elevata domanda di GPU in questo momento sta influenzando anche loro. Gizmodo riferisce che le card vengono vendute online rispettivamente per 400 e 700 dollari.

Considerando che le vecchie schede sono un compromesso in termini di prestazioni, a questi prezzi è meglio aspettare una nuova RTX 3080. Se il tuo computer ti sta proprio abbandonando puoi affidarti a servizi di video game in streaming come Xbox Game Pass o Google Stadia, basta una connessione internet ed è tutto risolto.

Ma da dove nasce questa corsa alle schede grafiche? Come nel 2016 non è solo colpa degli appassionati e degli sciacalli, quelli ci sono sempre stati, bensì dei miner, gli estrattori di Bitcoin. L’unico modo di generare una criptovaluta è fornire potenza di calcolo per supportare l’infrastruttura (blockchain) di quella stessa criptovaluta e non c’è un componente per computer più performante ed efficiente nel farlo di una scheda grafica. Soprattutto in Cina sono nate migliaia di “Miniere di bitcoin” che collegano alla rete decine di migliaia di computer per trarne profitto.

Più una scheda grafica è potente più criptovaluta sarà in grado di minare usando la stessa quantità di corrente del modello precedente. Migliaia di nuove schede grafiche sono state acquistate in massa dai miner perché il bitcoin ha avuto un’impennata record nel suo valore negli ultimi 6 mesi. Più schede grafiche, più potenza di calcolo e più bitcoin vogliono dire più soldi. Nvidia ha già provato a risolvere questo problema creando schede video appositamente per i miner ma hanno avuto scarsissimo successo e l’impresa è stata abbandonata. Avremo di nuovo un mercato libero da approfittatori e sciacalli quando il Bitcoin ricomincerà a perdere valore.

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