Valorant è il gioco del momento, ne abbiamo parlato a lungo, e la sua modalità competitiva è dietro l’angolo ma questo non ha fermato diverse organizzazioni dal mettere insieme tornei nei più diversi formati. Il team esportivo G2, reduce da una bellissima vittoria nella LEC (la massima serie competitiva europea di League of Legeds) ha deciso di riunire l’Europa in un’unica competizione del nuovo sparatutto di Riot Games: il G2 Valorant European Brawl.
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Otto team, ciascuno capitanato da una stella dello streaming, che combattono per un montepremi di 10.000 euro. Le squadre partecipanti sono l’Olanda, i Paesi nordici, la Polonia, la Francia, l’Inghilterra/Irlanda, l’Italia/Balcani, il Benelux e la Spagna. Tutte le partite saranno al meglio delle 3 con ogni partita vinta dalla squadra che conquista 13 round in totale. Ogni team banna una delle tre mappe a disposizione e si andrà così a giocare sulla terza. Il team sconfitto nel primo round sceglierà la seconda mappa tra le due precedentemente bannate e, se ci sarà un terzo round, si giocherà sull’ultima mappa rimasta.
Il primo match ha visto il team francese in attacco scontrarsi contro i polacchi in difesa per accedere ai quarti di finale. Il team Polonia parte subito con un discreto vantaggio portando a casa i primi 4 round restando molto semplice come strategia. Un singolo punto di attacco e un’aggressione mirata a eliminare più giocatori possibile nelle primissime fasi di gioco. Al settimo round i francesi mettono su una buona difesa ma al costo di tre delle loro abilità finali. Bellissima giocata dell’ultimo secondo della Sage di FxENDER che porta a casa una doppia eliminazione a colpi di fucile da cecchino ma non basta. Comincia così una rimonta dei francesi che li porta quasi a pareggiare ma i polacchi riescono a conquistare un’ultima vittoria prima del cambio ruoli. La partita sembrava nelle mani dei polacchi ma i francesi hanno dato il loro meglio in attacco. Solo due difese riuscite per i polacchi e 8 attacchi quasi perfetti per i francesi che portano a casa la prima vittoria. Il secondo Round si è disputato su haven, la mappa a tre obiettivi considerata la più difficile perché punisce severamente un cattivo posizionamento. I polacchi hanno dato molto filo da torcere ai francesi che però tra i due game hanno fatto una scelta tattica che li ha premiati: hanno scelto Cypher, un agente specializzato nell’individuare e intrappolare i nemici. L’intero match è un avanti e indietro con vittorie, sconfitte e pareggi per entrambi i team ma tutto è cambiato una volta arrivati a 11 pari. Per due round consecutivi è proprio Cypher a fare la differenza: prima con l’individuazione dell’intera squadra nemica e poi con una tripla eliminazione garantisce la vittoria al team parigino.
Subito dopo si sono scontrati i francesi contro gli scandinavi del team Nordics: un team pieno fino all’orlo di ex giocatori di Counter Strike Global Offensive, il gioco della Valve a cui Valorant è ispirato. Il loro controllo degli angoli e la loro maestria nella gestione degli strumenti di sorveglianza gli hanno permesso di portarsi subito in vantaggio arrivando 8-4 al cambio dei ruoli. La resistenza del team parigino non può nulla contro la valanga degli scandinavi. Skyart alle redini di Sova tenta di salvare la partita all’ultimo secondo con una doppia kill per i francesi ma qualcuno stava disinnescando la Spike mentre tutti gli altri erano impegnati a darsi battaglia. Ottima mossa per il team Nordic che conquista la prima vittoria. Anche nel secondo match i due team si inseguono fino all’11 pari. Due round al cardiopalma e un disinnesco della bomba praticamente impossibile da parte degli scandinavi portano il conteggio a 12 pari: tutta la partita pende su quest’ultimo round. Venticinquesimo round e i nordici sbaragliano gli avversari mettendo insieme 5 eliminazioni una di fila all’altra senza subire nessuna perdita, la vittoria è loro.
