Un altro mito sfatato. In questi giorni una ricerca apparsa sull’International Journal of Environmental Research and Public Health ha completamente ribaltato le convinzioni dei detrattori del mondo esports. Chi gioca in maniera competitiva, mediamente, conduce una vita più sana rispetto al resto della popolazione. Solitamente siamo abituati all’esatto contrario, con i videogiochi che a detta dei soliti noti stimolano la sedentarietà e limitano i rapporti umani.
In base al paese di provenienza, tutti gli intervistati tra il 9% e il 21% hanno un corpo più allenato e sano rispetto alla media. Risultati confortanti anche per quanto riguarda il fumo e gli alcolici. I videogiocatori che bevono alcolici su base quotidiana, infatti, sono l’8% in meno rispetto alla media. Solo il 3,7% dei videogiocatori, invece, è un fumatore contro il 18,7% a livello mondiale. Niente di diverso, dunque, da quelli che consideriamo gli sport tradizionali. Per raggiungere le vette più alte dell’esports, c’è bisogno di unire skill e una corretta alimentazione, oltre a tanto lavoro in palestra e ad una vita sana.
Il settore degli sport elettronici ha fatto dei passi da gigante negli ultimi anni e ora stiamo assistendo alla naturale evoluzione di un’infrastruttura per la salute dei giocatori. Molte gaming house sono dotate di palestra. Le stesse organizzazioni stilano programmi che riguardano la nutrizione, la salute, il benessere e la preparazione psicologica. Tutti aspetti fondamentali. Un compito sicuramente arduo, viste le ore di allenamento che mediamente un professionista passa davanti al computer tra allenamenti e competizioni, ma necessario per chiunque voglia esprimersi al massimo.
Del resto, non è un caso che negli scorsi mesi è stata siglata una partnership tra Pro2Be Esports e Isokinetic, colosso made in Italy della riabilitazione ortopedica e sportiva. Un’iniziativa assolutamente innovativa per lo sport elettronico in Italia, che pone l’accento circa l’importanza della prevenzione e cura psicofisica di un videogiocatore competitivo.