Sono circa 3.000 le tonnellate di rifiuti provenienti dal settore informatico che sono state raccolte nel 2017. Con un trend del genere ogni cinque anni con i soli metalli recuperati da rifiuti come monitor, televisori, consolle, gamepad, cuffie e tastiere si potrebbe ricostruire una Torre Eiffel. Così, giusto per dare l’idea.
RAEE – I dati sono stati riportati qualche giorno da Ecodom, il principale Consorzio italiano che gestisce i rifiuti Raee, vale a dire i Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche. L’obiettivo europeo è quello di raggiungere anche in Italia il 65% di Raee correttamente raccolti entro il 2019, ma fino a qualche mese fa i dati presentati dal Centro di coordinamento Raee dicevano che siamo ancora lontani.
IL CONSORZIO ECODOM – Ecodom si occupa di tutti i Raee domestici, vale a dire quindi lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie, forni, cappe, stufe elettriche, boiler, microonde che rappresentano il 62% del totale; mentre il 35% è costituito da frigoriferi, congelatori, grandi elettrodomestici per la refrigerazione, la conservazione e il deposito di alimenti. Del totale raccolto, pari a 105.516 tonnellate nel 2018 (più o meno come l’anno precedente), solo il 3% era di provenienza prettamente informatica (pur considerando che ogni nostro elettrodomestico ormai è un piccolo computer).
90% DI RICICLO – “Il corretto trattamento dei Raee attuato dal Consorzio ha consentito di recuperare quasi il 90% di materie prime seconde”, ha spiegato Giorgio Arienti, direttore generale di Ecodom. Dalle oltre 105mila tonnellate di Raee, Ecodom ha ricavato 62.758 tonnellate di ferro (2mila circa da rifiuti informatici), pari a 179 volte il peso della copertura della Galleria Vittorio Emanuele di Milano oppure 8 volte quello della Torre Eiffel (che pesa circa 10mila tonnellate), 1.951 tonnellate di alluminio, pari a 2,3 milioni di caffettiere, 2.098 tonnellate di rame, pari a 23 volte il peso del rivestimento della Statua della Libertà.