L’Osservatorio Italiano Esports ha presentato insieme al partner KPI6 le classifiche sulla reputazione dei principali attori del mondo esports: tante le conferme, ma non mancano le sorprese.
Nella serata del 15 aprile è stata presentata in diretta webinar la ricerca condotta da KPI6, promossa dall’Osservatorio Italiano Esports, sul grado di reputazione nel settore esports italiano per club di calcio, squadre, player (professionisti ma non solo, come vedremo) e commentatori. Si tratta di una nuova tipologia di ricerca, realizzata utilizzando la tecnologia di intelligenza artificiale proprietaria della stessa KPI6 che ha esaminato e raccolto le conversazioni social nel settore esports analizzandone il “sentiment”. In particolare rappresenta una ricerca qualitativa, anziché quantitativa come finora è stato fatto, tramite la quale si sono stilate la varie classifiche che raccolgono coloro che nel primo trimestre del 2021 hanno avuto una maggiore crescita in termini di conversazioni positive sui vari social e pertanto di reputazione.
Non è, pertanto, questione di popolarità, numeri di follower o visualizzazioni. Ed è importante sottolinearlo perché le varie classifiche proprio per questo motivo comportano delle sorprese in termini non solo di posizionamento ma anche di assenze illustri. Nello specifico è stato misurato il numero di conversazioni per ogni soggetto appartenente al mondo Esports. Si è così giunti a un indice, un punteggio in sostanza, che tiene conto del sentiment positivo e del numero di interazioni ricevuto da tali conversazioni, misurando in questo modo il livello di crescita in termini reputazionali.
Prendendo ad esempio la classifica dei Top 5 più discussi non stupisce sicuramente la presenza dei Qlash in prima posizione. Indubbiamente una delle più attive sui social, è riuscita a trovare la corretta modalità comunicativa per ogni piattaforma, diversificando in tal senso i contenuti. Presente su numerosi titoli è anche attiva come Tournament Organizer, nonché creatrice di un progetto di education all’interno del settore esports. Non devono invece stupire i Totem in seconda posizione, essendo una delle realtà emergenti più in vista del settore, in piena linea con lo scopo della ricerca. I Mkers vantano invece la terza posizione in virtù, si presume, della qualificazione al Six Invitational, il mondiale di Rainbow Six Siege: il rammarico è che forse se l’evento si fosse disputato nel primo trimestre come previsto (prima di essere rinviato a maggio causa Covid19) i Mkers li avremmo trovati in prima o seconda posizione. Cyberground ed Exeed sono in linea con quanto prodotto, mentre stupisce l’assenza dei Macko dalla Top5. L’organizzazione, vincitrice del PG Nationals sia su Rainbow Six Siege che su League of Legends, seconda squadra in assoluto dopo i Samsung Morning Stars (altra assente illustre in questa classifica) a riuscirci nello stesso split, è forse la dimostrazione che in questo settore i risultati non sono sufficienti a garantire un’ottima esposizione mediatica. Tuttavia i Macko sono tutt’altro che assenti sui social, sono anzi una delle migliori nel creare in particolare contenuti video. L’unica spiegazione pertanto è che siano un’organizzazione giovane (nata appena un anno fa) che si trova attualmente sul percorso di creazione della propria community.
Se invece andiamo a visionare la classifica dei club della Serie A di calcio italiana notiamo praticamente lo stesso podio del campionato di calcio giocato: Inter, Milan e Juventus si trovano infatti nelle prime tre posizioni, complice sia la eSerie A Tim ma non solo. Le prime quattro, che include anche la Roma neo-semifinalista di Europa League, sono infatti i club che vantano una presenza massiccia nel settore esports italiano al di là della partecipazione alla eSerie A Tim. La proprietà dell’Inter vanta un team nel campionato cinese di League of Legends, i Suning, che hanno persino disputato la finale dei Worlds 2020, oltre ad avere dei giocatori di FIFA di importanza internazionale. Il Milan vive invece della forza mediatica dei Qlash con cui ha stretto una partnership strategica, sponsorizzando con la propria maglia e brand non solo i giocatori di FIFA ma anche quelli internazionali di Brawl Stars. Juventus e Roma poi competono entrambe nella eFootball Pro League di PES2021, la più importante competizione europea di Konami.
