The First Descendant: il graficone non basta – anteprima

Avevamo le speranze molto alte per The First Descendant ma purtroppo si è rivelato un titolo arido e poco originale.

Non c’è un modo gentile di dirlo perciò lo faremo e basta: The First Descendant è una copia poco ispirata di Warframe e la cosa ci dispiace parecchio. I trailer promettono bene, la grafica del gameplay lascia senza parole e i personaggi sembrano varii e ispirati. Dopo aver provato in anteprima per quasi 20 ore la beta che tra poco sarà disponibile, però, possiamo dirvi che l’unico aspetto su cui il gioco ci ha davvero colpiti è la grafica, il resto lasciava molto a desiderare.

In The First Descendant vestirete i panni di un Discendente, un guerriero armato di tecnologia antica e potente incaricato di fermare i Vulgus, una specie aliena che ha invaso il continente Ingris e vuole eliminare tutti i suoi abitanti. Per farlo dovrete impedire al nuovo e malvagio leader di questi invasori di mettere le mani sugli Ironheart, dei dispositivi capaci di una potenza distruttrice incredibile. Prima di iniziare il tutorial, come in Warframe,  potrete scegliere tra tre discendenti (un tank, un soldato classico da dps e una specialista del ghiaccio) senza poter cambiare idea: scegliete con cura perché per almeno 5 o 6 ore non potrete cambiare personaggio.

Da qui inizierete a compiere missioni per liberare delle zone di una mappa (che ricordano molto la forma ovale delle destinazioni di Destiny 2) una dopo l’altra, indebolendo la presenza dei Vulgus. Le missioni sono, come il resto dell’esperienza, molto piatte e apatiche: dovrete stare in un cerchio a difenderlo dai nemici che arrivano, liberare un’area dai nemici o sabotare delle strutture con degli esplosivi. L’incarico finale di ogni area, invece, è una missione più strutturata con più unità d’élite e sfide non banali come affrontare dei nemici con scudi a bolla che potenziano i loro alleati.

The First Descendant: il graficone non basta - anteprima

L’arsenale che avrete a disposizione ha un sistema di livelli di rarità molto simile a quello di Destiny 2, che affianco ai livelli di ciascun’arma, però, c’è anche un valore di dps: più è alto migliore sarà l’armamento. Ci sono tanti tipi di armi divisi in 4 famiglie a seconda delle munizioni: due stili di primarie, una a proiettili e una energetica, uno di speciali (con fucili da ricognizione e grandi revolver) e uno di pesanti in cui ci sono fucili da cecchino, fucili a pompa e lanciagranate. i veri protagonisti del gioco, però, sono i discendenti e al lancio ce ne saranno 10 disponibili. Ottenere un nuovo discendente gratuitamente è un’ordalia quanto ottenere un nuovo frame in Warframe. C’è un sistema di crafting con tante risorse e una modalità specifica per provare a droppare le tre schematiche che compongono ciascun personaggio. Una volta ottenute tutte e tre e una volta assemblatele nella fucina con le dovute risorse, potrete ottenere un nuovo Discendente.

L’attività in cui provare a ottenere queste componenti (dove non ci sono garanzie o bad luck protection) è una caccia a un grande boss da abbattere in fasi e con meccaniche interessanti e divertenti, le prime 10 volte, poi ripetitive e frustranti quando ciò che desiderate si rifiuta di droppare. L’unica componente del gameplay che ci è davvero piaciuta è il rampino che velocizza e dinamicizza il combattimento e l’esplorazione ma per il resto ci ha lasciato tutto molto delusi. I 10 discendenti disponibili sanno tantissimo di già visto e sono brutte copie di Warframe famosi come Rhino, Volt, Frost e Sarin. C’è persino una guida nel gioco rappresentata da un’etera figura femminile che vi spiega gli obiettivi delle missioni e l’importanza del vostro operato, esattamente come il Lotus di Warframe.

The First Descendant: il graficone non basta - anteprima

Con una storia poco convincente, eroi blandi e un sistema di grind preso pari pari da un altro gioco facciamo davvero fatica a raccomandare The First Descendant. Se siete fan di Warframe e volete cambiare aria forse vi divertirete avendo già familiarità con i sistemi di gioco ma se amate le avventure sci-fi ben scritte e stratificate come Destiny evitate questo gioco, è un prodotto acerbo e non originale. É un vero peccato perché l’ambientazione e il design dei personaggi sono davvero ben fatti e la grafica è proprio mozzafiato. I panorami, le armature, le armi e le abilità sono bellissime da vedere ma apatiche da usare e il grind per ottenere i nuovi personaggi senza spendere soldi reali è troppo intenso. Possiamo solo sperare che quando uscirà il gioco completo i personaggi abbiamo ricevuto un imponente rework per renderli più originali ed emozionanti da usare e che il sistema di progressione cerchi di differenziarsi un minimo da quelli di altri giochi perché così è davvero troppo simile.

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