L’Italia capitanata da Giorgio “Pow3r” Calandrelli è scesa in campo contro il team del Benelux in uno show down di abilità, tattica e competizione. I primi 2 round vengono vinti dal team del bene lux ma con un attacco a sorpresa sul punto A e poi con una tripla eliminazione di Pow3r al quarto round, gli italiani arrivano al pareggio. Inizia qui una serie sfortunatissima per l’Italia che perde 6 round consecutivi, l’ultimo dei quali per mano di Aonaro che mette in fila 4 colpi alla testa perfetti. Al cambio ruoli la situazione non è delle migliori per l’Italia, un solo round per loro, e 5 agli avversari: la vittoria va al Bene lux e si punta tutto sulla mappa numero 2. Si passa a Split per la seconda manche e il team italiano sembra non riuscire a rialzare la testa. Devono subire 5 sconfitte prima di riuscire a portare a casa un round grazie a una prodezza di Lomba che elimina tre membri avversari passandogli alle spalle. Purtroppo, l’impeto dura poco, prima di vedere un’altra vittoria del team guidato da POW3R passano altri 4 round vinti da Benelux, e la partita si arena. Con il morale a terra l’alleanza italo-balcanica deve rassegnarsi alla sconfitta e accontentarsi del suo quarto posto in classifica.
In finale si sono scontrati il team Nordics e il team Benelux per incoronare un primissimo campione d’Europa di VALORANT. I nordici costruiscono un piccolo vantaggio iniziale vincendo i primi 2 round ma dura poco il Benelux trova subito il pareggio usando benissimo la ultimate di Brimstone per cacciare gli avversari dai punti più strategici. È Aonaro con la sua tripla uccisione su B a dare al suo team il vantaggio: ottima giocata che sfrutta la spinta aggressiva degli avversari contro di loro. Orb non ci sta, con il suo Vandal (la mitragliatrice molto simile all’AK47) conquista il 3-3 per i Nordics. Il momento messo insieme non si ferma per 3 round consecutivi in cui abbiamo visto risplendere il passato in Counter Strike dei nordici: praticamente solo colpi alla testa. Rimonta combattuta ma ben giocata per il Benelux che arriva allo scambio dei ruoli con un punteggio di 6-6. L’altissimo livello dei giocatori ha garantito un vero spettacolo: tra triple uccisioni, resurrezioni, inganni e cecchini hanno infiammato altri 12 round che si sono consumati per arrivare ad uno scontro decisivo 12-12. Difesa molto passiva per i Nordics che cercano di far consumare le risorse ai nemici prendendo meno danno possibile. I proiettili iniziano a volare, le eliminazioni si scambiano da una parte e dall’altra ma sono i Benelux ad avere il vantaggio di aver già piazzato la bomba e lo sfruttano benissimo per conquistare la vittoria sulla prima mappa.
Il secondo round ha come campo di battaglia Bind, una mappa a due obiettivi con molti corridoi e passaggi stretti. La bravura dei due team si vede nel punteggio con cui arrivano al cambio dei ruoli: 7-5 per il Benelux che sembra promettere molto bene in questo campionato europeo. Una vittoria e una sconfitta a testa fino al 9-9 ma poi i Nordics fanno un balzo in avanti e arrivano a 12 vittorie. Benelux però non ha smesso di scalciare: mettono insieme 3 vittorie consecutive ma non basta, i nordici riescono a portare a casa il tredicesimo trionfo e portano la competizione alla terza e ultima mappa.
Cinque round perfetti per i Nordics all’inizio dell’ultimo match prima che il Benelux riuscisse a fermarli. Ottime le giocate di Cypher, un agente che si rivela sempre più indispensabile nelle composizioni professionali. Anche se il round è andato perso va menzionata l’azione poderosa di Draken per i Nordics che porta a casa una tripla eliminazione rimasto da solo. Al cambio dei ruoli il team Benelux è riuscito a ribaltare le sorti della partita e arriva allo swap con 4 round di vantaggio. Non importa il vantaggio di metà round, i giocatori e il pubblico sanno tutti che si andrà a un 12- 12 e così è stato. Prima con un vantaggio dei Benelux e poi con un recupero dei Nordics si arriva all’ultimo round decisivo e i Benelux si fanno prendere dall’ansia. Fuori posizione e impreparati vengono colti di sorpresa e sterminati dai Nordics che con questa vittoria si portano a casa tutti e 10.000 gli euro del montepremi. Un risultato che ci si aspettava da questo torneo, forse non nella provenienza del team ma di certo nella sua composizione: ex professionisti di Counter Strike che hanno già delle ottime abilità nel gunplay e che riescono a sfruttare al meglio le nuove abilità di Valorant. Con un picco di 10.000 spettatori l’evento è decisamente riuscito per i G2 che portano a casa grosse sponsorizzazioni come quella di Logitech e Stream Heroes e diverse migliaia di nuove sottoscrizioni al loro canale Twitch.
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