Le World Series di Warzone avranno sei italiani partecipanti, in partenza per Londra per cercare di conquistare il titolo mondiale.
Il 16 settembre i migliori giocatori a livello globale di Warzone si sfidano alle World Series in un evento dal vivo a Londra. Se Fortnite ha avuto un leggero declino in termini di competizioni e interesse, il merito è senza dubbio della modalità Battle Royale di Call of Duty, Warzone, che da quando è stata lanciata non ha fatto altro che macinare numeri su numeri, anche a livello esports: il mondiale avrà un montepremi di 600.000 $.
Trio e singolo
Il montepremi del mondiale 2023 di Warzone è suddiviso in due: 100.000 sono per la categoria SoloYolo, in cui ogni giocatore competerà per sé, senza alleati. La seconda, da 500.000 $ totali, è Trios, in cui 50 squadre da tre giocatori si sfidano nel corso di sei mappe per determinare la migliore al mondo. Di queste 50 due sono italiane. Savyultra90, Bblade (Reply Totem) e Wartex, nomi già conosciuti della scena competitiva di Call of Duty e non solo, hanno conquistato l’accesso grazie al primo posto nelle finali europee.
L’altra squadra italiana è invece arrivata all’ultima occasione utile, tramite lo Europe Last Chance Qualifier. Composto da Infernal, Cong (Psc) e Breelloo (Oni), questo team schiera giocatori magari non conosciuti al grande pubblico ma che ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per giocarsela con i migliori e ottenere risultati importanti. È doveroso sottolineare che questo è il primo evento lan del titolo: a ospitare questo evento, a questo punto storico, sarà Londra. In particolare la Copper Box Arena che qualche mese fa ha già ospitato il Mid-Season Invitational di League of Legends e che, secondo alcune voci, potrebbe ospitare la finale mondiale 2024.
Warzone, gli italiani prima del mondiale
Abbiamo avuto la possibilità, in esclusiva per Esportsmag, di parlare con alcuni degli italiani in partenza per Londra, in modo da avere un quadro più chiaro della situazione. Partiamo da una domanda apparentemente semplice: chi sono i favoriti per questo mondiale? “Diciamo che la regione europea è sempre stata sottovalutata”, ha raccontato Cong del team Psc Esports. “Negli ultimi anni alcuni team della regione qualificati sono stati criticati per mancanza di talento rispetto alla regione nordamericana. In realtà sono sicuro che entrambe sono colme di talento ma l’Europa avrà qualcosa in più a questo mondiale per via della tanta fame di dimostrare quanto vale”.
E magari anche il fatto, chissà, che giocheranno in casa. Più equilibrato Breelloo: “Stiamo parlando sicuramente del torneo più difficile su Wz2: non penso ci siano favoriti quest’anno. Sarà veramente difficile aggiudicarsi il primo posto”. Compagni di squadra, i due sono abbastanza concordi nel definire gli obiettivi. Per Breelloo “l’obiettivo è farsi notare. Queste sono occasioni della vita e vanno sfruttate nel modo migliore”. Cong è più pratico: “Noi partiamo con la mentalità di andare a vincere il torneo, come ogni giocatore competitivo fa. Realisticamente, però, devo dire che se riuscissimo a entrare nella Top 15 finale potremo ritenerci soddisfatti”.
Dolci ricordi
Il fatto che ai mondiali 2023 ci siano così tanti italiani qualificati, e soprattutto lo sono come team e non solo come singoli, non deve sorprendere. Call of Duty è storicamente uno dei videogiochi più venduti di sempre in Italia e Warzone, da quando è arrivato, si è piazzato subito tra i più giocati, anche a livello competitivo. A questo vanno aggiunti anche i risultati di un anno fa, quando il team di Wartex, Savyultra90 e Bblade si laureò campione d’Europa con Bblade che conquistò il titolo anche in SoloYolo. E quest’anno, come Italian Demons, lo hanno rifatto in estate.
“Sì, l’Italia può essere protagonista a questi mondiali”, ha commentato Cong. “Non abbiamo nulla da perdere, solo da guadagnare. Questi due team italiani hanno più esperienza in lan di quanta ne abbia l’80% dei giocatori che parteciperanno. Un bagaglio importantissimo”. Dello stesso avviso è Breelloo: “Il team di Nico (Bblade ndr) ha fatto benissimo un anno fa e potrebbe farlo ancora quest’anno. Noi siamo al primo anno ma non saremo da meno: contribuiremo anche noi a portare l’Italia in vetta al mondo”.