Supervive è un hero shooter battle royale con meccaniche e gameplay da MOBA che è appena uscito in accesso anticipato. Secondo i dati di Steamcharts, ha un pubblico in discreta crescita dopo aver dominato la classifica delle demo più giocate (e streammate) all’ultimo Steam Next Fest. Gli sviluppatori che lo stanno realizzando alla Theorycraft Games sono in gran part parte ex di Riot Games che lavoravano a League of Legends e l’influenza del MOBA di Riot non potrebbe essere più evidente.
Dalla visuale isometrica al sistema di buildcrafting, giocare a Supervive è davvero simile alla Landa degli Evocatori, ma la sua modalità battle royale rende tutto incredibilmente più frenetico. Proprio come in Warzone e Fortnite, infatti, una partita inizia decidendo il punto di atterraggio per poi ruotare attorno al cerchio di gas venefico che si restringe sempre di più per forzare i combattimenti. A tutto questo si aggiunge il fatto che la mappa di gioco è composta da una serie di piattaforme fluttuanti e che ci sono moltissimi modi per lanciare nel vuoto i propri avversari.
I campioni potrebbero essere considerati il punto più debole di questo progetto perché mancano di originalità in quasi ogni aspetto. Il loro design non colpisce per unicità o personalità e i loro kit sono, in un modo o nell’altro, una sorta di remix di quelli dei campioni di League of Legends o di DOTA 2. La novità si percepisce quando si inizia a interagire con l’abisso al di sotto della mappa, lanciandoci gli avversari o combinando le mosse con la propria squadra.
Detto questo, il gameplay è un frullato di generi e modalità che funziona. Dal primo istante in cui metterete piede nel gioco vi accorgerete di quanto sia profondo, come tutti i MOBA, e di quante possibilità ci siano per trovare uno stile di gioco unico in grado di darvi un vantaggio. La mappa è piena di sorprese, non solo nei suoi vari abissi, ma anche, per esempio, in un treno che la attraversa. Supervive non è solo una combinazione di generi, è anche l’ammucchiarsi delle complessità di ciascuno una sull’altra.
Durante una partita c’è da tenere d’occhio la mappa che si restringe, la propria build, quella degli avversari, la posizione e il comportamento delle varie squadre, il loro equipaggiamento e una miriade di altre cose. Non temete però, gli aiuti per i nuovi giocatori e per chi non è esattamente a sua agio con i battle royale ci sono, primo tra tutti la possibilità di rinascere nelle partite non classificate fino a che non mancano 5 minuti alla fine, una scelta di design che incoraggia la sperimentazione al di fuori del meta e che può far scoprire a un nuovo arrivato il suo prossimo main.
Supervive è appena entrato in open beta/early access, c’è ancora qualche dettaglio da limare dal punto di vista delle grafiche e del bilanciamento, ma il nucleo dell’esperienza c’è e ci sembra capace di regalare tanto divertimento. É un gioco free to play quindi, se vi piace League of Legends, Warzone, Overwatch, Apex legends o DOTA 2, il nostro consiglio è di provarlo perché il gioco ha qualcosa da dire ed è una delle poche esperienze appena arrivate sul mercato che sembra davvero nuova, nonostante un design degli eroi un po’ zoppicante. Per provarlo nella sua open beta vi basterà andare a questo link, una volta installato dovrete creare un’account e potrete iniziare subito a sbloccare i diversi personaggi.