Google è famoso per terminare i progetti che non decollano nel giro di qualche anno dal lancio: Stadia non fa eccezione.
Abbiamo visto tanti servizi di cloud gaming nascere all’ombra di Stadia perché la promessa di Google, nel 2019, sembrava magia: niente console, solo una connessione internet per videogiocare in Full Hd. Ora, il 18 gennaio verrà chiuso tutto, gli acquisti di hardware e software rimborsati (tranne i costi dell’abbonamento Pro) e il personale riassegnato.
Dalla compagnia dicono che tecnologie e talenti verranno ridistribuiti sia per essere usati da “partner commerciali” sia per aiutare nuove funzioni di YouTube o Google Play. Lo store in game è già offline quindi è iniziato ufficialmente il periodo di chiusura.
Ipotesi di downsizing, chiusura e ristrutturazioni hanno iniziato a girare intorno a Stadia già alla sua fondazione perché Google ha commesso un errore fondamentale: aprire il proprio store di gioco. La tecnologia e le relazioni commerciali c’erano ma Mountain View ha scelto di non fare da apripista e inaugurare per prima il concetto di Game Pass. Ha persino aperto un proprio studio di sviluppo per poi ritrovarsi a chiuderlo due anni dopo.
Se al posto di avere una versione base del servizio gratuita e una a pagamento (costringendo in entrambi i casi gli utenti ad acquistare i giochi a prezzo pieno) tutto il servizio fosse stato a pagamento ma con i giochi inclusi nel prezzo come il Game Pass, posso garantirvi che le cose sarebbero andate diversamente.
Il modello Microsoft funziona, lo dimostrano tutti gli investimenti che Xcloud sta ricevendo. La Logitech ha persino progettato una console per il Cloud Gaming da cui è stata, profeticamente, esclusa Stadia. Se Solo Google avesse avuto il coraggio di essere il primo Netflix dei videogiochi, oggi staremmo guardando a un panorama videoludico molto diverso.
La corona del Cloud Gaming ora passa a Microsoft che non ha il servizio migliore o il più responsivo ma ha il catalogo più ricco che, per 12 euro al mese, da accesso a centinaia di giochi, alcuni anche ottimizzati con i controlli per touch screen. Stadia non è morto in vano, lunga vita a Stadia.