La notizia che Asus Rog lascia la Spagna ha cominciato a girare da qualche ora anche su alcuni siti di settore italiani. Diciamo subito che più che di una notizia si tratta di una mezza notizia: Asus Republic Of Gamers non abbandona la Spagna, e non abbandonerà l’Italia. L’azienda con sede a Taiwan, 16mila dipendenti (5mila dei quali ingegneri), che vanta 4511 premi vinti nel solo 2017 in gran parte grazie alla sua attenzione ai giocatori e alle loro esigenze, ha solo cambiato strategia di investimento.
LA FONTE – La comunicazione di Asus risale al 27 dicembre scorso, ma dà una notizia diversa, ossia che l’azienda taiwanese da questo gennaio cambia il suo ruolo all’interno del panorama eSports spagnolo. Non finanzierà più dei team ma si concentrerà sulla realizzazione di contenuti. Asus nella nota lo ha definito “un ulteriore passo avanti” rassicurando due righe sotto tutti gli appassionati di eSports perché “l’industria degli eSports continuerà ad essere una parte fondamentale di Asus e scopriremo presto con quanta efficacia”.
CAMBIO DI STRATEGIA, E I TEAM – Solo un cambio di strategia, dunque. Niente di preoccupante per gli scenari videocompetitivi. Inizialmente cambia solo il nome dei team, che non saranno più Rog Army, ma qualcos’altro; per ora risultano sotto l’ala protettrice di S2V eSports, probabilmente un ramo dell’agenzia di marketing S2V che da anni gestisce i rapporti tra team e sponsor (anche Asus Rog, guardacaso). Insomma, l’unico effetto pratico probabilmente è che i team per ora non hanno ancora una nuova maglia ufficiale (vedi foto in testa all’articolo).
LA NOVITÀ – Ancora nulla trapela dai profili social di Asus in merito alla novità annunciata. Restiamo fermi all’annuncio piuttosto vago che “Asus si concentrerà sulla creazione di contenuti (forse tornei sponsorizzati da Asus Rog?, ndr) e sul supporto a talenti emergenti. In che modo ancora non è dato saperlo, ma è certo che il nome di Asus Rog è ancora strettamente legato agli eSports e alla loro evoluzione.