Batora Lost Heaven: la recensione dell'action RPG made in Italy

Bathora Lost Heaven ha diversi assi nella manica quando si tratta di game design, ma a livello narrativo e di progettazione dei livelli è difficile scrollarsi di dosso la sensazione di già visto.

In questo action adventure con prospettiva dall’alto vestirete i panni di Avril, una ragazza scelta da due divinità chiamate Sole e Luna per salvare la Terra da un cataclisma che ha spazzato via gran parte della popolazione 4 anni prima degli eventi del gioco.

Tutto comincia in una Londra ancora devastata dal disastro quando la protagonista trascina la sua amica Mia alla ricerca di un luogo che due strani esseri le hanno indicato in sogno. Con egual sorpresa di entrambe, il luogo mistico esiste ed è lì che Avril riceve i suoi poteri: la benedizione del Sole e quella della Luna.

Qui inizia il viaggio di Avril a cui viene spiegato che nelle sue mani c’è la possibilità di salvare la Terra raccogliendo l’energia del nucleo di 4 pianeti. Avril accetta e la sua prima missione è ritrovare la sua amica Mia, rimasta intrappolata. Né le premesse, né le prime ore di gioco, purtroppo, brillano per originalità. La narrazione è rapida e scattante ma manca di spessore ed è molto difficile empatizzare con la protagonista, almeno per tutto il primo quarto del gioco.

A livello di quest design, poi, le prime ore sono un grande ostacolo da superare non per la loro difficoltà ma per l’estrema ripetitività. Dandogli il suo tempo Bathora ingrana, mettendo in piedi una storia capace di regalare sorprese ma a penalizzarlo è un inizio che risulta asciutto. Proseguendo nella narrazione vi troverete di fronte a un sistema di scelte binarie che influenzano il finale e, solo leggermente, il resto degli eventi di gioco.

Se avete giocato al primo Bioshock allora sapete di cosa stiamo parlando: un’opzione (conquistatrice) vi darà più risorse nell’immediato sfruttando la popolazione del mondo che visiterete, l’altra (difensore) vi darà di meno, ma rinforzerà il vostro legame con il mondo di gioco e chissà che non ci siano benefici inaspettati dietro l’angolo.

Dove Batora Lost Heaven diverte sul serio è nel suo combattimento e in quello che gli inglesi chiamano “moment to moment gameplay” ovvero quello che succede attimo dopo attimo in combattimento. Avril ha ricevuto sia i poteri del sole che quelli della luna e questi due doni si manifestano ciascuno a modo suo: il primo prende la forma di attacchi fisici con una grande spada ed è colorato di arancione, il secondo è dedicato agli attacchi da distanza e alle magie, ed è colorato di viola.

Anche i suoi nemici sono vulnerabili agli attacchi di una o dell’altra benedizione con alcuni campioni che necessitano di entrambi i poteri per essere abbattuti. Il vostro arsenale crescerà con il tempo e passare da una modalità all’altra in base alle necessità è molto divertente. L’unica stranezza è che Avril ha due barre della vita, una per ciascuna natura, e morirete anche se ne esaurite una sola.

Tra spadate, mulinelli, barriere e tempeste di colpi, avrete tanto con cui divertirvi nel vostro viaggio per salvare l’universo, soprattutto nelle battaglie contro i boss. Sono varie, ben strutturate e bilanciate: un’ottima sfida per testare le nuove abilità e il progresso di ogni livello. In più c’è un sistema di rune passive che aggiunge un piacevole elemento di buildcrafting in stile RPG all’esperienza.

Se la grafica non è delle più rivoluzionarie e le cutscene non sono esattamente da Oscar, è la colonna sonora a redimere la direzione artistica del gioco. La musica, infatti, è firmata da Ron Fish, compositore delle OST delle serie God of War e Batman Arkham.

Scegliere di investire tempo e risorse su un’IP originale è una scelta coraggiosa da parte di Stormind Games che non possiamo che applaudire. Dopo aver lavorato alla storia di Remothered, andare a vagare tra le stelle è un cambio di rotta importante, ma la squadra capitanata da Antonio Cannata è rimasta fedele al motto dell’azienda “raccontare storie intense”.

Ci abbiamo messo circa 14 ore a finire la nostra prima run e abbiamo molto apprezzato la funzione new game+ con cui provare a raggiungere finali alternativi facendo scelte diverse. Bathora: Lost Heaven è disponibile per Pc, PS4,PS5, Xbox One e Xbox Series X|S. Una versione per Nintendo Switch è in programma e secondo noi sarà il posto migliore dove godersi la storia e il combattimento del titolo sviluppato da Stormind Games.