Manita T1: sono ancora campioni del mondo di Lol

Al termine di un match durato cinque game i T1 sono diventati di nuovo campioni del mondo di LoL.

Alla O2 Arena di Londra davanti a una platea da sold-out i coreani T1 si sono laureati nuovi campioni del mondo di League of Legends. Sono serviti cinque game per avere la meglio sugli avversari, alternando grandi giocate, scelte tattiche intelligenti e pick di campioni non sempre utilizzati.

Game 1

La partita si apre con un game totalmente dominato dai Bilibili che dal First Blood in avanti non lasciano praticamente il tempo di reazione ai T1. La squadra cinese si ritrova in superiorità numeri sulle diverse corsie, conquistando gli obiettivi della mappa e cercando schermaglie continue da una posizione di vantaggio. Strategia che paga e che porta il primo game della serie in mano loro.

Game 2

I T1 rientrano dopo la pausa con le idee decisamente più chiare. I Bilibili aiutano perché, nonostante conquistino nuovamente il First Blood, forzano due teamfight nei primi 15 minuti di gioco, vinti dai T1, che consegnano la conduzione del game ai coreani. Da quel momento Faker e compagni fanno scuola, gestendo il game di macro come sanno fare solo loro. Ed è 1-1 sul tabellone.

Game 3

I Bilibili approdano per la prima volta nel blue side della mappa. Non è però troppo differente dal Game 1. Non solo arriva il terzo First Blood consecutivo, i cinesi riescono a riversarsi velocemente sulle corsie avversarie con la Kindred di Xun che riesce a essere praticamente ovunque, obiettivi di mappa inclusi. Anche il terzo game, come i precedenti, procede rapidamente senza che l’avversario indietro di risorse, in questo caso i T1, riesca a invertire la rotta del game. Ed è match point Bilibili.

Game 4

Il quarto game della serie sembra iniziare come quello pretendete. I T1 provano il lane swap per favorire la propria Ashe e impedire che il Rumble di Zeus rimanga troppo indietro. Rumble va 0-3 nei primi 10 minuti di gioco ma non è importante: i suoi compagni fanno il resto del lavoro conquistando ogni obiettivo neutrale. Il primo teamfight è loro e il game sembra prendere una direzione ben precisa in loro favore. I Bilibili tornano in partita con un teamfight spettacolare ma non riescono a concretizzarlo in un vantaggio, lasciando ai T1 la possibilità di rimettersi in sesto e rilanciare, portando la partita al quinto game.

Game 5

Per la quinta volta consecutiva nella serie sono i Bilibili a conquistare il Game 5 ma la loro composizione non gli permette di mettere troppo la testa fuori dal guscio. Il Jax di Bin, preso in prima rotazione, viene fermato dal Gragas di Zeus, mentre in corsia centrale la Ahri di Knight, nonostante trovi alcune importanti kill iniziali, non riesce a sfondare contro il Galio di Faker. È proprio il midlaner coreano, vincitore del suo primo mondiale 11 anni fa, a dettare le regole del gioco con un’entrata perfetta che risolve insperatamente un teamfigth, andando a rompere in modo definitivo l’equilibrio di gioco. Sono sufficienti altre due azioni dei Bilibili, che tentano il tutto per tutto senza successo, ai T1 per spingere verso la conclusione del game.

FAKER MVP

Per i T1 è il quinto mondiale, così come per Faker, unico giocatore presente sia oggi che già al primo trofeo del 2013. Una bandiera, il simbolo non solo dei T1 ma dell’intero League of Legends. E nonostante siano passati undici anni da quel momento, rimane ancora il miglior giocatore al mondo, confermandosi oggi con la conquista del secondo titolo MVP in una finale dopo quello del 2016.

Faker diventa così il primo giocatore a vincere due titoli mondiali per due anni consecutivi per due volte: ci è riuscito in questo biennio 2023-2024 e ci era riuscito nel biennio 2015-2016. Una vera leggenda dell’esports globale.

Articolo realizzato in collaborazione con Lorenzo Di Berardino

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