Ai The Game Awards anche i premi per il settore esports competitivo: protagonisti Riot Games e Counter-Strike: Go.

Nemmeno il tempo di pubblicare le nomination che i The Game Awards sono subito saliti agli onori della cronaca per le polemiche nate soprattutto in seno alle candidature per il miglior gioco dell’anno, necessariamente il premio più ambito e immancabilmente il più discusso. Al di là dei “semplici” videogiochi, tuttavia, da diversi anni i Tga hanno aperto le porte anche agli esports, in particolare sotto il profilo competitivo, con cinque categorie che mirano a premiare le eccellenze del settore: il Best Esports Game, il Best Esports Athlete, il Best Esports Team, il Best Esports Coach e il Best Esports Event. 

Poche sorprese

Partendo dal primo, il Best Esports Game, sono decisamente poche le sorprese tra le nomination, dove troviamo Riot Games con due titoli, ovviamente League of Legends e Valorant, a cui si affiancano nomi altisonanti e da sempre protagonisti della scena: Counter-Strike: Go, tornato agli eventi dal vivo proprio nell’ultimo anno, Dota 2 e Rocket League, quest’ultimo in grande e costante crescita di giocatori, di pubblico e di interesse a livello globale, soprattutto occidentale.

League e Cs:go dominano

Due giochi in particolare dominano nelle altre categorie, ovvero League of Legends e Cs:go. Nel Best Esports Athlete conquistano quattro nomination su cinque, due a testa: troviamo due midlaner coreani, rispettivamente Chovy dei Geng con cui ha conquistato il suo primo titolo Lck nel Summer Split coreano, e Faker, che ha giocato tutte le quattro finali della scena competitiva coreana e internazionale nell’arco della stagione, ovvero le finali dello Spring e del Summer Split Lck, del Mid-Season Invitational e dei Worlds 2022 e poco importa se di queste ha vinto solo la prima. Poi abbiamo due leggende di Cs:go: Karrigan e S1mple, rispettivamente dei Faze Clan e dei Natus Vincere, due organizzazioni che sull’Fps targato Valve sono sempre state protagoniste nell’ultimo anno. Infine l’ultima candidatura è andata a Yay, giocatore di Valorant oggi ai Cloud9 ma che arriva in nomination grazie ai risultati ottenuti con gli Optic Gaming nel corso del 2022: vincitore del Vct Masters Reykjavik, Top 3 a Copenhagen e finalista al mondiale di Istanbul.

Varietà tra i team

Decisamente più eterogenea invece la situazione delle candidature per i team che coprono cinque titoli diversi, anche se alcuni ricalcano le candidature viste per i giocatori. I Darkzero Esports entrano grazie ai risultati su Apex Legends, i Faze Clan bissano la presenza di Karrigan con Cs:go, i Geng di League of Legends affiancano il loro compagno Chovy, mentre gli ultimi due vanno agli LA Thieves di Call of Duty per la vittoria della Call of Duty League e infine i Loud su Valorant, campioni del mondo ai Champions di Istanbul sugli Optic. Discorso simile anche per i coach, dove però quattro scelte su cinque se le dividono questa volta Valorant e Cs:go: Bzka e Doombros, rispettivamente di Loud e Fpx (ma già migrato ai Natus Vincere per il 2023) per il tactical shooter di Riot Games, B1ad3 e Robban di Natus Vincere e Faze Clan per l’fps di Valve. L’ultimo candidato è Score, coach dei Geng di League of Legends.

Il miglior evento

Ultimo, ma non meno importante, è il premio per il miglior evento esports con Riot Games che conquista tre nomination, di cui ben due per League of Legends: sono stati infatti scelti entrambi gli eventi internazionali del circuito competitivo, il Mid-Season Invitational e i Worlds 2022. Il terzo sono i mondiali di Valorant, mentre le ultime due candidature sono per l’Evo 2022, torneo dedicato alla scena picchiaduro e dei fighting games, e il Pgl Major Antwerp di Cs:go che ha stracciato diversi record precedenti.