Paul Nesbitt ha raccontato le sue previsioni sul nuovo anno di Twitch e cosa aspettarsi dalla generazioni più giovani.

Twitch, il servizio di live streaming più famoso al mondo, sul quale ogni giorno in media 31 milioni di persone si incontrano e interagiscono, è senza dubbio lo spazio preferito per le generezioni più giovani, ormai definite direttamente Generazione Twitch, un luogo dove sperimentare e condividere le proprie passioni. Paul Nesbitt, Director of International Measurement and Insight di Twitch, ha individuato una serie di tendenze affermatesi negli spazi digitali frequentati dai giovani adulti e che sono destinate a confermarsi come particolarmente rilevanti nei prossimi mesi.

Le previsioni di Nesbitt 

Secondo Nesbitt le persone cercheranno sempre più autenticità nelle proprie esperienze, prendendo le distanze da tutto ciò che appare costruito, finto. “I feed dei social sono ormai arrivati a un livello di cura e stilizzazione tale che, inconsapevolmente, le persone hanno interiorizzato standard irraggiungibili. La Generazione Twitch è stata la prima a rifiutare la perfezione eccessiva: quello che i giovani ricercano, ora, sono interazioni ed esperienze più umane, che possano davvero riflettere la realtà in cui vivono.

In questo senso, Twitch contribuisce a scardinare la rigidità delle regole che si sono imposte negli standard estetici negli ultimi anni: gli streamer comunicano con la propria community in modo aperto, onesto, senza filtri, ed è precisamente questo ciò che il pubblico si aspetta, perché è ciò che preferisce. “Stiamo assistendo, sempre più, a un cambiamento nel modo in cui la Generazione Twitch fruisce i contenuti disponibili online, e tra questi c’è anche la pubblicità. I giovani adulti vogliono vivere esperienze immersive, sorprendenti, fluide, e vogliono viverle in modo spontaneo. Non si accontentano più di subire passivamente i contenuti, vogliono farne parte. È per questo che i confini tra le esperienze online e quelle offline si fanno sempre più sfumati: le generazioni più giovani si muovono in modo fluido tra gli spazi digitali e quelli fisici, un comportamento che avrà un impatto sempre più significativo sul modo in cui si desidera fruire dei contenuti e della pubblicità in senso più ampio.”

I nuovi luoghi di ritrovo 

Il tempo che la Generazione Twitch trascorre online, negli ambienti digitali, in live, è uno spazio prezioso di socialità, con lo stesso valore del tempo passato con i propri amici offline. “Le community online sono spazi in cui le giovani generazioni incontrano gli amici – sia che si tratti di persone della propria città, sia che invece ci sia una lontananza fisica e la voglia di sentirsi parte di una community globale –, dove coltivare i propri interessi, imparare, crescere, ha proseguito Nesbitt.

Un altro aspetto importante è il live shopping. Nel 2019 questa categoria era solo una parte residuale sul totale delle vendite e-commerce, con una percentuale che si attestava intorno al 3,5%. Nel 2021, il dato è salito al 12% e nel 2023 eMarketer prevede una crescita ulteriore, fino ad arrivare al 19,4% delle vendite online, per un valore di 600 miliardi di dollari. “Anche negli Stati Uniti si osserva una tendenza simile: le vendite derivanti dallo shopping in diretta ammontano a 11 miliardi e si stima che cresceranno fino a 25 miliardi di dollari entro il 2023. Il social commerce è un’opportunità unica per i brand di sfruttare l’influenza degli streamer, facendo leva sul desiderio di vivere esperienze condivise dei giovani adulti. E su Twitch tutto questo è possibile”.

Più qualità, meno quantità

Non tutte le interazioni che avvengono online hanno lo stesso valore e un certo numero di impression non necessariamente equivale a reale attenzione, ma sarà proprio questa a rivestire un’importanza sempre maggiore nel prossimo futuro. “Servizi come Twitch, con community realmente coinvolte e fidelizzate, saranno sempre più importanti, in virtù della loro capacità di raggiungere il pubblico dei giovani adulti attraverso un canale in cui il livello di attenzione è strettamente paragonabile a quello della TV lineare per le generazioni precedenti – un aspetto chiave per connettersi con una generazione che non guarda la TV”.