Il 22 febbraio parte la competizione dedicata agli istituti superiori con Rocket League come titolo protagonista.
È nata la Lega Scolastica Esports (LSE), iniziativa che permetterà di realizzare un campionato esports mirato agli studenti e alle studentesse degli Istituti Superiori di Secondo Grado. Una vera e propria competizione di livello nazionale tra le varie scuole che mira a offrire a insegnanti e alunni una ben più ampia panoramica sulle potenzialità degli esports.
Gli studi sull’impatto degli esports
Secondo quanto riportato dalla LSE in occasione dell’annuncio del campionato, diversi diversi studi avrebbero dimostrato che gli studenti che vengono coinvolti in attività extracurricolari riscuotono un maggior “successo” in una serie di ambiti e questo indipendentemente dall’attività proposta, che sia un corso di teatro, un incontro per appassionati di robotica o la visione di film storici. O, appunto, esports. Dati che vanno di pari passo con quelli che indicano come il 97% dei ragazzi e l’83% delle ragazze, giocano ai videogiochi ma non partecipano ad attività extracurricolari l’idea di offrire una competizione tra scuole basata sugli esports significherebbe raggiungere tanti studenti e “spostare” questi ragazzi dal mondo solitario del gioco digitale allo spazio comune del laboratorio informatico della propria scuola. Gli esports, per gli organizzatori, diventano dunque un momento inclusivo e di coinvolgimento per tutti gli studenti, compresi quelli che altrimenti non parteciperebbero ad alcuna attività extra-scolastica.
Rocket League inaugura le danze
Si comincia con Rocket League: le qualificazioni si terranno online tra Aprile e Maggio, mentre le finali sono previste in presenza a Roma, presso gli studi cinematografici di Cinecittà, in occasione del Festival del Videogioco “Rome Videogame Lab” nel primo weekend di Novembre. “Quest’anno iniziamo con Rocket League e dal prossimo anno scolastico, confidiamo di proporre giochi come League of Legends, Overwatch o Valorant. Introdurre gli esports nelle scuole superiori permette agli studenti di fare ciò che amano e fornisce loro ulteriori opportunità di ottenere riscontri e riconoscimenti personali mentre sviluppano pensiero critico ed abilità interpersonali” ha raccontato Marco Vigelini, youtuber del canale “A Scuola con Minecraft” e CEO di Maker Camp: “Daremo però un valore aggiunto non indifferente: alle scuole che partecipano alla Lega Scolastica Esports forniremo dei percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento, l’ex alternanza scuola-lavoro per intenderci, altamente qualificante su una serie di software riconducibili ad una delle maggiori software house nel settore dei videogiochi.”
Dietro le quinte
Dietro l’idea della Lega Scolastica Esports ci sono due realtà che operano da anni con la scuola: Maker Camp, società specializzata nell’utilizzo dei videogiochi come strumenti educativi all’interno della scuola e nei musei, e CampuStore, leader italiano nel mercato dell’educazione in cui, da decenni, portando innovazione tecnologica e distribuendo alle scuole i prodotti più innovativi del settore, ha cambiato il modo di fare didattica.