Ben Brode e i suoi colleghi di Second Dinner hanno fatto di nuovo centro.
Forse ricordate l’hype, le lodi e i milioni di giocatori che si sono fiondati su Hearthstone quando è uscito. Il cardgame tutto digitale della Blizzard (progettato proprio da Ben Brode) ha dato inizio a una rivoluzione che ci ha regalato Legends of Runeterra e Magic Arena, ma ora c’è un nuovo campione: è Marvel Snap.
Dopo aver abbandonato la Blizzard quando il progetto Hearthstone ha iniziato a perdere trazione, Ben Brode e soci hanno iniziato a lavorare a un nuovo gioco, semplice, accessibile e con una IP. Dopo teaser trailer, una beta che non ha incluso l’Europa e tantissima attesa, abbiamo potuto trascorrere un mese intero con Marvel Snap e possiamo dirvi che non c’è mai stato un gioco capace di intrigare così tanto solo grazie alla sua semplicità.
Una doverosa premessa: come l’Hearthstone delle origini, Marvel Snap ha diversi elementi casuali (RNG), sia negli effetti delle carte, sia nella gestione del terreno di gioco. Se dal vostro gioco di carte chiedete certezza assoluta, Magic Arena resta il migliore per gli strateghi più accaniti; se da un cardgame volete il divertimento, allora il nuovo gioco di Second Dinner è il titolo che fa per voi.
Cominciamo dalle basi: in Marvel Snap ci sono 2 numeri da tenere d’occhio: il costo di energia di ogni singola carta e la sua forza. Il campo da gioco è formato da 3 sotto-campi, ognuno con posto per 4 carte. Vince la partita il giocatore che ha la forza maggiore in 2 campi su 3. Ogni game è composto da 6 turni e ogni turno assegna tanti punti energia quanti turni sono trascorsi (1 punto al primo turno, 2 al secondo e così via). Con quei punti energia si giocano le carte e ciascuna ha un suo effetto che influenza sé stessa, le altre, quelle nemiche o il campo di gioco.
Ogni mazzo è composto da 12 carte, che non possono essere ripetute, e il gioco è interamente free to play: con il passare dei livelli avrete accesso a tutte le carte, senza paywall. La magia di Marvel Snap sta proprio in quel mazzo da 12 carte e nelle partite da massimo 3 minuti create grazie a questa struttura di game design. Costruire un mazzo è semplice, sperimentarlo richiede 3 minuti e ogni partita contribuisce alla vostra progressione. Avanzando di livello si sbloccano nuove carte, che generano nuove idee per mazzi ancora più creativi andando ad alimentare un circolo virtuoso di divertimento senza pretese.
La progressione di Snap è legata a un sistema di “miglioramento visivo” delle carte. I tanti supereroi e cattivi che formano il pool di carte del gioco sono rappresentati con degli artwork in stile fumettistico (dimenticate i volti dell’MCU) e queste immagini possono essere rese più belle e accattivanti. Giocando e completando delle sfide giornaliere e settimanali guadagnerete 2 risorse: i crediti e i potenziatori. I primi sono universali, i secondo sono specifici di ogni carta. Acquistando un potenziamento con le risorse di gioco aumenterete la qualità della carta ampliandone l’artwork, rendendolo 3D o animato e così facendo progredirete con i livelli della vostra collezione.
Prima riceverete delle carte prestabilite, poi le carte sbloccate da questo sistema di progressione diventeranno misteriose e funzioneranno da mini loot box: prima ogni 4, poi ogni 8 e poi ogni 16 livelli avrete accesso a una nuova carta con cui potenziare o stravolgere il vostro mazzo. Ci sono altri due sistemi di leveling: il season pass (che contiene solo ricompense cosmetiche e costa 12 euro al mese – lo sconsigliamo) e quello competitivo.
Marvel Snap deve il suo nome allo schiocco di dita con cui il titano pazzo Thanos ha spazzato via metà della vita nell’universo. Nel gioco lo Snap è una meccanica decisamente diversa che serve a progredire tra i suoi gradi competitivi. In alto e al centro della schermata di gioco campeggia un cubo, quella è la posta in gioco, se nessuno rilancia, alla fine della partita il vincitore guadagna 2 cubi, il perdente ne perde altrettanti. Se pensate di avere le carte giuste, potrete schioccare le dita e raddoppiare la posta in gioco, quadruplicarla se il vostro avversario accetta la sfida. Mettendo in gioco più cubi potrete vincerne, o perderne, fino a 8 a partita ed è così che si sale, o si scende di piazzamento. Ci sono 100 rank e ognuno necessita di 10 cubi per essere conquistato e ogni 10 c’è una ricompensa cosmetica o un valuta di gioco. Se vedete che le cose vanno proprio male potete sempre ritirarvi per minimizzare la perdita di cubi.
Marvel Snap è semplice da comprendere ma difficile da padroneggiare (come i migliori videogiochi) perché una volta assorbite le basi è il momento di iniziare a indagare le sinergie tra le carte, le meccaniche, gli effetti dei singoli campi e iniziare a entrare nella testa dei vostri avversari per capire dove posizioneranno il loro pezzo da 90. Giocando praticamente tutti i giorni per un mese siamo oltre il livello 400 di collezione, abbiamo sbloccato 100 delle 208 carte, abbiamo realizzato 7 mazzi unici e non vediamo l’ora che inizi la nuova stagione l’8 di novembre. In questa recensione non entreremo nel dettaglio delle singole meccaniche (fateci sapere nei commenti se volete un approfondimento al riguardo) vi basti sapere che ce ne sono 5 principali, ognuna delle quali può essere la protagonista o un accessorio al vostro mazzo.
Marvel Snap conquista con un gameplay loop unico, accessibile e soddisfacente. I suoi match durano il tempo di un caffè e in altrettanti minuti potete creare un nuovo mazzo. Gli unici difetti riscontrati sono nella natura randomica dei drop delle nuove carte e nel fatto che questi ultimi, dopo i primi 150 livelli passano da 4 o 5 a 1 o 2 carte al giorno. Per il resto se siete alla ricerca di un gioco di carte digitale accessibile, bello da vedere, divertente e adrenalinico, allora Marvel Snap è il titolo che fa al caso vostro e noi torneremo presto con dei nuovi mazzi pensati per chi comincia, chi già ne mastica e per i veri esperti di questo nuovo gioiello per mobile.