The Goose House è stata rimossa dall’UK Esports Team Commitee (UKETC) in seguito alle accuse di molestie sessuali rivolte dalla streamer Shan Hadden al comproprietario dell’organizzazione di esports, Dan “eLSD” Ellis.
L’UKETC è stato fondato nel 2021 per supportare la scena degli esports nel Regno Unito. Non ha alcuno scopo di lucro e aveva accettato The Goose House come membro all’inizio di questo mese. La dichiarazione pubblica fatta da Shan ha causato un vero e proprio terremoto dentro The Goose House. Altri volontari, membri dello staff e streamer hanno annunciato l’improvvisa dipartita dall’organizzazione il 27 settembre. Inoltre molte altre persone si sono espresse in favore della streamer, alcune evidenziando anche le precedenti esperienze negative avute con Ellis.
L’altro comproprietario della Goose House, David Taylor, si è dimesso, un paio di giorni prima dei dipententi, rilasciando tra l’altro dichiarazioni pubbliche a sostegno di Shan e di coloro che hanno improvvisamente lasciato l’organizzazione: «Ho contattato Dan nel tentativo di fargli cedere la proprietà della più grande risorsa di The Goose House, la nostra discordia, – ha dichiarato Taylor – e di fargli conoscere il percorso legale che sono disposto a intraprendere per assicurarmi che consegni il 50% delle sue azioni nell’impresa. Sono dalla parte di Shan e di chiunque sia disposto a farsi avanti – ha continuato Taylor -. Abbiamo creato uno spazio sicuro con ex volontari e membri del team di streaming, per favore contattatemi se siete stati colpiti personalmente».
The Goose House è nota soprattutto per la sua community di Valorant, che vanta oltre 10.000 membri su Discord. Diverse persone coinvolte nelle sue attività, inclusa Shan, hanno sottolineato che l’organizzazione in sé non era problematica, solo i comportamenti sessualmente inappropriati di Ellis lo erano. Tra l’altro Ellis non era solo amministratore delegato e comproprietario di The Goose House, ma anche direttore delle partnership presso l’agenzia di esports Code Red Esports. Quindi la sua presenza avvelenava il clima dell’organizzazione in maniera diffusa.