Il due volte campione del mondo di Formula 1 ha criticato ferocemente la 24 ore di Le Mans virtuale e soprattutto i suoi organizzatori.
Max Verstappen non ha risparmiato critiche, boicottaggi e reprimende in seguito alla disastrosa 24 ore di Le Mans virtuale organizzata da Motorsport Games, la FIA World Endurance Championship e l’Automobile Club de l’Ouest. Sulla carta, l’evento doveva essere “l’evento di sim racing dell’anno” come si leggeva nel materiale promozionale dell’organizzatore ma niente è andato per il verso giusto.
180 piloti professionisti di macchine reali e virtuali hanno preso parte all’evento tra cui i campioni mondiali di Formula 1, Formula 2 e Formula 3 Max Verstappen, Felipe Drugovich, e Victor Martins. In più erano presenti anche le stelle della IndyCar Romain Grosjeane Felix Rosenqvist e decine di sim racer professionisti per provare a portare a casa una fetta del montepremi complessivo da 250mila dollari.
Neanche 4 ore dall’inizio della gara, però, sono iniziati ad arrivare i primi problemi tecnici. L’evento si è corso integralmente su rFactor 2, gioco sviluppato da Motorsport Games, che ha dimostrato una volta per tuttoìe di non essere un titolo degno del mondo sim racing. Lag problematici diffusi, crash del gioco e framedrop sono solo alcuni dei problemi affrontati dai concorrenti. Per ben 2 volte il carico sui server è stato tale che gli organizzatori hanno dovuto sospendere la corsa con bandiera rossa per diverse ore proprio per cambiare i server su cui l’evento veniva ospitato.
Proprio il team con all’interno Verstappen, il Team Redline, è stato disconnesso dalla gara mentre era in testa costringendo la squadra a ritirarsi dopo la risoluzione del problema tecnico. “Questa gara è stata una buffonata” ha detto il campione su Twitch – “Chiunque mi stia seguendo dovrebbe disinstallare immediatamente questo gioco”. La rabbia è venuta fuori anche su Discord nelle ore successive alla gara: “dopo due mesi a prepararci per la 24 Ore di Le Mans Virtuale, ecco con cosa ci ritroviamo. Questo evento è stato una vergogna per la community del sim racing e per tutti i grandi marchi e i piloti coinvolti. Ci sono stati lag per tutta la corsa, due bandiere rosse e persino delle persone disconnesse”.
Quando il circus non è in corso, la cosiddetta offseason, è il momento migliore per gli esports di farsi vedere in tutta la loro spettacolarità. Affidarsi a un gioco mediocre gestito da un’organizzazione avida, però, ha mandato tutto quanto in fumo. Più persone hanno guardato la sfuriata di Verstappen di quante abbiano seguito la diretta ufficiale dell’evento. In più, questa 24 ore di Le Mans Virtuale è stata trasmessa in diretta sul canale Youtube della FIA WEC, su quello della 24 Ore di Le Mans e in chiaro su alcune reti televisive.
Il disastro di questo evento non è stato un fulmine a ciel sereno ma solo l’ultima controversia attorno a Motorsport Games, l’organizzatore e lo sviluppatore di rFactor 2. Il brand non solo ha i diritti videoludici esclusivi sul circuito Indycar e sulla Nascar ma possiede anche la licenza per il campionato turing britannico e, soprattutto, la 24 ore di Le Mans. Tutto questo, però, è in mano a una compagnia allo sbando che più volte non ha pagato i suoi sviluppatori, il cui consiglio di amministrazione si è dimesso per protestare contro la gestione di alcuni fondi e il cui valore azionario è crollato del 98,4% in 2 anni passando da 380 a 4 dollari ad azione.
Verstappen non ha criticato solo il gioco e i suoi sviluppatori ma ha anche riservato due parole per l’Automobile Club de l’Ouest (ACO) e la Fédération Internationale de l’Automobile (FIA): “scegliete con cura le vostre prossime mosse perché competere su questa piattaforma [rFactor 2 di Motorsport Games] rende tutto una buffonata“. Parlando ai fan, poi, il campione ha detto “spero che molte persone seguiranno il mio esempio e che possiamo costruire qualcosa di bello da qualche altra parte. Perché tutti noi, team, marchi e piloti, ce lo meritiamo”.
Siamo certi che, soprattutto per quanto riguarda la 24 Ore di Le Mans e il campionato turismo, Assetto Corsa Competizione e iRacing saranno più che contenti di dare una mano a Max Verstappen dimostrando la loro solidità per quanto riguarda il mondo del sim racing. Nel frattempo non ci resta che aspettare e vedere se chi detiene i diritti di queste competizioni e i molti brand che le hanno sponsorizzate (Rolex, Lego Technic, Thrustmaster, Goodyear, e Total Energies tra gli altri) decideranno di tagliare i ponti con Motorsport Games per spostare la loro strategia esportiva altrove o se il danno fatto da questa compagnia è tale che decideranno di concentrarsi sui videogiocatori casual.