In archivio la prima edizione del campionato di eSerie C, Francesco Ghirelli traccia un bilancio di questa prima edizione. La Lega Pro punta ad avvicinarsi ai più giovani anche grazie all’esports.
La vera novità del panorama esports nazionale è quella della eSerie C. In questi anni, infatti, tante le federazioni legate al calcio professionistico e non che hanno deciso di puntare sugli sport elettronici. Dalla eSerie A fino al campionato BeSports, passando per la eSerie D. All’appello, dunque, mancava solo la Lega Pro che subito ha cercato di mettersi alla pari delle altre categorie lanciando un suo campionato. Organizzata in collaborazione con Esports Academy, la prima edizione della eSerie C giocata su Fifa 21 se l’è portata a casa il Palermo.
Il terzo campionato nazionale ha lasciato molto soddisfatti gli addetti ai lavori, come ha ammesso Francesco Ghirelli: “Il Covid-19 – le parole del Presidente della Lega Pro ai microfoni di Gianluca Di Marzio.com – potrebbe aver cambiato i paradigmi di partecipazione alle manifestazioni. La sfida che si apre è essere in grado di rispondere alle rinnovate esigenze dei nostri tifosi. Certo che un evento con il pubblico permetterebbe di avvicinarci fisicamente alla Generazione Z, non avvezza allo stadio e di massimizzare le attivazioni con i nostri partner”.
L’obiettivo, dunque, è quello di raggiungere i ragazzi della Generazione Z. Avvicinarli al mondo del calcio popolare, lontano dai riflettori della Serie A e della Champions League. Affidarsi ad un gioco per veicolare un messaggio, oggi, è molto più semplice se il nostro target sono i più giovani e questo la Lega Pro deve averlo ormai capito. “Dovremo essere bravi a giocarci le nostre carte – ha proseguito Ghirelli – I right holders sportivi vogliono tutti diventare partner dei produttori dei videogames. Il mercato, inoltre, è molto competitivo. Se ci sarà la possibilità, certamente Lega Pro sarà lì a coglierla”.