Il team di sviluppo di Street Fighter 6 ha tratto ispirazione da vari paesi e ha utilizzato il materiale trovato per creare un roster del tutto multiculturale.
Attenendosi alla frase “World Warrior”, il roster di Street Fighter 6 è composto da personaggi provenienti da tutti gli angoli della Terra. Il team di sviluppo ha tratto ispirazione da vari paesi e ha utilizzato il materiale trovato per creare un roster del tutto multiculturale. Tanto che Takayuki Nakayama, il direttore del gioco, si è dilungato sul character design di Kimberly e di Manon per manifestare la propria dedizione a quest’obiettivo.
I legami multiculturali di Street Fighter 6
Kimberly è la trentanovesima erede del Bushinryu e protégé di Guy, un altro ninja della serie di Street Fighter ed è diventata parecchio popolare con i fan. Il suo design originale rispecchia la dualità del suo addestramento e della sua educazione. “La silhouette di Kimberly – le sue parole – rappresenta il suo addestramento con Guy poiché deve poter eseguire mosse Bushinryu con uno stile atletico. Ecco perché il suo abbigliamento è più voluminoso nella metà superiore del corpo e indossa pantaloni atletici più aderenti sulle gambe.
Entrando nei particolari del design di Kimberly, Nakayama parla del modo in cui abbraccia le sue culture: “Il disegno sulla sciarpa di Kimberly – prosegue – si ispira alle tradizionali stampe africane. Poiché veste di panni di ninja, avvolge la sciarpa intorno alla parte bassa del volto quando pratica il Bushinryu, ma anche mentre fa graffiti in modo da non inalarne i fumi. La sciarpa rappresenta una fusione della sua educazione occidentale e del suo addestramento orientale.”
Il legame con le Olimpiadi
Un altro personaggio fortemente collegato al proprio background culturale è Manon, che vuole diventare la top model più forte del mondo. Proveniente dalla Francia, Manon combina il suo addestramento nella danza classica con il judo, un’arte marziale giapponese con un’enfasi sulle prese e sui blocchi. Manon è un’altra fusione di culture occidentali e orientali e rappresenta l’unità.
Secondo Nakayama, la più grande fonte d’ispirazione per il design di Manon è venuta dalle imminenti Olimpiadi estive del 2024, che avranno luogo a Parigi. “La Francia è un paese forte quando si tratta di judo e lì è uno sport molto popolare. Volevamo creare Manon per prepararci a un evento così importante come le Olimpiadi. Ecco perché nel suo set di mosse guadagna medaglie quando esegue con successo delle prese.”
Entrando ancora di più nella storia di Manon, Nakayama ammette di aver puntato su un’altra componente importante della cultura francese: la famiglia. “In Francia, la famiglia è importante a prescindere dai legami di sangue. Manon ha due fratellastri ai quali è molto legata e volevamo trasmetterlo nella sua storia. Se giocate alla modalità Arcade, potete apprendere di più sul background di Manon e sull’amore che nutre per tutti i suoi parenti, a prescindere dal tipo di parentela”.