Al via il mondiale di metà stagione di League of Legends: tutte le curiosità su squadre e formato per l’edizione 2021.
Perkz contro Showmaker, LCS nordamericana contro LCK coreana: parte col botto l’edizione 2021 del Mid-Season Invitational, quello che potremmo tranquillamente definire come il mondiale di metà stagione di League of Legends. Dopo la cancellazione dell’MSI 2020 a causa del Covid19, League of Legends arriva a Reykjavik, in Islanda, con il secondo torneo internazionale della scena competitiva. Fino a qualche anno fa erano molte di più le occasioni durante la stagione di vedere sfide tra team internazionali. Da quando però Riot Games ha deciso di escludere League of Legends dal circuito dell’Intel Extreme Masters (in cui tra l’altro l’LCS vanta il suo unico trofeo internazionale con la vittoria dei TSM nel 2015 sul Team WE) e dopo la cancellazione del Rift Rivals, gli unici eventi internazionali sono rimasti i Worlds e l’MSI.
La novità più importante di questo MSI 2021 è che non avremo più la fase preliminare di Play-In: fin dal primo giorno si affronteranno sia squadre di Major Region che di Minor Region, senza una selezione preliminare. Si tratta di una novità molto importante che permette alle squadre meno competitive di poter sfidare le “grandi” del League of Legends mondiale, dando loro l’opportunità di crescere piuttosto che di giocare solo tra loro. Aumentando inoltre la possibilità di assistere a risultati a sorpresa.
Le vincitrici delle 12 regioni competitive sono state suddivise, in base al ranking mondiale, in quattro fasce:
- Cina, Corea ed Europa nella prima;
- Nord America, Sud-Est Asiatico e Vietnam nella seconda;
- Russia e Stati limitrofi, America Latina e Turchia in terza;
- Brasile, Giappone e Oceania in quarta.
Non avendo più la fase di Play-In il formato è cambiato. Avremo una prima fase di tre gironi da quattro squadre, ognuna proveniente da una fascia diversa. Girone classico all’italiana con partite secche Bo1 di andata e ritorno. Le prime due passano alla fase successiva. Unica eccezione il Girone A, orfana della rappresentante del Vietnam anche questa volta fermata dalle restrizioni nel proprio stato dovute al Covid19. Come accaduto per i Worlds, il loro problema non è tanto uscire dal paese quanto poi riuscire a rientrare: nemmeno questa volta Riot Games è riuscita a trovare un accordo con le autorità locali. Per il Girone passeranno comunque le prime due ma ogni squadra sfiderà le altre due quattro volte: un quadruplo round robin.
Terminata la fase a gironi, le due vincitrici di ogni girone sono inserite in un unico gruppo da sei squadre, esattamente come accadeva nelle scorse edizioni ma questa volta con un nome diverso: Rumble. Solito girone all’italiana, partite secche Bo1 di andata e ritorno, le migliori quattro avanzano al tabellone finale a eliminazione diretta con semifinali e finale Bo5. La prima fase a Gruppi si disputa dal 6 all’11 maggio, la Rumble dal 14 al 18 maggio, semifinali il 21 e 22 e infine la finale il 23 maggio. Tutto, come sempre, in diretta sul canale Twitch di PG Esports.
Assenti sia Viego che Gwen, gli ultimi due campioni lanciati da League of Legends. Per quanto riguarda la squadre, invece, nel girone A si trovano, come anticipato, solo tre squadre: RNG, Unicorns of Love e Pentanet. I favoriti numero uno del gruppo sono ovviamente gli RNG, campioni dell’LPL cinese in una finale spettacolare contro gli FPX. Un team quasi completamente nuovo in cui gli unici reduci degli ultimi RNG che abbiamo conosciuto a livello internazionale sono MIng, il support e Xiaohu, che nel frattempo è passato però dalla midlaner alla toplane. Poi Wei, Cryin e soprattutto Gala, l’adcarry da tenere d’occhio che ha stupito tutti nella stagione.
Negli Unicorns of Love troviamo invece il solito Ananasik che, ricordo, troverete scritto con le H al posto delle N ma è cirillico e le H si leggono così. Gli UoL, ex vecchia conoscenza della scena europea sono ormai una presenza fissa del campionato russo LCL: arrivano all’MSI dopo aver vinto 3-1 contro i Gambit prima e contro i CrowCrowd poi, nonostante una stagione regolare combattuta che li ha visti chiudere solamente al quarto e ultimo posto disponibile per i playoff.
