Una nuova Psp in arrivo?

Voci sempre più insistenti: Sony sta davvero pensando a una nuova Psp? Ecco tutto quello che sappiamo.

Si dice che Sony stia lavorando a una nuova console portatile. La realtà dei fatti, però, sembra spingere nella direzione opposta. La PSP, o PlayStation Portable, era una console portatile rilasciata per la prima volta nel 2005. Aveva un’impressionante libreria di titoli, molti dei quali derivavano da classici della console domestica PlayStation: Metal Gear Solid: Peace Walker, Dissidia 012 Final Fantasy e God of War: Ghost of Sparta, per citarne alcuni. Sony ha poi lanciato una seconda console portatile, la PS Vita, nel 2011.

Rumors da confermare

E negli ultimi giorni, secondo alcuni rumors tutti da confermare, Sony potrebbe essere intenzionata a farlo di nuovo. Gli addetti ai lavori sostengono che il colosso nipponico sia intenzionato a rilasciare una nuova console portatile nel corso dell’attuale generazione. Si tratterebbe di una console separata dal PlayStation Portal, un accessorio portatile che non funziona come una console a sé stante. Con l’avvento di Nintendo Switch, le voci su Switch 2 e i PC portatili come Steam Deck, il panorama delle console portatili è oggi molto diverso da quello che era quando uscì la PSP. Ma c’è davvero spazio per una nuova console portatile Sony nel panorama attuale? La domanda sorge spontanea senza una risposta vera e propria.

Psp con architettura AMD e altri leak

Tutto, in ogni caso, è nato da un post su Telegram dell’insider russo Anton Logvinov: Sony, secondo le sue fonti, pare stia lavorando a un successore della PSP per l’attuale generazione di console, ma al momento la sua presunta lineup di lancio è composta solo da giochi per PS4. Questo non significa necessariamente che non sarà mai in grado di riprodurre i titoli della PS5. La formulazione è volutamente vaga e non elenca nemmeno i titoli di lancio. Tra le poche certezze, la console in questione sarebbe basata su architettura AMD. Tutto, dunque, lascia presagire a una semplice boutade e i social hanno alimentato queste voci all’inverosimile.