Per Tft è un nuovo inizio con il set 9: nuove meccaniche, nuovi campioni e tante novità ma con uno spirito che sa di passato.
Il nuovo set di Tft, Runeterra Reforged, è stato recentemente presentato da Riot Games e sarà disponibile dal 14 giugno. Questa è una certezza ma non è quello che ci interessa raccontarvi in questo momento. Perché al di là delle nuove meccaniche, dei nuovi campioni e delle (tante) altre novità del set, ciò che ci ha colpito dell’hands-on, che abbiamo avuto la possibilità di provare in anteprima, è quanto in realtà abbia in comune col passato e con i primi set.
Le radici di Tft su Runeterra
Partiamo dal nome: Runeterra Reforged. Già questo indica per Tft (che ha annunciato il primo evento globale lan a Las Vegas), e soprattutto per le intenzioni degli sviluppatori, una sorta di ritorno al passato a livello di concept, quasi un reset del gameplay. Gli sviluppatori ci hanno raccontato, nella roundtable di presentazione alla stampa, di come il processo evolutivo di Tft sia in realtà molto semplice. L’obiettivo per questo Set 9, sapientemente, è stato quello di mantenere ciò che ha funzionato dei set più recenti e al tempo stesso andare a ripescare alcune meccaniche che avevano fatto innamorare i primi giocatori di Tft.
La novità più importante riguarda però il collegamento diretto con League of Legends, gioco da cui Teamfight Tactics prende ispirazione per i personaggi e le loro abilità. È infatti arrivata anche qui l’introduzione delle fazioni di Runeterra, ovvero le varie regioni geografiche e/o politiche del mondo di LoL. Con una meccanica tutta sua: all’inizio di ogni partita, al momento del carosello, si apriranno tre portali. I giocatori potranno votare muovendosi verso uno dei portali, cambiando in modo significativo come si svilupperà il game e come dovrà essere giocato.
Come funzionano i portali
Tuttavia, anche con la maggioranza dei giocatori a favore della scelta di un portale, non è assicurato che quel portale sarà effettivamente protagonista della partita. Il portale sarà infatti scelto in modo casuale tra quelli che hanno ricevuto almeno un voto. In totale ci saranno nove portali, ognuno con caratteristiche proprie. Nel caso venga scelto Bandle City, ad esempio, ogni round Pve verrà sostituito dagli Scuttle Crabs, ovvero gli Argogranchi, che permetteranno di trovare loot aggiuntivi, monete e oggetti.
Se invece si opterà per le Shadow Isles ogni qual volta un campione muore nei vari round, la sua anima verrà raccolta e tenuta da parte. Ogni 40 anime raccolte, un loot. Con Piltover tutti gli Augments in partita saranno di tipo Prismatic. Con Noxus ogni volta che si sceglie un Augment appare un esagono speciale a caso sull’arena di gioco: le unità su quell’esagono equipaggiano un item che possono usare. Nel Void, invece, spunterà un oggetto incompleto che a ogni round si trasforma in uno completo.
Il parere di KenRhen: ottime sensazioni
Oltre alla nostra prova, abbiamo anche cercato di raccogliere il parere di una delle figure di riferimento della scena di Tft, il caster e streamer Roberto “KenRhen” Prampolini. “La mia percezione è quella di una scelta di direzione abbastanza importante. TFT sta per entrare in una nuova dimensione dove ci saranno più set ogni anno, ma senza la presenza di un Set intermedio a rimescolare le carte in tavola”. Come già anticipato in occasione della presentazione del set precedente, da questo set ci saranno infatti tre set all’anno anziché due ma non ci saranno più i “mezzi”, ovvero i .5 che andavano a spezzare in qualche modo la monotonia di un set. “Quindi è normale che Riot voglia prendere decisioni più verticali sullo sviluppo, considerando che in futuro sarà più difficile cambiare direzione in corso d’opera”.
In generale, però, è un set che dà ottime sensazioni a livello di design. “Apprezzo soprattutto il tema che si avvicina finalmente a quello che è il suo progenitore, League of Legends. Non ci sono universi alternativi, non ci sono skin particolari, ci sono i campioni nella loro concezione originale. Esattamente come sono su League of Legends”. Secondo Prampolini inoltre Riot sembra aver gestito bene il fattore rng di questo set, ovvero i portali. “Sinceramente non mi preoccupa la loro aleatorietà. Alcuni sono decisamente interessanti, anche perché la maggior parte di loro ti dà informazioni preliminari su cosa aspettarti, permettendoti così di decidere per tempo come muoverti. Ovviamente ci saranno dei casi limite in cui saranno frustrantissimi o estremamente divertenti perché è pur sempre rng: ma è un prezzo che possiamo pagare come giocatori”.
La meccanica della leggenda
Ciò che invece sembra preoccupare più di tutto il nostro KenRhen è la nuova meccanica delle Leggende. Un sistema di scelte di determinati personaggi di LoL, da effettuare prima ancora che il gioco cominci, che portano ad avere determinati augment. Ad esempio scegliendo Tahm Kench si aprono le possibilità su “Rich gets richer” o “Money Augments”. Scegliendo Ornn invece si potrebbero avere “Portable Forge” o “Living forge” come Augments.
Tutto ciò però comporta un problema da non sottovalutare. “Questa meccanica sembra riportare in auge un discorso di qualche set fa, come quello delle Galassie”, ha raccontato Prampolini. “La differenza è che mentre le galassie erano uguali per tutte, qui ognuno deve scegliere il proprio stile di gioco. Il problema però è ciò che hanno in comune: la decisione deve essere presa a priori senza sapere che direzione prenderà la tua partita e quali campioni potresti trovare. Così però condizioni fin da subito il gameplay perché devi impostare il tempo della tua partita senza però essere ancora entrato in partita”.
Tft Runeterra Reforged: la valutazione finale
In definitiva, comunque, il nuovo set di Tft in arrivo il 14 giugno ambisce a diventare uno dei più apprezzati dalla community. Non tanto per le nuove meccaniche in sé ma per come tutto l’insieme appare sufficientemente bilanciato già a prima vista. Tra rng “controllato” e possibilità di personalizzare il proprio stile di gioco, il divertimento al di là della vittoria o sconfitta sembra essere tornato protagonista.
E se anche dovesse esserci qualche problematica, sappiamo già che Riot Games è pronta a intervenire tempestivamente. “Ci sono alcune meccaniche che bisognerà vedere concretamente all’opera per comprendere come verranno accolte dai giocatori“, ha detto KenRhen. “Ma Riot Games ha già dimostrato di saper intervenire in tempo e bene quando necessario. Mi riferisco ad esempio all’introduzione dell’Hero Augment (rimosso in questo Set 9 ndr) nel set scorso, con la community che non accolse bene questa nuova meccanica. Tuttavia Riot trovò in poco tempo una soluzione, magari non efficiente al massimo ma che potesse andare bene per tutti“.