Decisamente più netto il percorso dei Pentanet, alla loro prima partecipazione internazionale. La nuova LCO oceanica, quest’anno gestita direttamente da ESL e non più direttamente da Riot, ha visto i Pentanet comandare in regular season con 13 vittorie a una sconfitta indolore, prima di superare per ben due volte i Peace Esports, unica squadra affrontata ai playoff. Occhio a Babu, il jungler, a Chazz, il midlaner e a Praedyth, l’adcarry.
Girone B per i vincitori della TCL turca, gil Istanbul Wildcats, i nostri MAD Lions della LEC, i brasiliani Pain Gaming e il PSG Talon, squadra della PCS del sud est asiatico che abbiamo imparato a conoscere agli scorsi Worlds. Hanabi su tutti, probabilmente, è il giocatore che ricordiamo di più. Non ci sarà invece Unified, fermato alla partenza da problemi di salute: al suo posto Doggo, preso in prestito col permesso di Riot dai Beyond Gaming. 17 partite vinte su 18 in regular season, 3-0 secco in finale proprio sui Beyond Gaming, hanno conquistato il Nashor nell’81,9% delle partite disputate e il 75,9% dei draghi a disposizione. Sono indubbiamente la mina vagante del girone B a cui i nostri Mad Lions devono stare attentissimi.
I MAD non hanno avuto una bellissima esperienza l’ultima volta sullo stage internazionale, agli ultimi Worlds non avevano passato nemmeno i Play-In. Non sono però gli stessi MAD: hanno raggiunto sicuramente una maturità superiore anche se nelle Bo1 in realtà concedono ancora parecchio. Ed è proprio su quelle che bisogna migliorare, soprattutto quando nel girone hai le squadre più ostiche del torneo. Perché poi oltre ai PSG ci sono anche i brasiliani Pain Gaming in cui gioca un certo signor BRTT, leggenda vivente della scena brasiliana e mondiale.
È anche l’ex squadra del nostro Nicolò Settanni “Hybrid” con cui ha sfiorato la qualificazione la mondiale 2020. I Pain hanno chiuso la CBLOL al quinto posto prima di conquistare i playoff con il 3-1 finale con i VRX. Chi invece è alla sua prima partecipazione internazionale sono gli Istanbul Wildcats grazie alla vittoria in finale della TCL turca contro il Fenerbahce. Tutti nomi praticamente nuovi della scena che dovranno giocarsi il passaggio del turno contro un altro turco, il nostro Armut. I favoriti sono sostanzialmente tre: MAD, PSG e Istanbul Wildcats, un po’ dietro sinceramente metterei i Pain. Ma è indubbiamente un girone di ferro in cui ogni Bo1 sarà altamente decisiva.
Ultimo girone, il C, è anche quello con sui si inaugura l’MSI 2021. Il game d’apertura da calendario sarà infatti quello tra Cloud9 e Damwon Kia, i campioni dell’LCS contro i campionio di Corea, Perkz contro Showmaker, Zven contro Ghost, Blaber, uno dei migliori giocatori che l’NA abbia mai prodotto nella storia, contro Canyon, uno degli MVP della stagione coreana. I Cloud9 tornano a un evento internazionale dopo aver saltato i Worlds 2020, e lo fanno da vincitori dell’LCS dopo aver battuto i Liquid al photofinish per 3-2 in doppia rimonta.
Eppure la sensazione è che contro i giapponesi dei Detonation Focus Me, già visti nella scena mondiale, e contro gli Infinity Esports della LLA sudamericana i game potrebbero non essere così semplici. Entrambe le regioni hanno mostrato di essere in grande crescita agli ultimi Worlds e l’MSI 2021 potrebbe sancire la loro reale consacrazione. Ai Worlds 2019 qualcuno si ricorderà sicuramente di Yutapon dei DFM, oppure di SolidSnake che ai mondiali 2018 con gli Infinity Esports superò la prima fase Play-In per poi perdere 3-1 il match decisivo contro i G2 Esports, team in cui all’epoca militava proprio Perkz che dopo 3 anni incontra nuovamente la squadra costaricana.
È chiaro che i favoriti numero uno sono i Damwon Kia e direi che su questo non c’è assolutamente nulla da aggiungere né da sindacare. I favoriti numero due sono i Cloud9, è vero, ma nonostante ciò le insidie sono veramente tante contro Infinity e DFM: e sappiamo tutti benissimo che nelle Bo1 può succedere di tutto.
Perché guardare l’MSI? Spettacolo, competizione internazionale, storie da ascoltare e da raccontare, immagini che rimarranno nella storia di League of Legends. Se cercate un incentivo in più ci sono anche i premi e i drop esclusivi che Riot mette a disposizione di chiunque guarderà l’evento da LoLEsports (nella lingua che preferisce ovviamente): punti esperienza, casse, emote e icone. Un motivo in più per guardare l’evento internazionale più importante.