L’organizzazione italiana ha chiuso un round da oltre 2 milioni e mezzo di euro, confermando la fiducia degli investitori.
L’organizzazione esports italiana, ormai multinazionale ma con il cuore nello stivale, ha annunciato di aver chiuso un round di finanziamento da 2,6 milioni di franchi svizzeri, pari a una cifra di poco superiore in euro. Tra gli investitori del round figurano business angels del mondo dello sport come il lottatore italiano di UFC Marvin Vettori, l’ex campionessa italiana di pallavolo Francesca Piccinini e il calciatore spagnolo Victor Camarasa (Real Betis), a dimostrazione, ancora una volta, del crescente interesse delle star dello sport per il mondo degli esports. Anche business angels dell’industria dell’intrattenimento e giocatori di poker professionisti, tra cui Phil Hellmuth, Daniel Negreanu, Jeff Gross e Daniel Cates, si sono aggiunti alla folta lista di personaggi noti che hanno investito nella società. Tra i grandi investitori si trovano poi B Heroes per l’Italia e Klambt Digital, società tedesca.
Obiettivo: l’app per la community
Secondo quanto si apprende dal comunicato ufficiale, i proventi saranno utilizzati per lo sviluppo dell’app Qlash Community e per l’espansione in nuovi mercati. I Qlash hanno infatti annunciato a febbraio l’espansione nel mercato dell’America Latina con l’apertura di una gaming house a Città del Messico, come vi avevamo raccontato qui, oltre a essere già presenti in diversi paesi e regioni. I Qlash vantano oggi una forte presenza in Italia e Spagna, mentre si sta espandendo nella regione MENA e in America Latina, mercati in cui gode già di un pubblico locale grazie al successo delle sue squadre saudite, egiziane e spagnole. QLASH ha inoltre già avviato solide partnership con diversi e importanti brand calcistici come il Milan in Italia e il Villareal in Spagna.
La via migliore
Luca Pagano, co-founder e ceo di QLASH, ha dichiarato: “Tutto il nostro duro lavoro negli ultimi 4 anni ha portato QLASH all’attenzione degli appassionati e dei giocatori di esports di tutto il mondo. Già attivi in più di 15 esports, utilizzeremo i proventi raccolti per espandere la nostra presenza in nuovi mercati e per investire in modo significativo nella nostra piattaforma proprietaria. Siamo certi che questo sia il modo migliore per ottimizzare ulteriormente l’esperienza di gioco delle nostre community”. L’idea di puntare sulla realizzazione di una piattaforma proprietaria deriva dai numeri generati da Qlash che oggi vanta più di 20.000 utenti attivi mensilmente e più di 3.000 eventi di esports già organizzati su diversi titoli competitivo tra cui FIFA, Clash Royale, Fortnite, Brawl Stars, PUBG, League of Legends, Valorant e molti altri.