Il Ceo degli Exeed, Federico Brambilla, protagonista con altri personaggi di spicco del mondo esports ad un panel organizzato dall’Associazione Italiana Allenatori Calcio”.
Due binari diversi, ma una strada comune. Il calcio continua ad essere il trait d’union tra virtuale e reale. Qui esports e sport continuano a viaggiare col vento in faccia, come dimostra l’ultimo evento organizzato dall’Associazione Italiana Allenatori Calcio. Nella cornice della Fiera di Rimini, infatti, dal 26 maggio sta andando in scena la terza edizione di The Coach Experience. Una kermesse, interrotta dalla pandemia negli ultimi anni, che ha sempre messo sotto i riflettori la figura dell’allenatore in tutte le sue sfaccettature.
Un panel a tema esports
La vera novità, però, è che tra i tanti protagonisti legati al mondo del calcio (il Premio Panini The Coach Experience è andato a Davide Nicola della Salernitana, ndr) anche l’esports è riuscito a guadagnarsi una fetta importante all’interno dell’evento. Nello specifico, in un panel sono intervenuti tra i tanti Federico Brambilla Presidente e Co-Fondatore di Exeed e Nello “Hollywood285” Nigro, tecnico della stessa organizzazione e della eNazionale.
Le parole di Brambilla
Fulcro centrale della conversazione, la figura dell’allenatore sia nel mondo reale che in quello virtuale. Compiti simili e una parte tattica, che per quanto possa sembrare strano agli occhi dei meno esperti, richiede uno studio di base e tanta preparazione. “Abbiamo cercato – le parole di Federico Brambilla – delle similitudini tra le due professioni. La parte tattica ha avuto un ruolo fondamentale. Perché in un videogioco come Fifa, ad esempio, la tattica è fondamentale per emergere come in una qualsiasi partita di calcio. Allo stesso modo, anche avere uno staff tecnico preparato è fondamentale per far progredire un giovane talento che può avere un futuro competitivo nell’esports”.
Brambilla e gli Exeed guardano al futuro
Oltre a Nello Nigro, sono intervenuti altri professionisti del settore. Da Simone “Lamella” Sfolcini (allenatore di Crazy Fat Gamer, ndr) a Mattia “Lonewolf92” Guarracino, che con la sua Academy mira alla crescita dei talenti più cristallini del nostro panorama esports. Un ruolo centrale va riconosciuto anche a Francesco Cerotto, abile ad organizzare nei minimi particolari un panel che strizza l’occhio al futuro. “Due anni fa – conclude Brambilla, Ceo di Exeed – ci sembrava quasi utopistico essere presi in considerazione come mercato di riferimento per interagire con le nuove generazioni. L’esports, oggi, è un mercato parallelo e chi ha scelto di operare in questo settore qualche anno fa ci ha visto lungo”.