Undisputed vuole rivoluzionare il mondo della boxe videoludica: ecco la nostra chiacchierata con gli sviluppatori.
Sono più di 10 anni che il panorama videoludico non vede un nuovo videogioco dedicato alla boxe capace di portare avanti, a livello tecnologico ed esperienziale, il pugilato in digitale. L’obiettivo dichiarato di Undisputed, un nuovo simulatore boxistico in uscita l’11 ottobre, è proprio quello di portare nella contemporaneità il pugilato videoludico riuscendo anche a innovare dal punto di vista del movimento e del realismo dell’azione. In attesa della recensione, abbiamo fatto due chiacchiere con Ash Habib (CEO di Steel City Interactive) e Will Kinsler (game director) proprio per capire il percorso di sviluppo che ha seguito il loro gioco (da quasi un anno in early access) e come è nato un progetto così ambizioso.
Come è nata l’idea di costruire da zero un nuovo videogioco dedicato alla boxe?
H: “Tutto è iniziato cinque anni fa, mio fratello maggiore mi ha chiamato dicendomi’ ehi, facciamo un videogioco sulla boxe’ e io ho detto subito di si. Entrambi eravamo pienamente consapevoli del fatto che nessuno dei due aveva alcun tipo di esperienza con lo sviluppo di un videogioco. Siamo gamer da sempre, grandi fan della boxe e dei suoi videogiochi, li abbiamo giocati tutti. Così abbiamo iniziato a imparare a programmare con il motore di gioco per creare il simulatore che noi, prima di tutto, volevamo giocare; un gioco che fosse autentico, con le licenze giuste e insieme capace di innovare il modo in cui la boxe arriva nei controller”.
Qual è l’innovazione tecnica di cui siete più orgogliosi?
H: “Il nostro sistema di movimento è la nostra rivoluzione: ogni gioco che ha provato ad alzare l’asticella da questo punto di vista ci è riuscito fino a un certo punto: noi crediamo di essere riusciti a portare a casa una rivoluzione. Abbiamo ricreato il modo in cui si muove un combattente nel ring senza sembrare che fluttui: il gioco di gambe è importante quanto i pugni nella boxe e sapersi spostare è importante quanto saper colpire”.
K: “In più abbiamo 70 tipi di pugni nel gioco, tre volte il numero dei titoli precedenti, con cui è possibile colpire in quattro direzioni. Il gameplay si poggia tanto sul movimento quanto sul combattimento. Chi è fan dello sport o lo pratica sa che c’è un grosso fattore mentale in ogni scontro. Per questo abbiamo lavorato a strettissimo contatto con i professionisti per portare l’autenticità dello stile di ciascuno sullo schermo. Roy Jones Jr. è pure venuto in studio per fare la sua motion capture!”
Cosa possono aspettarsi i fan da Undisputed?
H: “Offline abbiamo le partite veloci classiche e una modalità carriera in cui forgiare la storia del proprio pugile personalizzato. Abbiamo creato un percorso dal circuito amatoriale a quello professionistico con tornei, coach, manager e tante scelte da fare. Abbiamo diversi archetipi con diversi stili di combattimento, ciascuno che ha avuto le sue sessioni di motion capture. Io sono un grande fan di Muhammad Ali e i suoi movimenti dovevano essere autentici, nessuna eccezione: ci abbiamo messo tanto lavoro”.
K: “Poi c’è tutta la parte online con il Pvp. Alll’inizio sarà possibile giocare solo con i pugili predefiniti ma stiamo lavorando per poter portare online il proprio boxeur. Dal punto di vista delle competizioni ci sono già dei gruppi online che, in collaborazione con la ESFL, organizzano tornei competitivi. Vogliamo supportare queste iniziative dal basso e insieme mettere in piedi delle competizioni esportive vere e proprie. Abbiamo le partnership con le federazioni che governano lo sport e vogliamo una competizione vera”.
Cosa avete imparato dal periodo di early access?
H: “La più importante per me è stata capire che a volte lo studio di sviluppo crede di sapere cosa vuole e cosa non vuole la community, invece accade l’opposto. Cose che credevamo sarebbero andate male sono andate molto bene e viceversa. Posso dire che abbiamo costruito Undisputed con la community”.
K: “Per me è stato senza dubbio prioritarizzare: è un processo fondamentale dello sviluppo e abbiamo imparato a farlo insieme ai nostri fan integrando la nostra visione con i loro desideri che spesso sono legati alle fondamenta del gioco e a renderle ancora migliori. A livello di roadmap, poi, abbiamo in programma nuovi pugili, nuovi ring e una delle feature che la community ci ha chiesto a gran voce: gli accappatoi che i contendenti hanno mentre salgono sul ring”.
Il gioco è solo per i fan della boxe o si apre anche al pubblico più ampio?
B: “Per noi è fondamentale dare ai fan della boxe il gioco che hanno sempre sognato, ma anche coinvolgere gli sport gamer che non sono fan della boxe. Undisputed è fatto per essere regolabile in termini di difficoltà, per essere semplice da imparare e ha anche un occhio di riguardo per l’intrattenimento: nel nostro roster c’è anche anche l’uomo più forte del mondo e altri personaggi che non sono strettamente boxeur ma che hanno una buona probabilità di far divertire”.
K: “L’autenticità è la priorità e la boxing experience è alle fondamente, ma vogliamo aprirci perché la boxe è divertente e i videogiocatori curiosi o alla ricerca di una sfida troveranno molto da addentare in Undisputed. Questo perché non siamo solo licenziatari, siamo nello sport e negli incontri, vogliamo supportare questo ecosistema e per certi versi ci siamo già riusciti. Un pugile emergente che abbiamo incluso nella nostra esperienza ci ha detto che sono aumentate le vendite dei biglietti dei suoi incontri perché chi lo ha visto nel gioco voleva andare a vederlo dal vivo. Infine, vogliamo dare qualcosa indietro allo sport: per questo sponsorizziamo delle palestre con lezioni di boxe gratuite e aiutiamo i pugili emergenti a lanciare la loro carriera”.
Chi è il vostro pugile preferito nel gioco e quale atleta vorreste vedere in Undisputed che ancora non è presente?
H: “Il mio preferito di quelli che abbiamo è Riddick Bowe, sono stato un suo grande fan crescendo perché è stato uno dei più grandi pesi massimi di sempre. Poi non è in un videogioco di boxe dai tempi dello SNES, quindi, sono molto orgoglioso della sua inclusione. Non abbiamo James Toney, il mio preferito di tutti i tempi ma speriamo di averlo presto perché conosce il gioco”.
K: “Il mio boxeur preferito cambia, ora è Joe Frazier, sono sempre stato un suo fan, il suo gancio sinistro è una soddisfazione da vedere ogni volta. Quello che vorrei avere è Naseem Hamed, il miglior peso piuma di tutti i tempi”.