Agli Europei di Pokémon 2023 ha fatto il suo debutto il primo torneo europeo di Pokémon Unite, ecco chi ha vinto.
Pokémon Unite ha lasciato un segno indelebile sui campionati europei di Pokémon del 2023. All’Exel di Londra, infatti, ha fatto il suo debutto il circuito europeo di Pokémon Unite che ha consacrato il MOBA dei mostri portatili a eSport degno del palco più grande del vecchio continente. Abbiamo rivisto in semifinali e finali nomi conosciuti della scena come Nouns Esport, Time to Shine, Woof Woof e Talibobo Believers ma anche nella prima giornata l’area dedicata a Unite era brulicante di giocatori e team amatoriali che hanno voluto mettere alla prova il loro talento.
Pokémon Unite ha uno dei circuiti competitivi di più facile ingresso dell’intera scena dei MOBA. C’è una via persino per trovare una squadra di altri giocatori solitari che vogliono competere e arrivare in là nei tornei. Sul palco degli EUIC 2023 (European International Championships) però, si sono dati battagli alcuni dei giocatori migliori del Vecchio Continente che hanno delineato chiaramente quali sono i personaggi più forti. A partire dalle semifinali, sia nel winner che nel loser bracket, abbiamo visto Garchomp conquistare il ruolo di maestro del DPS con il massimo numero di danni medi per tutta la durata del torneo. Dopo di lui abbiamo visto un Glaceon in quasi in ogni partita.
Questa Eveelution si è dimostrata fondamentale, soprattutto per le giocate dell’ultimo minuto. L’esempio più eclatante è stato al game 2 della loser final in cui Chelvin, con la mossa Unite del suo Glaceon ha permesso ai Time to Shine di rubare il Rayquaza ai Noun Esports prendendosi un vantaggio che gli avversari non sono stati più in grado di recuperare. Se volete crescere in Pokémon Unite puntate su Glaceon perché nonostante la leggera mancanza di sustain nel neutral game, il suo potenziale nei momenti critici è stato elevatissimo.
In quasi tutti i match, poi, abbiamo visto spesso delle battaglie serratissime tra Dodrio e Slowbro, due Pokémon che si neutralizzano a vicenda. Non abbiamo praticamente assistito a uno scontro con protagonista Urshifu perché, vista la sua potenza, è stato quasi sempre bannato. Ci è piaciuto parecchio anche Decidueye che, con i suoi attacchi a distanza, è stato un counter perfetto a Snorlax, un altro Pokémon che si è fatto vedere molto spesso nelle fasi finali del torneo.
Parando di team, nonostante non abbiano portato a casa la vittoria, i Noun Esports hanno messo in campo un gioco da manuale durante tutta la loro risalita del loser bracket. Sempre allerta, sul pezzo e spesso con vantaggi che i loro avversari non sarebbero stati in grado di recuperare nemmeno conquistando Rayquaza. La loro seconda vittoria contro i Time To Shine nella loser final è stata una valanga di aggressioni che si è conclusa con un vantaggio di quasi 300 punti quando il timer è arrivato a zero. Sixsies dei Nouns Esports ha detto, a un passo dalla finalissima, “sono davvero orgoglioso della mia squadra, è un sogno che si avvera e grazie a mia mamma, alla mia ragazza e ai nostri fan che sono qui per noi”.
I Talibobo Believers sono arrivati alla Aeos Cup da veri e propri boss blasonati dalle loro recenti vittorie schiaccianti contro chiunque abbia osato sfidarli in Europa. La loro è stata una run quasi perfetta, non solo hanno dominato il winner bracket ma hanno perso una singola mappa contro i Woof Woof subito prima di spedirli nel girone dei perdenti. Inutile dire che la finale, disputata contro i Nouns Esports è stata il match in assoluto più bello da vedere di tutta la competizione. Nel primo match della partita (che è stata al meglio delle cinque) abbiamo visto Glaceon e Urshifu dal lato dei Nouns affrontare Espeon e Delphox su quello dei Talibobo. Questi due team sono così talentuosi e preparati che la differenza media di punteggio nella storia dei loro scontri è solo di 12 punti, un’inezia in Pokémon Unite. Nella prima partita, però, i Nouns sono sembrati inarrestabili e hanno ribaltato, di parecchio, la statistica che vi abbiamo appena dato. Non solo hanno vinto ogni singolo teamfight ma alla fine del timer la differenza di punti era di quasi 500.
Game due e i Noun Esports iniziano bene grazie all’accoppiata Hoopa-Scizor che mette in piedi una sorta di duo di assassini con tanto danno e gli strumenti per scappare. I Nouns, poi, non hanno messo in campo solo delle ottime offensive. Grazie a Bruv e al suo ottimo posizionamento difensivo di Trevenant molti tentativi di andare a segno dei Talibobo Believers non riescono ma grazie alla mossa unite di Slowbro, i Talibobo riescono a prendersi Rayquaza e a recuperare lo svantaggio portandosi addirittura in testa, tutto grazie allo Slowbeam. 1-1 dopo due game in un’incredibile battaglia testa a testa.
Nel terzo game è stato di nuovo il Trevenant di Bruv a salvare la partita, la sua difesa ha impedito ai Talibobo di andare a segno e ha tenuto in piedi i progressi dei Nouns. La vittoria nel terzo game e nel quarto (dopo aver segnato quasi 500 punti in 10 secondi grazie a un Rayquaza catturato dopo una teamkill) ha riportato le due squadre alla pari. Il vantaggio che i Talibobo avevano venendo dalla winner Braket è sparito e la finalissima delle finalissime ha rimesso tutto in discussione.
Il livello di gioco a cui abbiamo assistito in questa finale è stato incredibile. La “seconda finale” dopo il bracket reset conquistato dai Nouns è stata uno show di altissimo livello. Bruv è dovuto rimanere senza Trevenant mentre i Noun hanno bannato Urshifu a quasi ogni game. La prima partita è andata ai Talibobo che grazie alla coppia Buzzwole/Dodrio hanno messo in piedi ondate e ondate di assalti. Anche il secondo game è iniziato bene per i Talibobo Believers che a due minuti dalla fine avevano più di 200 punti di vantaggio. Perso il Rayquaza i Nouns Esports hanno perso anche la partita e si sono ritrovati al match point.
Ci hanno creduto fino in fondo ma nonostante una vittoria quasi impossibile al terzo game i Nouns Esports hanno usato tutte le loro energie per emergere dalla loser barackt e riportare le cose in parità venendo completamente travolti 3-1 dai Talibobo Believers. Il loro regno non sembra avere una fine e ora si sono portati a casa 25mila dollari, un mare di Championship Points per i mondiali di Yokohama e soprattutto il titolo di miglior team d’Europa di Pokémon Unite. Gli ultimi istanti della finale sono stati un vero e proprio tifone di emozioni: il risultato è rimasto appeso alla schermata finale dopo il caos che è stata la cattura di Rayqaza e il deposito dei punti che ne è seguito. I Talibobo Believers hanno vinto per il rotto della cuffia ma hanno sedimentato ancora una volta il loro posto in cima alle classifiche d’Europa. Il pubblico ha apprezzato, i caster sono impazziti tra ribaltamenti e intere partite appese a una mossa Unite e l’atmosfera tra grida ed emozione è stata davvero unica. Se Pokémon Unite riuscirà a mantenere così alto il livello di intrattenimento allora i prossimi grandi eventi Pokémon saranno garanzia di divertimento.
WHAT AN UNBELIEVABLE ENDING 🏆
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— Pokémon UNITE Championship Series (@UniteEsports) April 15, 2023