Subito dopo il rapporto è andato ad analizzare i Commentatori. Al contrario di quello che si potrebbe pensare questa sezione non è dedicata esclusivamente ai caster (chi commenta un match in diretta) ma a tutti coloro che raccontano gli eSports. Le personalità rappresentate, poi, fanno emergere anche le preferenze del pubblico italiano in termini di titoli. Francesco Lombardo, Roberto Prampolini ed Emiliano Marini sono tutti personaggi del mondo di League of Legends: il primo è un reporter che collabora con diverse testate mentre gli altri due si occupano di raccontare il PG Nationals e gli Amazon University eSports, due delle competizioni principali del nostro Paese. Filippo Burresi è uno dei top caster di Rainbow Six Siege, lo sparatutto tattico di Ubisoft che in Italia va fortissimo e ha ben 2 milioni di giocatori unici. Simone “Akira” Trimarchi, poi, è lo storico commentatore di CS: GO e del mondo eSportivo targato ESL a dimostrazione che nonostante la poca attenzione mediatica, in Italia Counter Strike è ancora molto giocato.
Nella categoria Player hanno fatto la loro comparsa tanto dei grandissimi nomi come quello di Giorgio “Pow3r” Calandrelli quanto dei giocatori emergenti che stanno forgiando la loro strada nel mondo dell’eSport. Nella top tre abbiamo Gabriele GaBBoDSQ Gaiba che nel periodo tra gennaio e marzo è riuscito a raccogliere moltissimo traffico e ad avere il 71% di conversazioni positive che lo riguardavano. Andrea Mengucci, invece, ha cavalcato l’onda dell’approdo del suo eSport (il card game Magic the Gathering) sui dispositivi mobile secondo un trend di crescita che continuerà per tutto il 2021 e il 2022. Pow3r grazie alla sua personalità e alle tantissime partnership che lo riguardano fa sempre parlare di sé ed è indubbio che lo ritroveremo nel prossimo report trimestrale grazie all’importantissima partnership che ha appena firmato con Vodafone. Agli ultimi 2 posti di questa top 5 troviamo poi Marco Chiappa (alias “Fizzo” player di Clash Royale) e Cristian David (player di FIFA del team eVolute).
Non poteva mancare anche l’analisi dei brand che più si sono impegnati per investimenti e iniziative all’interno del mondo eSportivo. Nike e Adidas sono ormai dei capisaldi delle sponsorizzazioni dell’industria grazie a una strategia pluriennale iniziata già diversi anni fa. Adidas poi è stato uno dei primi a credere negli eSports italiani e ora si sta concentrando su grandi personalità e iniziative come quelle fatte con Pow3r e gli Exeed. É importante notare la presenza di Gucci perché è l’unico appartenente al segmento luxury della lista e questo fa ben sperare per quanto riguarda il futuro delle sponsorizzazioni in Italia, casa dei più riconoscibili e prestigiosi marchi di moda al mondo. L’Esports Reputation Report rientra nel database del Centro Studi Nazionale Esports dell’OIES, il più grande centro di dati e ricerche sul settore in Italia, che è messo a disposizione in modo integrale ai membri dell’Osservatorio. “Con l’Esports Reputation Report la profondità delle ricerche che mettiamo a disposizione del settore ha compiuto un ulteriore salto di qualità – dichiarano Luigi Caputo ed Enrico Gelfi, co-founder dell’OIES – La vera influenza oggi non è più dettata solo dal numero di follower, ma sulla reale capacità di aggregare reazioni e commenti positivi. La reputazione è un parametro indispensabile per considerare i veri influencer di un mercato. Con questo lavoro aggiungiamo ulteriore valore al nostro Centro Studi Nazionale Esports, che ormai è diventato il centro nevralgico per la conoscenza del settore esportivo italiano”.
Dello stesso avviso anche Giuseppe Lo Forte, marketing executive di KPI6: “Gli attori del mondo Esport godono di una reputazione positiva nei confronti della loro audience che difficilmente riusciamo a registrare in altri settori. Questo fa degli Esport un canale ideale per i Brand che desiderano posizionarsi o rafforzare il loro posizionamento nella mente della Generazione Z. KPI6, attraverso l’analisi delle audience e del settore, è pronta a guidare i Brand nelle decisioni di tale investimento”.