In testa una canadese ma in generale le nordamericane occupano il 60% dei posti nella top ten delle giocatrici donne che hanno vinto di più.
Parlare di ricchezza negli esports non è in realtà propriamente corretto: non stiamo infatti parlando di cifre astronomiche ma di certo di somme di denaro importanti che possono permettere in alcuni casi di avere una vita agiata e di prepararsi a una pensione, il più lontana nel tempo senza dubbio, serena. Dimostrando, inoltre, che è possibile trasformare una passione, quella per i videogiochi, in una professione vera e propria. Esistono tuttavia delle differenze tra le vincite ottenute dalle donne e quelle ottenute dagli uomini nell’esports, nonostante il settore, per definizione, dovrebbe essere inclusivo e garantire pari opportunità di carriera, e di conseguenza di guadagno, a tutti a prescindere dal genere o dal sesso di chi si trova dall’altra parte dello schermo.
Le più vincenti
Prendendo in esame le giocatrici che hanno vinto più somme in denaro spicca Sasha Hostyn, conosciuta dai più come Scarlett, una delle più rinomate pro-player che ha costruito la sua carriera e la sua notorietà su Starcraft II, arrivando a vincere 434.000 $ nei suoi anni di attività, su cui spicca senza dubbio la vittoria dell’Iem di Pyeongchang disputato come torneo pre-olimpico prima dei Giochi Invernali 2018 in Corea del Sud. Quasi il doppio rispetto alla seconda in classifica, la cinese Xiao Meng Li, o Liooon se preferite, che ha attualmente all’attivo un portafoglio di 241.000 $ arrivati grazie ad Hearthstone e in particolare alla vittoria alcuni anni fa del campionato del mondo. Chiude il podio l’americana Katherin Gunn con 122.000 $ ottenuti su diversi titoli, un’icona del mondo del gaming, non solo femminile, degli anni duemila.
E dietro?
Nonostante cifre certamente importanti, la realtà è che dopo le prime tre le vincite scendono drasticamente, lasciando le sei cifre: Hafu, quarta, si trova intorno ai 90.000 $, fino a scendere a Tinaraes con 68.000 $. Chi si trova in mezzo, tuttavia, è un esempio di giocatrici che sono anche stipendiate, il cui valore non viene considerato in questa classifica che tratta solo dei dati pubblici, molto spesso relativi esclusivamente ai montepremi vinti in carriera. Ne è un esempio Geguri, prima giocatrice della Overwatch League che in carriera ha appena vinto 78.000 $ ma che può vantare uno stipendio importante di almeno, per contratto generale della lega, tra i 50.000 e i 70.000 $ all’anno più benefit. Così Alice, giocatrice di Pubg Mobile, vincitrice di quasi 81.000 $ ma mensilmente stipendiata dall’organizzazione per cui compete.
Il divario con gli uomini
Rimane tuttavia enorme, almeno a livello di montepremi, il divario con le scene competitive in cui giocano prevalentemente uomini. Se prendiamo la Top 10 dei giocatori che hanno vinto più somme in denaro, oltre a essere tutti di Dota 2, il primo vanta più di 7 milioni di dollari, oltre 10 volte il valore conquistato da Scarlett. A guardare tutti dall’alto è Notail, vincitore di due The International così come JerAx, Ana, Ceb e Topson con cui condivide la Top 5. Anche prendendo il decimo della lista arriveremmo a Maoru Merhej che vanta più di 4 milioni di dollari vinti in carriera. Anche escludendo Dota 2, i migliori rimangono sopra il milione di dollari con Bugha, vincitore del mondiale di Fortnite nel 2019, Dupreeh, Xyp9x, Dev1ce e Gla1ve, tutti giocatori di Counter-Strike: Go. Per ritrovare Scarlett bisogna arrivare alla posizione 418, tra G, altro giocatore di Dota 2, e Fnx, brasiliano di Counter-Strike.
Manca ancora molto
Dati che indicano che la strada da percorrere è ancora lunga per le giocatrici, bloccate molto spesso da pregiudizi e opinioni sessiste. In occasione di un recente sondaggio somministrato ad alcune di loro nel Regno Unito, la maggioranza ha ammesso che durante le partite classificate camuffa la propria voce o evita volontariamente di affermare di essere donna, in modo da evitare che il comportamento degli altri giocatori cambi o ne venga influenzato negativamente, oltre a evitare così che subiscano insulti o che vengano denigrate. La community deve fare grandi passi avanti in tal senso.